“NON CREDO ALLE ACCUSE A BRIZZI” - NERI PARENTI DIFENDE IL REGISTA: “LO CONOSCO DA ANNI NON PENSO POSSA FARE CERTE COSE. LE DENUNCE ANONIME? NON ME LO SPIEGO. SE CERCHI LA NOTORIETÀ E POI FAI L'INTERVISTA A VOLTO COPERTO, NON HAI LA NOTORIETÀ E NON È UN AIUTO PER LA TUA CARRIERA. TRA CHI CERCA UN EFFIMERO SUCCESSO C’E’ ANCHE CHI…”
Da “Circo Massimo” di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto per “Radio Capital”
neri parenti ricorda paolo villaggio
"Ho lavorato con Fausto per più di dieci anni praticamente tutti i giorni e ho continuato a frequentarlo negli anni successivi: io a questa cosa non credo, e continuo a non crederci nonostante una decina di attrici abbiano fatto il suo nome. Io non credo a dr Jekyll e mr Hyde: lo conosco da tanti anni, non penso possa mettersi a fare queste cose che sono deprecabili. Denunce anonime? Non me lo spiego. Se cerchi la notorietà e poi fai l'intervista a volto coperto, non hai la notorietà e poi non è un aiuto per la tua carriera professionale: io una di quelle signorine non la prenderò mai nei miei film".
A Circo Massimo, su Radio Capital, Neri Parenti difende il suo amico, e vecchio collaboratore, Fausto Brizzi, accusato di molestie sessuali da dieci attrici. "Poi c'è una cosa tecnica che mi sfugge: non tutti sanno che non è più come una volta, ormai sono anni che i registi non fanno più i provini. C'è una prassi diversa, ci sono dei casting, ci sono persone che fanno apposta questa cosa qui e portano ai registi dei provini filmati, e in base a quelli i registi scelgono gli attori.
fausto brizzi con neri parenti foto andrea arriga
È molto raro che ci sia un contatto diretto, e comunque quando c'è l'attore viene accompagnato dall'agente. Se un'attrice poco conosciuta fosse invitata a casa mia lo troverebbe strano, capirebbe che non è normale. Io non penso che due pose in un film di Natale cambiano il destino artistico di un'attrice: l'attrice si forma e diventa famosa in altre maniere, non è mai successo che fare due giorni di lavoro in un filmetto ti cambia la carriera. Anche questa è una cosa strana.
MATTEO renzi CON FAUSTO brizzi
Penso che come sempre ci sia una giusta via di mezzo: non escludo che nella mia categoria ci siano persone che si comportano male, ma non escludo neanche che nella categoria di chi cerca un effimero successo ci sia un tentativo di prendere una scorciatoia. Credo che sia una cosa che è più in voga nelle televisioni, dove in realtà puoi avere una conduzione di un programma e una visibilità diversa, ma ripeto: farsi vedere dieci secondi in un film che vede un milione di persone non ti porta niente.
Se qualche attrice mi si è proposta? No, mai. A volte succede di avere delle raccomandazioni dall'alto, a volte anche molto dall'alto, per inserire una persona per fare una piccola parte in un film. Pressioni politiche? Certo, c'è stato un periodo in cui c'erano tante pressioni. E ci sono ancora. Una volta un'attrice, Ania Pieroni, mi è stata raccomandatissima da Craxi, e l'ho dovuta prendere. Se è capitato anche in tempi recenti? Sì, ma non dico di chi si tratta."