mark zuckerberg facebook

AHI, TECH! - L'ANTITRUST AMERICANA CI RIPROVA E PRESENTA UNA NUOVA CAUSA CONTRO FACEBOOK, PUNTANDO IL DITO SUL REGIME DI MONOPOLIO DEFINITO “ILLEGALE”: SOTTO ACCUSA SONO FINITE LE ACQUISIZIONI DI INSTAGRAM E WHATSAPP E ORA IL COLOSSO HA TEMPO FINO A OTTOBRE PER RISPONDERE. ZUCKERBERG RISCHIA DI DOVER RINUNCIARE A UNA DELLE DUE APP DALLE UOVA D'ORO?

R. Amo. per “il Messaggero”

 

zuckerbeRG SOLDI

La Federal trade commission (Ftc) insiste nella sua battaglia contro Facebook. L'autorità statunitense per la concorrenza ha presentato una nuova causa antitrust contro il colosso Usa, muovendo il secondo round in tribunale contro il social network, dopo che un giudice ha respinto il suo primo affondo. Il dito è puntato contro il regime di monopolio definito «illegale» dalla Ftc. La posta in gioco è alta visto che il rischio è l'eventuale separazione forzata sia da Whatsapp e sia da Instagram.

 

Facebook

LE MOTIVAZIONI Il giudice James Boasberg aveva infatti dato alla Ftc la possibilità di ripresentare la causa con delle modifiche entro 30 giorni. Secondo la Ftc, Facebook ha esercitato un potere di monopolio sul mercato dei social network, con acquisizioni progettate per rimuovere la concorrenza. In particolare, sotto accusa sono finite le acquisizioni di Instagram e WhatsApp. Facebook avrà ora fino al 4 ottobre per rispondere in tribunale alle accuse dell'Authority.

 

zuckerbeRG SOLDI

Intanto, la società ha commentato su Twitter che presto presenterà la propria difesa alle accuse, riformulate in 80 pagine, contro le 53 della causa originaria. Il primo affondo della Ftc contro il social network è stato segnato lo scorso dicembre, quando l'Autorità ha messo sotto accusa la strategia di Facebook di rimuovere ogni possibile minaccia alla sua posizione dominante, incluse le acquisizioni del social delle foto e del servizio di messaggistica, rispettivamente del 2012 e del 2014.

 

INSTAGRAM

Contro Facebook si erano mossi anche 48 procuratori generali da altrettanti Stati, ma l'operazione non aveva sortito gli effetti sperati. A fine giugno, infatti, la Corte federale ha rigettato l'istanza della Ftc, sostenendo che l'Autorità non ha dimostrato a sufficienza il presunto monopolio. Facebook, da parte sua, aveva presentato una richiesta alla Federal Trade Commission, respinta, per la ricusazione della nuova presidente della commissione a difesa dei consumatori, Lisa Khan.

 

zuckerbeRG SOLDI

La società di Mark Zuckerberg crede che Khan non possa essere imparziale, alla luce delle pesanti critiche da lei rivolte, in passato, al social network. Khan è da anni una voce critica contro il potere eccessivo di alcune società tecnologiche. Una richiesta simile per la ricusazione di Khan è stata presentata anche da Amazon, a sua volta sotto accusa. Segno che le Big Tech hanno scelto un approccio aggressivo contro di lei.

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