“CI TENEVANO COME SCHIAVE IN UNA VILLA DI LUSSO” – NOA ARGAMANI, L’OSTAGGIO SALVATO DALL’ESERCITO ISRAELIANO A GAZA LA SCORSA SETTIMANA (IN CASA DI CIVILI PALESTINESI) E, RACCONTA I DETTAGLI DELLA PRIGIONIA: “LE DONNE OSTAGGIO ERANO SCHIAVE, COMPRESE LE SOLDATESSE. PULIVAMO IL CORTILE, LAVAVAMO I PIATTI, PREPARAVAMO CIBO CHE NON POTEVAMO MANGIARE. NEI TUNNEL SOTTERRANEI È ANCORA PEGGIO: LÌ GLI OSTAGGI NON HANNO VESTITI E…”
Mo: madre ostaggio, 'Noa ha detto che le donne erano schiave in una villa di lusso'
NOA ARGAMANI RAPITA IL 7 OTTOBRE
(Adnkronos) - "Noa ha detto che le donne in ostaggio erano schiave e che lo erano anche le soldatesse, inclusa Liri". Lo ha raccontato, citata dal Times of Israel, la madre di Liri Albag, una militare di 19 anni rapita il 7 ottobre e tuttora prigioniera di Hamas, che ha ricevuto queste informazioni da Noa Argamani, l'ostaggio salvato dalla prigionia a Gaza la settimana scorsa. Recluse in una villa di lusso, prosegue, "pulivano il cortile, lavavano i piatti e preparavano il cibo che non potevano mangiare".
Shira Albag afferma che sua figlia è stata tenuta nella villa e le è stato permesso di fare la doccia solo dopo un mese di prigionia. Dopo 40 giorni, Liri è stata spostata nella rete di tunnel sotterranei di Hamas.
"Lì è molto peggio, non c'è acqua dolce e poco cibo", dice, aggiungendo che gli ostaggi non hanno vestiti puliti e non hanno modo di lavare e asciugare i loro indumenti, "nemmeno la biancheria intima".
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