lollobrigida rigau

RIGAU, RIGA DRITTO! NON SI CAPISCE A QUALE TITOLO XAVIER RIGAU SI SIA PRESENTATO A ROMA PER LA MORTE DI GINA LOLLOBRIGIDA - L’ACCORDO PRIMA DEL MATRIMONIO PREVEDEVA CHE, IN CASO DI ANNULLAMENTO, "DOVEVA SPARIRE” - LA SCRITTURA PRIVATA FIRMATA NEL 2006 DALL’ATTRICE E DALL’IMPRENDITORE SPAGNOLO STABILIVA CHE NESSUNO DEI DUE AVREBBE POTUTO CHIEDERE LA TRASCRIZIONE DELLE NOZZE RELIGIOSE (POI ANNULLATE DALLA SACRA ROTA) NEI REGISTRI CIVILI. MA LUI ORA SI È FATTO AVANTI E AVANZA PRETESE...

Elvira Serra per corriere.it

 

Francisco Javier Rigau e gina lollobrigida 1

Gina Lollobrigida e Javier Rigau avevano annunciato di sposarsi a New York alla fine di novembre del 2006. Per la cerimonia erano stati invitati anche Mara Venier e Silvio Berlusconi. Quel matrimonio non si celebrò più, troppo forte la pressione mediatica e anche le voci di persone vicine alla Bersagliera che la invitavano a ripensarci. Lei non nascose mai la sua amicizia con l’imprenditore catalano. E proprio al Corriere della Sera nel 2018 aveva raccontato: «Io avevo bisogno di qualcuno che mi facesse da cavaliere in alcune circostanze e lui all’inizio era una persona molto piacevole e premurosa».

 

 

L’accordo firmato nel 2006

gina lollobrigida javier rigau

Prima di quelle nozze che non si celebrarono mai , il 13 novembre del 2006, Rigau e Lollobrigida firmarono comunque una scrittura privata a Roma davanti ai testimoni Cristina Garaffa e avvocati Giulia Citani e Alessio Colagreco, nella quale, in caso di nozze, sottoscrivevano una serie di impegni. Anzitutto a celebrare il matrimonio «esclusivamente in forma religiosa, non volendo categoricamente ed inequivocabilmente che dallo stesso conseguano effetti civili».

 

Per questo si impegnavano a «non richiedere, né unitamente né disgiuntamente, la trascrizione del matrimonio in sede civile, in qualsiasi Paese o nazione del mondo». Si impegnavano anche a «mantenere distinti e separati anche in futuro i loro rispettivi patrimoni».

 

Rigau aveva anche manifestato, «liberamente e spontaneamente», la «volontà di mantenere segreta la loro vita privata, sia precedente che futura, anche in ipotesi di separazione o annullamento del matrimonio». In particolare, si legge nel documento: «Il signor Xavier Rigau si impegna e si obbliga a non usufruire né sfruttare l’immagine e la persona della signora Lollobrigida per finalità economiche e comunque non autorizzate preventivamente per scritto dalla stessa signora Lollobrigida».

gina lollobrigida con il fidanzato e marito per procura javier rigau rafols

 

 

Gli impegni di Rigau

Rigau, quel giorno di novembre del 2006, si impegnò «anche per l’avvenire», «anche in caso di premorienza della Signora Lollobrigida», come «anche dopo un eventuale giudizio di separazione, divorzio e/o annullamento, a non rendere noto, divulgare alcunché di quanto avvenuto a seguito del matrimonio religioso e a non pubblicare articoli, libri, o utilizzare ogni altro mezzo di comunicazione e divulgazione».

 

Rigau, stando a quanto sottoscritto nella scrittura privata, accettava il fatto di non poter «prendere contatti con la stampa, con i media: non potrà pubblicare notizie, libri, testi, biografie o quant’altro violi la privacy del coniuge, che renda noto a terzi informazioni, momenti di vita vissuta e quant’altro».

 

A garanzia degli impegni presi, in caso di violazione entrambi (pure Gina non avrebbe potuto pubblicare momenti privati o «notizie negative riservate» sul conto di Rigau) erano obbligati a rifondere immediatamente il partner una penale di due milioni di euro. Ma, soprattutto al punto 9 della scrittura privata, si precisa che in caso di morte della signora Lollobrigida, tutti gli impegni sottoscritti sarebbero rimasti «validi ed efficaci».

 

(...)

 

GINA LOLLOBRIGIDA Spaniard Javier Rigau y Rafols

L’accordo sempre valido

Se però un matrimonio poi c’è stato, considerato che è stato annullato, resterebbero validi gli impegni presi nella scrittura firmata quel novembre del 2006 davanti a tre testimoni, che lo stesso Javier Rigau dovrebbe ricordare bene, visto che sul suo sito Internet, dove ora pubblica copia del certificato di matrimonio registrato nei registri civili spagnoli, aveva condiviso anche la scrittura privata in cui si impegnava a «non richiedere, né unitamente, né disgiuntamente la trascrizione del matrimonio religioso in sede civile».

 

Con queste premesse, non si capisce a quale titolo lo spagnolo sia stato chiamato a Roma per la morte dell’attrice. E perché in camera ardente in Campidoglio sia accanto al figlio Milko Skofic e al nipote Dimitri come uno di famiglia, visto che non fa parte della vita della madre da sedici anni.

LOLLOBRIGIDA E RIGAU LOLLOBRIGIDA E RIGAU

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…