alessio il sinto mario seferovic

NON PROPRIO UNO STINCO DI SINTO – 14ENNI STUPRATE, CONDANNA A 6 ANNI PER ALESSIO "IL SINTO" E IL SUO COMPLICE - LE DUE ADOLESCENTI ADESCATE SU FACEBOOK A UN APPUNTAMENTO ERANO STATE LEGATE E POI VIOLENTATE – IL 21ENNE HA RIBADITO LA SUA INNOCENZA: “È STATA UNA SERATA COME LE ALTRE, NON LE ABBIAMO ABUSATE”

Francesco Salvatore per la Repubblica-Roma

 

MARIO SEFEROVIC - ALESSIO IL SINTO

Il corteggiamento che aveva fatto per convincerla a fidarsi di lui era andato avanti per giorni. Su Facebook, al cellulare. Sul suo profilo Alessio Il Sinto, questo il suo nickname, faceva sfoggio di griffe all' ultima moda, postava immagini ammiccanti e millantava conoscenze con i Casamonica. E in questo modo era riuscito ad affascinare una ragazza di 14 anni, 7 anni più piccola di lui, tanto da spuntare anche un appuntamento con lei.

 

 

L' unica precauzione che la giovane vittima ha usato in quell' incontro è stata portarsi un' amica per farle compagnia.

Come anche lui, però, ha fatto.

 

Con tutt' altre intenzioni. Quello che è avvenuto dopo in quel parco della Collatina, nel maggio dello scorso anno, è stata una violenza brutale compiuta ai danni di entrambe le ragazze da parte dei due giovani di etnia rom.

 

MARIO SEFEROVIC ALESSIO IL SINTO

Ieri è arrivata la sentenza per quel fatto. Alessio il Sinto, all' anagrafe Mario Seferovic, 21 anni, e il suo amico Maikon Bilovante Halilovic, 20 anni, sono stati condannati rispettivamente a 6 anni e a 5 anni e 6 mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal gup Maurizio Silvestri al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. L' accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pm Antonio Calaresu, aveva chiesto 10 anni di reclusione, ed ora, alla lettura delle motivazioni della sentenza, valuterà se impugnarla.

 

I reati che venivano contestati ai due sono la violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla minorata difesa ( proprio perché le ragazzine sono state costrette a seguirli nel boschetto e poi ad essere legate) e il sequestro di persona. Il giudice, invece, che ha disposto anche una misura di sicurezza di un anno a carico dei condannati, da applicare al termine della pena, ha assorbito la fattispecie del sequestro di persona nella violenza sessuale aggravata.

mario seferovic detto alessio il sinto

 

I due, ora, continueranno a scontare la sentenza in carcere: il gip, infatti, ha bocciato l' istanza per una misura restrittiva meno afflittiva presentata dai difensori degli imputati, motivando che « entrambi hanno dei profili di pericolosità sociale».

 

Durante l' udienza Seferovic ha anche preso parola, ribadendo di non aver fatto alcuna violenza: « Sono innocente, è stata una serata come le altre, non le abbiamo abusate » . Nessuno gli ha creduto.

 

D' altra parte la sua convinzione di essere incolpevole, ed " immune" da accuse, era durata per un bel pezzo prima di essere denunciato dalle ragazze. Forte delle sue minacce: « Se parlate ammazzo voi e la vostra famiglia », aveva detto loro. E le vittime avevano tenuto le bocche cucite per paura. Per mesi. Prima di raccontare tutto ai genitori.

mario seferovic detto alessio il sinto 5mario seferovic detto alessio il sinto 4mario seferovic detto alessio il sinto 3mario seferovic detto alessio il sinto mario seferovic detto alessio il sinto mario seferovic detto alessio il sinto 6

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”