claudia cardinale

NON SOLO ASIA ARGENTO, ANCHE CLAUDIA CARDINALE RIEVOCA UNO STUPRO GIOVANILE: “A TUNISI UN UOMO CHE NON CONOSCEVO, MOLTO PIÙ GRANDE DI ME, MI COSTRINSE A SALIRE IN AUTO E MI VIOLENTÒ. È STATO TERRIBILE, MA LA COSA PIÙ BELLA È CHE DA QUELLA VIOLENZA NACQUE IL MIO MERAVIGLIOSO PATRICK. IO INFATTI, NONOSTANTE FOSSE UNA SITUAZIONE MOLTO COMPLICATA PER UNA RAGAZZA MADRE, DECISI DI NON ABORTIRE”

Emilia Costantini per il “Corriere della Sera”

 

CLAUDIA CARDINALE

Non è tipo da fare commenti sullo scandalo del produttore Harvey Weinstein, ma quando Claudia Cardinale racconta del suo importante rapporto con un altro produttore, Franco Cristaldi, sembra di percepire nelle sue parole un certo disappunto, come se un remoto rancore tornasse a galla.

 

CLAUDIA CARDINALE

«Stavo vivendo, in quel periodo, un momento molto delicato della mia vita - racconta la grande attrice che, all' epoca, era reduce da uno stupro subito a Tunisi, dov' era nata -. Un uomo che non conoscevo, molto più grande di me, mi costrinse a salire in auto e mi violentò. È stato terribile, ma la cosa più bella è che da quella violenza nacque il mio meraviglioso Patrick. Io infatti, nonostante fosse una situazione molto complicata per una ragazza madre, decisi di non abortire. Quando quell' uomo seppe della mia gravidanza, si rifece vivo, pretendendo che abortissi. Neanche per un attimo pensai a disfarmi della mia creatura! Ne parlai con i miei meravigliosi genitori e con mia sorella Blanche e tutti insieme decidemmo che il mio bambino sarebbe cresciuto in famiglia, come un fratello minore».

claudia cardinale (3)

 

Poi Claudia scoppia in una di quelle sue fragorose risate e aggiunge: «L' aspetto buffo della vicenda è che io avevo già cominciato a lavorare nel cinema e praticamente fino all' ultimo nessuno si era accorto che ero incinta». Quando fu il momento di partorire, per contenere lo scandalo, Franco Cristaldi, con cui aveva appena iniziato un contratto, decise di portare la sua giovanissima attrice a Londra: «Per questo mio figlio si chiama Patrick: ha preso il nome della chiesa dov' è stato battezzato. Fui grata al produttore per avermi aiutata in quel momento difficile, poi però...».

 

Con Cristaldi iniziò una relazione «e lui voleva che mantenessi segreta la nascita del bambino, non voleva nemmeno che vivesse con noi». Una storia tormentata: «Con lui ero praticamente un' impiegata, una subalterna che veniva pagata al mese per i quattro film l'anno che facevo: non lo chiamavo nemmeno per nome, ma per cognome.

 

claudia cardinale -1959

Mi sentivo in ostaggio, mio padre e mia madre erano furibondi». Si celebrò anche un matrimonio, però: «Che aveva deciso lui - ribatte Claudia - e in gran segreto: lo aveva organizzato senza dirmi nulla, io lo annullai perché non ero innamorata, era lui ad esserlo di me. Insomma, Cristaldi è stato certamente un grande produttore, ma sul piano privato...meglio sorvolare».

 

La storia d' amore veramente importante per Claudia è quella vissuta per oltre vent' anni con il regista Pasquale Squitieri, di cui proprio in questi giorni sta per portare in scena il progetto teatrale su «La strana coppia» di Neil Simon con l'attuale vedova del regista, scomparso nel febbraio scorso, Ottavia Fusco: lo spettacolo, prodotto da Pragma srl, debutta al Teatro Sistina il 31 ottobre con la regia di colui che fu l' assistente di Squitieri, Antonio Mastellone. «Pasquale è la persona con cui ho condiviso tutto: sono stata io a sceglierlo, per conquistarlo lo raggiunsi a New York».

CLAUDIA CARDINALE

 

E con lui ebbe la seconda gravidanza e la nascita di Claudine: «È stato Pasquale a voler dare a nostra figlia il mio stesso nome perché, siccome non volevo sposarmi, ci sarebbe stata comunque una Claudia Squitieri». Un grande amore ma niente matrimonio, perché? «Pesava su di me il ricordo della violenza subita. Inoltre, non ho mai amato mischiare vita pubblica e privata, sono fatta così... sono una maschiaccia. Da ragazzina non volevo fare l' attrice, ma l' esploratrice».

 

Una «selvaggia», si autodefinisce, molto corteggiata e amata da molti: tra i tanti, anche Marcello Mastroianni perse la testa per lei, mentre giravano «Il bell' Antonio». Ride di nuovo Claudia: «E pensare che nel film impersonava un uomo che era talmente innamorato di me da diventare impotente. La storia era ambientata a Catania e, durante le riprese, i catanesi non gradivano molto che un siciliano fosse rappresentato come impotente!».

foto di claudia cardinale dell archivio tirelliCardinale Claudiaclaudia cardinale 2claudia cardinale 3claudia cardinale 4claudia cardinale (2)

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