leggere casa divano quarantena

BORGONOVO (“LA VERITÀ”) CI VUOLE TOGLIERE PURE L'OTTIMISMO "DA DIVANO": “CHI TI INVITA A ESSERE RESILIENTE MOLTO SPESSO TI STA MENANDO PER IL NASO: TI INVITA AD ACCOGLIERE COL SORRISO LE BASTONATE. CI SONO QUELLI CHE DICONO DI LEGGERE. MA IL CLASSICO RUSSO PREFERIREMMO SFOGLIARLO DURANTE UNA MERITATA VACANZA DAL LAVORO”

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

quarantena 1

In questi stranianti giorni d' isolamento s' avanza una nuova figura capace di provocare immediata reazione allergica: il motivatore da divano. Trattasi, in buona sostanza, dell' improvvisato e irritante ambasciatore di un termine altrettanto irritante oggi molto di moda: la «resilienza». Questa parola indica «la capacità di un materiale di assorbire energia se sottoposto a deformazione elastica», è presente nella lingua italiana da tempo immemore ma negli ultimi anni ha conosciuto una diffusione enorme, dovuta ovviamente all' abuso che ne fanno gli autori anglosassoni.

FRANCESCO BORGONOVO

 

Chi ti invita a essere «resiliente», molto spesso, ti sta menando per il naso: in pratica ti invita ad accogliere col sorriso le bastonate, ad assorbire gli urti senza spezzarti, anzi ricominciando da capo con altrettanto entusiasmo. Il resiliente, dunque, è prima di tutto colui che si fa vessare e, invece di rivoltarsi, prosegue obbediente senza scomporsi. Ma veniamo all' oggi. Negli ultimi giorni, i numerosi motivatori da divano invitano gli italiani a «cogliere le opportunità» fornite dal coronavirus.

 

la quarantena di carlo calenda copia

Non cedete alla paura (o alla rabbia), siate resilienti, adattatevi alla situazione e coglietene i vantaggi, dicono i simpatici Buddha di quartiere. Ora, finché qualcuno ti invita a non mollare, a non farti schiacciare da un contesto ostile, mica si può biasimarlo. Però certe moraline che ci vengono somministrate attualmente risultano decisamente urticanti.

L' offerta, dicevamo, è piuttosto ampia.

 

quarantena 2

Ci sono, per cominciare, quelli che ti ripetono di «restare in casa» e ti suggeriscono di «cogliere l' opportunità» per leggere libri che non hai mai letto e vedere film che prima - nell' altro mondo - non hai avuto il tempo di apprezzare. Bellissima idea, cari amici. Forse, tuttavia, il classico russo preferiremmo sfogliarlo durante una meritata vacanza dal lavoro, e non durante la reclusione forzata, che ne dite? Tradotto: in tempi non eccezionali, le battaglie per rallentare gli sfiancanti ritmi imposti dall' attuale sistema sono spesso guardate con sospetto, e persino adesso ci viene richiesto di «ottimizzare» la simil quarantena, prendendola quasi come una vacanza.

 

concita de gregorio l'unita'

Ecco, diciamo che è un po' più facile godersela per chi non ha molti problemi economici ed è certo che, alla fine di marzo, i soldi non gli verranno a mancare. Il barista costretto a chiudere, la partita iva che non incassa, lo stagionale che non viene chiamato, il precario che perde il posto hanno effettivamente varie opportunità: non riuscire a pagare l' affitto, non riuscire a saldare la rata del mutuo, non essere in grado di fare la spesa...

la quarantena di alessandro di battista 2

 

Il Vip che canta e suona nel patio della sua bella villa sicuramente ha l' opportunità di riascoltare un vinile dimenticato o di approfondire la conoscenza della poesia trobadorica, ma gli altri probabilmente avrebbero preferito proseguire con la propria umile e piatta esistenza, senza i benefici del contagio di massa. L' altro tipo di motivatore da divano è quello «filosofico».

 

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 67

C' è chi cita (sbagliando) i saggi orientali e il binomio crisi/opportunità, c' è chi si richiama ai greci e all' etimologia di krisis, evidenziandone il duplice significato positivo e negativo.

 

dario franceschini ritiro del pd all'abbazia di contigliano 3 1

Dice monsignor Gianfranco Ravasi sul Messaggero: «Da questa crisi potrà sorgere un' umanità più umana, è una scossa globale». Nasceranno, prosegue, «nuovi modelli di amore», sull' esempio della «infermiera sfinita» ritratta da una foto ormai celebre. Solo che qui non abbiamo bisogno di «nuovi modelli d' amore», ma di più posti letto. E senza i tagli alla sanità e senza i contagi di massa quell' immagine non sarebbe mai stata scattata. Per renderci conto che «non siamo eterni», come spiega Ravasi, bastavano le miserie quotidiane.

MONSIGNOR RAVASIla quarantena di carlo calenda

 

Infine ci sono i motivatori della categoria più subdola: quelli bellicosi, altrimenti detti «scopritori dell' acqua calda». Come Concita De Gregorio, secondo cui il coronavirus è una «opportunità» per riscoprire la vita in famiglia. O Beppe Severgnini e Gianni Riotta, che si sono lanciati in epiche tirate a favore del patriottismo che merita di essere riscoperto nel momento buio.

 

cartelli che informano sulla quarantena

«Noi siamo italiani. Non sottovalutateci mai», scriveva ieri lo zazzerutto Beppe con sottofondo di fanfara. C' è pure la tonitruante campagna «l' Italia chiamò» sostenuta da Dario Franceschini, niente meno. O ancora c' è Walter Veltroni, a spiegare sul Corriere della Sera che siamo in guerra, ma presto arriverà il dopoguerra e potremo stabilire nuove «regole finanziarie internazionali», fare spesa pubblica, far capire all' Europa che «il tempo del freno a mano è finito».

 

la quarantena di matteo renzi

Cari, ci voleva l' epidemia per capirlo? Posto che le guerre sono un' altra cosa, quando il virus sarà passato - per essere coerenti - dovreste rinnegare quasi in toto la cultura politica che avete sostenuto fino a ieri.

 

Quella mercantilista-progressista che svilisce la patria, Dio e la famiglia, quella che sminuisce lo Stato e si oppone alla spesa pubblica, quella che più Europa c' è è meglio è. Il fatto è che le geniali conclusioni a cui questi fini intellettuali sono giunti erano già prima alla portata di tutti: sarebbe bastato aprire un poco gli occhi.

dario franceschini e nicola zingaretti alla finestra dell'abbazia di contigliano 5

 

coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 58

Il problema di tutti i motivatori da divano è che vivono fuori dalla realtà. Alcuni sono prigionieri di un' ideologia basata proprio sulla sovversione del reale e sulla svalutazione dei valori fondanti dell' Occidente, che adesso mostra tutte le sue disastrose falle. Gli altri, causa benessere economico, non hanno bisogno di mescolarsi con il mondo dei comuni mortali. Ma ora il virus offre a tutti loro un' enorme opportunità: quella di tacere.

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