shabbar saman abbas danesh danish hasnain

"NON ABBIAMO UCCISO NOSTRA FIGLIA. PENSO SIANO STATI LO ZIO E I CUGINI" - SHABBAR ABBAS, PAPA' DI SAMAN, LA RAGAZZA PACHISTANA UCCISA A NOVELLARA NEL 2021, DA' LA SUA VERSIONE DEI FATTI DAVANTI AI GIUDICI DELLA CORTE DI ASSISE DI APPELLO. L'UOMO, GIA' CONDANNATO ALL'ERGASTOLO PER LA MORTE DELLA FIGLIA, FA LO GNORRI: "QUELLA SERA VIDI MIA FIGLIA USCIRE DI CASA PER INCONTRARE IL SUO RAGAZZO. CHIAMAI DANISH (LO ZIO DI SAMAN, CONDANNATO A 14 ANNI) PER DIRGLI: 'FATEVI TROVARE PER DARE UNA LEZIONE AL RAGAZZO, MA NON PICCHIATELO TROPPO'" - LA TESTIMONIANZA DELLA MAMMA DI SAMAN, NAZIA SHAHEEN: "USCII CON LEI, POI LA VIDI SPARIRE"

IL PADRE DI SAMAN, PENSO SIANO STATI LO ZIO E I CUGINI

saman abbas e la madre nazia shaheen 1

(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - "Il 29 aprile non è stato fatto niente da nessuno, quello che è successo, è successo il 30, ma io non so, adesso, cosa è successo e cosa è stato fatto. Ho sentito Danish che ha dichiarato che erano presenti lui e gli altri due, quindi penso siano stati loro tre".

 

Lo ha detto Shabbar Abbas, padre di Saman, riferendosi allo zio e ai due cugini della figlia 18enne morta nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 a Novellara. Lo zio e i due cugini sono imputati, ma mentre Shabbar e la moglie sono stati condannati in primo grado all'ergastolo, lo zio ha avuto una pena di 14 anni, i due cugini sono stati assolti. Nella scorsa udienza Danish Hasnain ha raccontato di essere arrivato nelle serre vicino alla casa di Saman e di aver visto la ragazza già morta e di aver solo aiutato i due cugini a seppellirne il corpo.

 

l arrivo in italia di nazia shaheen 1

IL PADRE DI SAMAN, 'NON ABBIAMO UCCISO NOSTRA FIGLIA'

(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - "Voglio precisare che non siamo stati noi genitori a uccidere nostra figlia. Abbiamo fatto molta fatica a crescere i nostri figli. Ho forte dolore, dal momento in cui l'ho scoperto fino ad oggi. Lo avrò per tutta la vita". Anche il padre di Saman, Shabbar Abbas, condannato all'ergastolo in primo grado, ribadisce nelle dichiarazioni spontanee in Corte di assise di appello l'estraneità sua e della moglie all'omicidio della 18enne, morta tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 e ritrovata sepolta vicino a casa, un anno e mezzo dopo.

 

processo sulla morte di saman abbas

"Come ha detto mia moglie noi uscimmo di casa, lei (Saman) andò nella strada, era buio, non abbiamo visto nulla", ha aggiunto l'imputato, parlando in pachistano e tradotto da un interprete. "Pochi momenti prima c'era stata una chiamata di Saman, che aveva fatto dal bagno: ha detto 'vieni a prendermi'. Pensavo fosse il ragazzo con cui stava e per quello chiamai Danish per dirgli: fatevi trovare per dargli una lezione, ma non picchiatelo troppo", ha aggiunto, ribadendo un racconto già fatto da lui, nelle dichiarazioni al termine del processo in primo grado a Reggio Emilia.

 

"Uscii di casa per vedere che non facessero qualcosa di grave, ma non ho visto nessuno, non ho sentito nessuna voce. La mattina dopo chiesi a Danish cosa avevano fatto col ragazzo, mi dissero che non avevano fatto niente, non erano neanche venuti sul posto". Poi "siamo partiti per il Pakistan".

 

 

Nazia Shaheen - madre di saman abbas

LA MADRE DI SAMAN, 'USCII CON LEI, POI LA VIDI SPARIRE'

(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - "Siamo usciti insieme, ho visto Saman che si stava incamminando molto velocemente. Poi l'ho vista sparire". Lo ha raccontato Nazia Shaheen, la madre di Saman, nelle dichiarazioni spontanee fatte con l'ausilio dell'interprete nel corso del processo di appello a Bologna sull'omicidio della figlia 18enne, per cui è stata condannata all'ergastolo.

 

Poi la donna, che aveva fin qui ripercorso la giornata del 30 aprile 2021, ha chiesto di sospendere l'udienza. Aveva riferito che la figlia, quella sera, diceva che voleva andarsene per tornare in comunità, mentre lei e il marito avevano cercato in tutti i modi di convincerla a non andare.

