giuseppe conte rocco casalino natale

NON SI VEDE ANCORA LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL - PALESTRE, TEATRI E CENTRI ESTETICI: A RISCHIO LA RIAPERTURA A METÀ GENNAIO - IL GOVERNO FRENA SULLA RIPARTENZA DI ALTRI SETTORI CHE POTREBBERO FAR RIALZARE I CONTAGI: IL VIA PREVISTO IL 15 POTREBBE SLITTARE. REGOLE RIGIDE SULL’ATTIVITÀ SPORTIVA. IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO CHIEDE DI RIVEDERE LE LINEE GUIDA PER LO SCI - STOP ALLE DISCOTECHE

palestre

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per corriere.it

 

Palestre, piscine, cinema, teatri, centri estetici. Sono moltissime le attività che rischiano di non ripartire alla data stabilita. Se il Comitato tecnico scientifico chiede di rivedere le linee guida per lo sci, il governo frena sulla ripartenza di altri settori che - questo il parere degli scienziati - potrebbero far aumentare il numero dei contagi da Covid 19.

 

Ma la valutazione, almeno per quanto riguarda le Regioni che a metà gennaio saranno in fascia gialla, è già cominciata. La conferma arriva proprio dal Cts dove è stato aperto un tavolo tecnico con il ministero dello Sport per «accelerare i tempi e consentire alle persone e soprattutto ai giovani di riprendere l’attività fisica al più presto».

 

Il 15 gennaio

palestre

Eppure i tempi non si annunciano brevi, anche tenendo conto dell’indice Rpt (nuovi positivi su tamponi effettuati) che ieri sfiorava di nuovo il 15%. Il Dpcm in vigore scade il 15 gennaio e soltanto a ridosso di quella data si decideranno le nuove aperture. Nulla al momento appare scontato, però le associazioni di categoria premono e sono molti ad aver messo a punto nuove linee guida.

 

 

Le palestre

La possibilità che si ritorni in palestra è condizionata ad una serie di precauzioni e regole che si stanno mettendo nuovamente a punto. In discussione c’è la possibilità di contingentare ulteriormente il numero degli ingressi, ma anche quello di impedire ai clienti di poter accedere agli spogliatoi. Entro il 6 gennaio gli scienziati contano di elaborare una serie di proposte- che si stanno studiando insieme agli esperti del ministero dello Sport - per garantire il rapporto uno a uno, con l’insegnante che svolgerebbe solo lezioni singole.

 

Conte Casalino

Nelle piscine si sta valutando una persona per corsia. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sa bene che le scelte del governo saranno condizionate dall’andamento della curva epidemiologica, ma il lavoro di questi giorni mira proprio a far inserire nella lista delle riaperture almeno quelle specialità che possono essere svolte in maniera individuale.

 

Cinema e teatri

Rischia di slittare ancora anche la ripresa dei cinema e dei teatri, così come quella delle sale da concerto. In questo caso il problema non sembra rappresentato da quanto avviene all’interno delle strutture ma dall’esterno con le file agli ingressi. Più semplice potrebbe essere la riapertura dei musei, comunque condizionata agli ingressi contingentati e sempre su prenotazione per evitare affollamenti all’interno.

palestre

 

Bar e ristoranti

I gestori dei locali pubblici sono pronti a dare battaglia perché dopo le limitazioni imposte nel periodo festivo, bar e ristoranti - che hanno un protocollo rigido che prevede al tavolo un massimo di quattro persone - possano tornare ad accogliere i clienti pranzo e cena.

 

 

cinema chiusi

Eventi e locali

Certamente escluso - almeno per i prossimi mesi - che possa arrivare il via libera per i grandi eventi, le discoteche e tutte le occasioni dove si prevede un numero alto di persone nello stesso luogo. «Seguiremo il principio di gradualità, ma non potremo mai prescindere dall’andamento della curva», confermano al Cts ricordando come per programmare le ripartenze l’Rt deve scendere almeno allo 0,5.

palestre

 

notti fuorilegge di bar e discotechediscoteche riccioneLa Febbre del Sabato Sera - Giuseppe Conte e le discoteche by GianBoypalestre

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…