lingotti oro

NON È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA - 5 MILA PERSONE SONO CADUTE NELLA RETE DEL GRUPPO "GLOBAL GROUP CONSULTING", CON SEDE A PARIGI: LA SOCIETÀ È ACCUSATA DI AVER FREGATO LE VITTIME CONVINCENDOLE A INVESTIRE NELL'ORO PROMETTENDO RENDIMENTI DA SOGNO (4 PER CENTO MENSILE, IL 48 PER CENTO IN UN ANNO) MA, LASCIANDO GLI ALLOCCONI CHE CI ERANO CASCATI CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO - SETTE LE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARI, CINQUE QUELLE ESEGUITE, IN FUGA UNO DEI CAPI DELL'ORGANIZZAZIONE - LO "SCHEMA PONZI" DIETRO ALLA MAXI-TRUFFA E IL SEQUESTRO DI 23 MILIONI DI EURO (E 131 LINGOTTI D'ORO)

TRUFFA SU INVESTIMENTI IN ORO, GDF ARRESTA 5 PERSONE PM

LINGOTTI D ORO

(ANSA) - Cinque arresti, di cui uno in carcere e quattro ai domiciliari, 23 milioni di euro sequestrati e 30 perquisizioni in tutta Italia. E' questo il bilancio di una operazione del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Milano. Le ipotesi di reato contestate riguardano l'associazione per delinquere, l'abusiva attività finanziaria e la Truffa.

 

Le indagini hanno evidenziato l'esistenza del cosiddetto "schema Ponzi", un modello economico di vendita truffaldino, mascherato da un sofisticato sistema societario, imperniato su una capillare rete di promotori dediti al procacciamento di numerosi clienti su tutto il territorio nazionale.

truffa online 4

 

Le indagini hanno al centro l'acquisto di oro da investimento, attività che dal 2019 a oggi avrebbe portato a raccogliere oltre 60 milioni di euro, somma solo in minima parte (circa il 15%) destinata all'effettivo acquisto del metallo prezioso. Originariamente le richieste di misura cautelare personale avanzate dai pm Francesca Celle e Giancarla Serafini e dall'aggiunto Tiziana Siciliano, erano 7: due persone non sono state rintracciate.

 

Gli arrestati, come spiega il procuratore Marcello Viola dopo l'esecuzione nei giorni scorsi delle misure cautelari firmate dal gip Massimo Baraldo, senza "autorizzazioni" hanno "promosso l'acquisto di oro da investimento" da una società a loro riconducibile "e il contestuale deposito del metallo prezioso presso un'altra delle società coinvolte, in cambio di un tasso di remunerazione fisso del 4% mensile (48% annuo), derivante da presunti investimenti nel settore farmaceutico, in realtà mai effettuati".

 

lingotti d oro

Per attrarre "nuovi potenziali investitori" avrebbero usato il "passaparola" e "profili social" raggiungendo "una più ampia e diversificata platea". Gli arrestati, a volte, venivano incontro alle richieste di alcuni dei clienti che chiedevano di "smobilizzare" gli investimenti effettuati, affinché il presunto schema non venisse smascherato.

 

In più, stando alle indagini, "l'organizzazione di esclusivi eventi promozionali" ha "facilitato la creazione di un network relazionale e consolidato la credibilità e la fiducia verso i consulenti". Dei 60 milioni raccolti gran parte è stata "utilizzata per remunerare i primi clienti" o per il pagamento "di compensi agli ideatori della frode".

 

truffa online 3

Nell'indagine c'è stato un sequestro amministrativo a Valenza (Alessandria), dopo un controllo in strada, di 131 lingotti d'oro per un valore di 800.000 euro, "trovati in possesso di uno dei membri dell'associazione". Per disincentivare le richieste di restituzione del capitale e di ritiro delle rendite maturate, ai clienti veniva proposta "l'iscrizione a un'associazione culturale, a seguito della quale i tesserati avrebbero avuto accesso a vantaggi riservati, pagando con una valuta convenzionale, spendibile presso una rete di esercizi convenzionati della filiera del lusso".

 

TRUFFA SULL'ORO, '5MILA I RISPARMIATORI CADUTI NELLA RETE'

(ANSA) - MILANO, 20 GEN - Nella rete della Global Group Consulting, con sede a Parigi e società riconducibili anche in Italia, sarebbero cadute circa 5mila persone. E il gruppo Global, dal 2019 in avanti, avrebbe rastrellato, con presunte raccolte abusive del risparmio porta a porta, almeno 89 milioni di euro, di cui in particolare oltre 4 milioni di euro solo in Trentino ai danni di 185 investitori identificati nelle indagini della Gdf.

 

lingotti d'oro

E' quanto si evince dall'ordinanza di custodia cautelare a carico di sette persone, con anche sequestri per 23 milioni di euro, firmata dal gip di Milano Massimo Baraldo ed eseguita nell'inchiesta dei pm Celle e Serafini e del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf su una presunta maxi truffa su investimenti in oro.

 

In una delle tante intercettazioni riportate nell'ordinanza uno degli agenti, incaricato di promuovere gli investimenti, spiegava nell'ottobre del 2024 che se un cliente decideva di mettere i suoi risparmi nella Global sbagliava, perché si trattava di investimenti ad alto rischio. Al vertice della struttura imprenditoriale che faceva capo alla Global, stando agli atti, ci sarebbero stati Samuel Gatto e Giorgio Maria Marone.

 

soldi truffa

I clienti, convinti da una rete di procacciatori, compravano l'oro dalla Private Gold srl, anch'essa di fatto riconducibile al gruppo Global. Agli atti pure la prima denuncia presentata nell'aprile del 2024 da madre e figlia, residenti nel Milanese, nei confronti di Gatto e di un'altra indagata. Come ricostruito dal gip, erano state agganciate mentre erano in vacanza in Alto Adige ed era stato proposto loro di investire i propri risparmi. Avevano versato inizialmente 5mila euro e a loro era stata fornita anche una app che, però, non funzionava affatto.

 

E così non riuscivano a controllare se la somma investita stava fruttando interessi. Il 17 giugno scorso a Valerio Tirelli, amministratore della Private Gold, sono stati sequestrati, si legge negli atti, 50mila euro in contanti e 131 lingotti d'oro, mentre la Global Group Consulting è finita anche nel mirino della Consob. Anche l'Associazione culturale Global Gold avrebbe incassato bonifici in entrata per oltre 3 milioni di euro come quote di adesione. Soldi che venivano usati, chiarisce il giudice, per pagare beni e servizi ordinati dai clienti attraverso una criptovaluta.

 

lingotti oro

Tredici milioni di euro incassati, tra l'altro, stando agli atti, sarebbero stati investiti in bitcoin. La presunta maxi truffa sarebbe andata avanti come una catena di sant'Antonio, come spiega il gip nelle oltre 300 pagine di ordinanza, coinvolgendo anche i parenti e gli amici di clienti già caduti nella rete. Il giudice segnala pure una lunga serie di telefonate dei risparmiatori che hanno cercato di chiedere indietro i soldi agli agenti che erano, a loro volta, in attesa di avere da Global le provvigioni che spettavano loro.

ORO LINGOTTO

 

Risparmiatori che minacciavano azioni legali, mentre anche sui profili social delle società alcuni clienti hanno provato a chiedere conto delle presunte truffe. Uno degli investitori, annota il gip, si sarebbe addirittura recato a Parigi per verificare se la società Global esisteva davvero.

soldi truffa

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)