 

"Ringrazio il presidente che ha evitato la presenza delle telecamere, mi sento sotto pressione e soffro di depressione, non sarà facile per me", ha esordito l'imputata. Che poi ha raccontato di come, nel corso della sua ultima giornata di vita, la figlia 18enne aveva a più riprese manifestato l'intenzione di andare via dalla casa di Novellara (Reggio Emilia), ma aveva fatto anche altro: per esempio le aveva chiesto di aiutarla a tingersi i capelli e aveva giocato col cellulare insieme al fratello minore.

shabbar abbas parte per l italia 5

 

"Quella sera - ha detto - ogni volta che menzionava l'intento di tornare in comunità io mi sentivo male e uscivo di casa per poter respirare, in diverse occasioni mi ha seguita". Poi ad un certo punto, quando Saman ha ribadito le proprie intenzioni, "io iniziai a piangere, le dissi di non andarsene, lei allora disse 'ok non vado oggi, ma sicuramente andrò via di qui'". A differenza di quanto dichiarato dall'altro suo figlio, "non ci fu nessun litigio, ma una discussione col padre che le diceva di non andarsene, noi le dicemmo che eravamo pronti a giurare sul corano a condizione che rimanesse.

 

Io uscii in giardino, mi sentii male di nuovo, ho questi attacchi di panico da quando lei andò in comunità per la prima volta". Quando Saman insistette ancora una volta per andare, "io e Shabbar ci mettemmo ai suoi piedi, chiedendole di non farlo". Poi "lei è uscita, siamo usciti anche a noi. Dalle telecamere si vede, ma sarebbe stato bello se ci fosse stata la registrazione delle voci, perché continuamente la pregavamo di non andare".

processo per l omicidio di saman abbas

 

LA MADRE DI SAMAN IN AULA, 'NON SONO STATA IO A UCCIDERLA'

(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - "Non sono stata io a uccidere mia figlia". Lo ha affermato la madre di Saman, Nazia Shaheen, piangendo nel corso delle dichiarazioni nell'aula della Corte di assise di appello di Bologna. Vestita con abito tradizionale pachistano e un velo blu scuro a coprirle il capo, ha reso la sua testimonianza con la traduzione di un interprete. "Io sembro essere in vita ma in realtà mi sento morte e finché non morirò passerò la mia vita piangendo. Ho insistito di voler rientrare in Italia per dire la verità. Non riesco a dimenticarmi di Saman, ho sempre il suo ricordo".

 

LA MADRE DI SAMAN, 'MI SAREI BATTUTA PER LEI'

(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - "L'ho solo vista allontanarsi. Se avessi visto qualcosa mi sarei battuta per fermare qualsiasi tipo di aggressione nei suoi confronti, perché sono mamma". Sono le parole di Nazia Shaheen, la madre di Saman, ai giudici della Corte di assise di appello di Bologna, parlando degli ultimi istanti di vita della 18enne pachistana, che uscì dalla casa di Novellara la sera del 30 aprile 2021.

 

la telefonata che incastra il padre di saman abbas 4

"Non ho visto Danish o gli altri", ha aggiunto, "non ho visto nessuno. Poi rincasai e andai al piano di sopra dove c'era l'altro mio figlio, iniziai a piangere". Il primo maggio 2021, il giorno dopo, sarebbe partita per il Pakistan insieme al marito: "Era una partenza programmata, Saman e suo fratello lo sapevano. Ho passato la notte piangendo, la mattina dopo partimmo per il Pakistan. Il rientro di Shabbar era previsto dopo una settimana. Sono stata molto male durante il viaggio.

 

Dopo un paio di settimane venne una persona a casa nostra e ci disse 'non si trova più Saman'. Poi mi dissero che era morta Saman, allora chiesi a Shabbar se era vero e mi disse che lo aveva saputo pochi giorni dopo essere arrivato in Pakistan ma non me lo aveva detto perché stava male. Non ci rimaneva altro che piangere", ha detto la donna imputata, estradata la scorsa estate.

 

Shabbar Abbas

LA MADRE DI SAMAN, 'VORREI VEDERE L'ALTRO MIO FIGLIO'

(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - "Vorrei vedere mio figlio, sto molto male. Mi sono arrivate diverse lettere in cui chiede di vedermi". E' il desiderio espresso da Nazia Shaheen, la madre di Saman Abbas, che si è rivolta ai giudici della Corte di assise di appello di Bologna per chiedere di incontrare l'altro figlio, 16enne all'epoca dei fatti. "Qui lui ha diritto di stare, ma oggi non è venuto, non lo vediamo.

 

Lo deve chiedere lui. Serve una richiesta formale, se arriva, dopo il parere della Procura, la valutiamo", ha risposto il presidente della Corte Domenico Stigliano. Nelle scorse udienze il fratello di Saman aveva espresso attraverso il suo difensore, Angelo Russo, l'intenzione di rimanere in aula dopo aver reso la testimonianza, per vedere i genitori, ma non si è presentato.

 

LA MADRE DI SAMAN, PRIMA NON C'È STATO NESSUN INCONTRO DA NOI

(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - "Non è vero che ci siamo radunati per parlare di Saman, non ci siamo trovati a casa nostra. Non c'è stato nessun incontro, neanche dei cugini. Riguardo ai nostri figli nessun altro familiare può permettersi di parlare di loro".

 

Danish Hasnain

Lo ha detto la madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, alla Corte di assise di appello di Bologna, contraddicendo quindi le parole del figlio e fratello, minore all'epoca dell'omicidio, della giovane uccisa, che aveva testimoniato su un incontro nei giorni precedente alla morte della sorella. "Non c'è stata nessuna pianificazione, nessun programma per uccidere a lei, non so niente". "Mio figlio ha detto che la sera del 30 aprile c'era Danish (lo zio di Saman, imputato, ndr) a casa nostra, ma non è vero", ha detto anche.

novellara le ricerche dopo la scomparsa di saman abbas 1novellara le ricerche dopo la scomparsa di saman abbasDanish Hasnain

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