le ultime ore di mario biondo

“NON AVREI MAI DATO IL MIO CONSENSO SAPENDO CHI C’ERA DIETRO” - LA RABBIA DI SANTINA, LA MAMMA DI MARIO BIONDO, “INGANNATA” SULLA REALIZZAZIONE DEL DOCUMENTARIO NETFLIX SUL FIGLIO, IL CAMERAMAN TROVATO MORTO A MADRID NEL 2013: “DIETRO LA SOCIETÀ CHE CI HA CONTATTATI C’ERA IL MANAGER DELLA MOGLIE DI MARIO. LEI HA DATO TRE VERSIONI DIVERSE IN POCHE ORE E IL DOCUMENTARIO È SERVITO SOLO A INFANGARE LA MEMORIA DI MIO FIGLIO, DIPINTO COME UN DEPRAVATO, MENTRE NOI SIAMO DEI PAZZI…” - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Roberto Chifari per www.corriere.it

 

mario biondo e la madre

La serie Netflix su Mario Biondo fa discutere e non potrebbe essere diversamente, considerando il fatto che la vicenda giudiziaria  ha coinvolto il cameraman palermitano, morto a Madrid il 30 maggio 2013 […]

 

Dopo l'uscita su Netflix del documentario 'Le Ultime Ore di Mario Biondo',  la mamma di Mario ha raccontato ha rincarato la dose. «Siamo ai primi di novembre - ha raccontato la donna - L’ordinanza è uscita ad agosto. Mi contatta tramite whatsapp una certa Maria Pulido, proponendomi di fare un documentario su Netflix, che sarebbe stato visto da 200 paesi. Io pensavo che sarebbe stata una cosa, non dico a favore, ma che avrebbero raccontato almeno i fatti, sia la versione spagnola, che quella italiana».

le ultime ore di mario biondo 2

 

E ancora: «Parlo con gli avvocati e mi mandano un contratto intestato a 'The Voice Village'. Successivamente scopriamo che dietro 'The Voice Village' c’è 'Marguera Film', una società che appartiene a Guillermo Gomez Sancha, il manager di Raquel Sanchez (la moglie di Mario Biondo; ndr). Lo abbiamo scoperto dopo che ho rilasciato l’intervista a dicembre a Roma, dopo che ho inviato documenti sensibili, perizie di parte, che nel documentario non vengono assolutamente menzionate». 

mario biondo raquel sanchez silva 8

 

[…] «Non avrei mai dato il mio consenso sapendo che dietro c’era Guillermo Gomez Sancha. Io sono stata intervistata per 6 ore e con me hanno fatto taglio e cucito - ha spiegato la donna - così come con gli altri intervistati che sostenevano la tesi dell'omicidio come Tarruella, Pasca ed Ercoletti. Per esempio, nella parte del documentario in cui si dice che ho trovato un foglio con un link sotto la tastiera del computer di Mario. Lei me lo ha strappato dalle mani dicendo: "Questo link l’ho spento cinque anni fa, come ha fatto Mario a scoprirlo. Questa parte l’hanno tolta». 

 

mario biondo 1

«A Madrid abbiamo notato il comportamento un po’ strano di Raquel - spiega Santina a DonnaClick - ha dato tre diverse versioni. La prima all’Istituto anatomico forense il 31 maggio in cui sosteneva che Mario si era suicidato, perché aveva fatto il test di fertilità e risultava che aveva pochi spermatozoi. Ma uno si ammazza per questo motivo? Nel pomeriggio ha dato un’altra versione.

 

La sua idea era che avesse assunto cocaina e siccome non riusciva ad addormentarsi avrebbe usato la tecnica del rilassamento, mimando il gesto di una persona che si strangola con le sue mani. La terza possibilità era che la sua amica aveva controllato il computer e aveva visto che Mario aveva fatto ricerche porno ed era quindi morto praticando un gioco erotico. La Procura di Palermo ha trovato delle ricerche nel computer sull’autoasfissia erotica e su siti porno, ma queste risalgono al 12 luglio, quando mio figlio era più che morto». 

mario biondo raquel sanchez silva 1

 

Il documentario - ha concluso la donna - è servito soltanto a «infangare la memoria di mio figlio, senza prove. Nella terza autopsia sono stati analizzati i capelli di Mario, 28 cm di capelli, ed è emerso che mio figlio non era un consumatore abituale di cocaina, alcol o di altre sostanze. Mario viene dipinto come un depravato e noi come dei pazzi. Noi con una sentenza del giudice che dice che è stato omicidio, noi siamo pazzi e Raquel è la povera vittima, nelle mani di questa famiglia. Mario Biondo non ha mai sofferto di problemi di depressione, era un ragazzo pieno di vita, con tanti progetti per il futuro, come dimostra la chat con i fratelli avuta la sera prima della morte in cui non vedeva l’ora di riabbracciarli a luglio».

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