sciopero delle donne in islanda - 1

NONOSTANTE L’ISLANDA SIA IL PRIMO PAESE AL MONDO PER PARITÀ DI GENERE, LE DONNE CHIEDONO PIÙ UGUAGLIANZA. E PROCLAMANO LO SCIOPERO DI GENERE! – LE SIGNORE INCROCERANNO LE BRACCIA SUI RISPETTIVI POSTI DI LAVORO E A CASA NON FARANNO NE' LA SPESA NE' IL BUCATO - MOTIVO? CHIEDONO DI AZZERARE IL DIVARIO RETRIBUTIVO (AL 21%) E DI "PREMIARE" IL CONTRIBUTO DELLE PERSONE NON BINARIE (MA CHE VOR DI'?) - INUTILE DIRE CHE 'STE "SCEMEGGIATE" SE LE POSSONO PERMETTERE SOLO IN UN PAESE CHE HA MENO DI 400 MILA ABITANTI...

Estratto dell’articolo di Claudia De Lillo per “La Repubblica”

 

sciopero delle donne in islanda 7

Oggi le donne non lavoreranno. Le insegnanti non faranno lezione, le impiegate non andranno in ufficio, le panettiere non faranno il pane. Oggi, 24 ottobre 2023, le donne non faranno il bucato né la spesa, non passeranno l’aspirapolvere e non stireranno le camicie. Non accudiranno i figli né i genitori anziani, scorderanno l’appuntamento dal pediatra e il compleanno dello zio. […]

 

Gli uomini resteranno soli a gestire l’enormità dello spazio lasciato vuoto. Cosa succederà, lo vedremo. In Islanda. Nel Paese stabilmente primo nel mondo per la parità di genere (il divario è stato chiuso al 91,2%, lontanissimo dal 70,5% dell’Italia, al 79esimo posto), le islandesi non si accontentano e, per la settima volta nella storia, proclamano il kvennaverkfall, lo sciopero delle donne.

 

sciopero delle donne in islanda 6

«Chiediamo l’eliminazione della violenza di genere e l’azzeramento del divario retributivo (al 21% in Islanda). Inoltre vogliamo che il contributo di tutte le donne e delle persone non binarie sia riconosciuto e premiato», spiega Freyja Steingrímsdóttir, portavoce dell’edizione 2023 dello sciopero, promosso da organizzazioni femminili di diverse categorie e da movimenti per i diritti Lgbtqia+.

 

«Ci hanno sempre detto che siamo il Paese più evoluto e che dovevamo essere soddisfatte», continua Steingrímsdóttir. «Invece, dobbiamo essere ambiziose, rinnovare la nostra lotta ed essere un modello». La mobilitazione si prevede massiccia e persino la premier Katrín Jakobsdóttir si asterrà dal lavoro.

sciopero delle donne in islanda 4

 

[…] Thóra Hjörleifsdóttir, autrice del romanzo Lui mi ama (Mondadori) sugli abissi delle relazioni tossiche, ha una bambina di sette mesi. «Non posso smettere di allattare ma, per il resto, farà tutto il mio partner perché è importante ribadire che la società, senza di noi, non funziona».

 

Protesterà «per diffondere la consapevolezza sui lavori silenziosi e sottopagati, in particolare legati alla cura, prevalente appannaggio delle donne». Il problema, dice, «non sono i maschi islandesi ma il patriarcato radicato nella società».

 

sciopero delle donne in islanda 1

Cosa faranno oggi gli uomini? «Quelli che non dovranno occuparsi della casa e dei figli, spero si uniranno alla protesta» auspica Magnea Rut Gunnarsdóttir, studentessa. «La discriminazione fa male a tutti, lo hanno capito anche loro». I datori di lavoro sono invitati a consentire alle dipendenti di assentarsi senza decurtazioni salariali.

 

«Io sono fortunata», dice Sigrún Daníelsdóttir Flóvenz, project manager nella facoltà di Scienze sociali dell’Università d’Islanda. «Mi è bastato scrivere una mail per ottenere l’autorizzazione dal mio superiore, ma ogni lavoratrice dovrà contrattare con la propria azienda». […] Oggi l’Islanda si fermerà, c’è il kvennaverkfall e potrebbe essere contagioso.

sciopero delle donne in islanda 2sciopero delle donne in islanda 3sciopero donnesciopero delle donne in islanda 5

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)