mascherina con un calzino-6

NON TI CONOSCO, MASCHERINA! – ORIENTARSI NELLA SCELTA DI UNA MASCHERINA E' COME ADDENTRARSI IN UNA GIUNGLA: QUELLE CHIRURGICHE NON PROTEGGONO CHI LE INDOSSA, BENSÌ CHI È NELLE VICINANZE. POI CI SONO LE FFP1, FFP2 ED FFP3 CHE DIFENDONO DALL'INALAZIONE DI AGENTI PATOGENI TRASMESSI PER VIA AEREA – MOLTI OPTANO PER QUELLE DI STOFFA, MA OCCHIO: PER ALCUNE LA CAPACITÀ PROTETTIVA È POCO PIÙ DI QUELLA DI UN FAZZOLETTO…

Claudia Guasco per “Il Messaggero”

 

bambine mascherina covid

C'è chi rovista in borsa alla ricerca di una mascherina dimenticata (sbagliatissimo). Chi la tiene appesa al braccio (altro errore) o evita di coprire il naso (così è inutile). Ora che i dispositivi di protezione sono obbligatori sempre e ovunque bisogna organizzarsi, scegliere i modelli più adatti, indossarli correttamente e averne cura. Magari trasformandoli in accessorio di tendenza: oggi le mascherine firmate sono l'oggetto più desiderato in rete.

 

mascherine 7

LA SCELTA In commercio ci sono diversi tipi di dispositivi, due sono le principali categorie: mascherine chirurgiche e mascherine di protezione delle vie aeree, che rispondono a norme diverse e hanno funzioni diverse. Le maschere chirurgiche non proteggono chi le indossa, bensì chi è nelle vicinanze e servono a trattenere particelle di saliva potenzialmente contagiose.

 

Poi ci sono le Ffp1, Ffp2 ed Ffp3, dove Ff sta per facciale filtrante, che difendono dall'inalazione di agenti patogeni trasmessi per via aerea: il numero indica la capacità di trattenere sostanze dannose, minore è la 1 massima la 3. Attenzione all'acquisto.

mascherine 6

 

«La valutazione di conformità è certificata dal marchio CE, senza il quale non è permessa la commercializzazione. Nel caso specifico, il tipo di maschere filtranti richieste per evitare il contagio da coronavirus sono regolate dalla norma EN 149, che a seconda dell'efficienza filtrante classifica le maschere in Ffp. Quando si compra il prodotto, dunque, su di esso o sulla sua confezione deve essere presente il riferimento a questo standard», spiega Claudio Galbiati, presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria.

 

mascherine 4

Niente accaparramenti avventati, insomma, in commercio ci si può imbattere in mascherine non classificate e prive di marcatura la cui capacità protettiva è poco più di un fazzoletto, mettono in guardia gli esperti. La più diffusa sul mercato è la mascherina chirurgica: in farmacia si trova a un prezzo calmierato di 50 centesimi ed è quella consigliata dalle autorità sanitarie quando si va al lavoro o a fare la spesa.

 

mascherine

Funziona se la indossano tutti perché, come ha calcolato l'Oms, il potere filtrante è al massimo del 20% verso chi le indossa, ma del 95% verso l'esterno. Sono rigorosamente usa e getta, dopo sette, otto ore vanno buttate. Più pesanti e più costose (fino a 5 euro ciascuna) le Ffp2, molto diffuse in Italia con la dicitura asiatica KN95. Hanno un filtraggio del 92% sia in entrata che in uscita e sono consigliate per operatori sanitari, forze dell'ordine, ma in generale per chiunque si trovi in situazioni a rischio. Una visita in ospedale, per esempio.

 

La Ffp3, con un potere filtrante addirittura del 98% sia in entrata che in uscita, è usata da medici e da chi ha contatti con pazienti Covid e va gettata dopo un turno di lavoro. Infine, ci sono le mascherine di stoffa. Si lavano e quindi hanno un impatto minore sull'ambiente, sono allegre e colorate.

mascherine 2

 

Anche in questo caso, tuttavia, è necessaria cautela. Una quarantina di aziende produttrici ha ottenuto la validazione dall'Istituto superiore di sanità, la maggioranza le realizza come un qualsiasi capo di abbigliamento. Hanno potere filtrante in uscita, poiché limitano i droplet, ma difficilmente riescono a trattenere particelle di dimensioni inferiori ai 5 micron e questo significa che in ingresso non garantiscono la protezione dal contagio se manca l'immunità di gregge, cioè se non la indossano tutti.

 

mascherina sotto il mento

La mascherina di stoffa è efficace se ha almeno due strati di tessuto, deve essere lavata ogni giorno se si va al lavoro, ogni due se si usa per poche ore: va messa in lavatrice a 60 gradi, anche con altri capi, meglio se igienizzata in precedenza, evitando l'utilizzo di ammorbidenti.

 

TENDENZE Il dispositivo di questo materiale ha un ulteriore vantaggio, permettendo una migliore traspirazione della pelle evita l'insorgenza dell'acne. Ed è anche un accessorio di tendenza, tanto che Vogue ha stilato una graduatoria delle mascherine «must have». In cima alla classifica c'è il nero: Adidas ha messo in commercio uno special pack di tre mascherine in doppio strato di tessuto riciclato e per ogni acquisto donerà 2 euro a Save The Children, Wolford ha realizzato una mascherina total black perfetta per gli amanti dello stile minimal.

 

gwyneth paltrow con la mascherina

Mango punta sui materiali, garantendo un filtraggio superiore al 90%, una permeabilità inferiore al 60% e fino a dieci lavaggi. Pierre Mantoux pensa alla sera, con mascherine di pizzo, e Samer Alameen, designer libanese, disegna Face/On, quattro pezzi con facce per diversi stati d'animo. L'umore ai tempi del Covid.

mascherine 3mascherina al gomitojennifer lopez – mascherina pailettes rosa by katie maykate middleton con mascherina a fiorimascherina sotto il nasomascherine 5mascherine 1

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…