mafia palermo borgo vecchio

LA MUSICA E LO STADIO SONO COSA NOSTRA – I CARABINIERI DI PALERMO HANNO ARRESTATO 12 PERSONE: IN CARCERE È FINITO ANCHE SALVATORE BUONGIORNO, AGENTE DI NUMEROSI CANTANTI NEOMELODICI. IL SUO ERA UNA SORTA DI MONOPOLIO PORTATO AVANTI CON IL BENESTARE DEI BOSS – LA MAFIA CONTROLLAVA ANCHE GLI ULTRAS ALLO STADIO: NON VOLEVANO CONTRASTI IN CURVA E IL LORO “ELEMENTO DI CONTATTO” CON IL MONDO DEL TIFO ERA IL FONDATORE DELLE BRIGATE ROSANERO JOHNNY GIORDANO

salvatore buongiorno

Biagio Chiariello per www.fanpage.it

 

La mafia a Palermo risolveva anche le controversie fra i gruppi organizzati della tifoseria della principale squadra di calcio locale. Inoltre, controllavano e gestivano anche i concerti di piazza dei cantanti neomelodici.

 

Sono i particolari che emergono dall'inchiesta Resilienza 2, portata a termine in mattinata dai carabinieri nel Nucleo investigativo e informativo dei militari locali sul mandamento mafioso di Porta Nuova e, in particolare, sui clan di Borgo Vecchio.

 

L'operazione ha visto l'iscrizione al registro degli indagati di 14 persone (una in carcere, 11 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria), ritenute a vario titolo responsabili di concorso esterno in associazione mafiosa, traffico di droga, furti, ricettazione ed estorsioni, sfruttamento della prostituzione.

 

niko pandetta salvatore buongiorno

Mafia e neomelodici a Palermo

Un ruolo di primo piano sarebbe quello di Salvatore Buongiorno, dipendente comunale ma soprattutto agente di numerosi cantanti neomelodici: da Borgo Vecchio al Cep, da Mondello allo Zen, dalla Vucciria al Capo, il suo era una sorta di monopolio portato avanti con il benestare dei boss Tommaso Lo Presti, Gregorio e Tommaso Di Giovanni del mandamento di Porta Nuova, di cui fa parte anche la famiglia del Borgo Vecchio.

tommaso lo presti

 

Buongiorno ha organizzato gli show di Andrea Zeta, al secolo Filippo Zuccaro, figlio di uno dei fedelissimi del capomafia Nitto Santapaola, arrestato due anni fa, a Niko Pandetta, nipote del boss catanese Turi Cappello. Lo stesso Buongiorno avrebbe raccolto il denaro del quartiere e di corso Camillo Finocchiaro per l'organizzazione della festa in onore della patrona del quartiere Madre Sant'Anna. Ora è ai domiciliari.

 

Questi ultimi arresti, che hanno ulteriormente colpito la famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, confermano il forte ruolo di Cosa nostra nel controllo pervasivo di alcuni quartieri palermitani. Oltre alle estorsioni, al traffico di stupefacenti, ai ‘cavalli di ritorno’, per alimentare le casse del sodalizio, colpisce il tema dei cantanti neomelodici nella festa rionale di Sant’Anna” dice il generale Arturo Guarino, il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo. I boss decidevano chi doveva salire sul palco. “Una vera e propria imposizione degli artisti al pubblico – spiega il generale – cantanti che costituiscono un veicolo di cultura mafiosa”.

 

emanuele sciortino

Cosa Nostra e gli ultras del Calcio Palermo

Un altro capitolo delle indagini riguarda il tifo organizzato, gli ultras. Tra gli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa ci sono anche di Jhonny Giordano (fondatore delle Brigate Rosanero) che gli inquirenti definiscono “elemento di contatto fra Cosa nostra e il mondo del tifo”. I boss non volevano contrasti fra gli ultrà del Barbera: “Queste cose non devono esistere – diceva il boss Juri Ingarao – perché qua si sta arrivando al punto che la curva va a restare vacante, perché neanche entra alcuno allo stadio. Ora si devono evitare tutte queste cose”.

 

Sgominato il mandamento di Borgo Vecchio

L'operazione odierna segue la retata del 12 ottobre scorso che aveva portato gli inquirenti al nuovo reggente del mandamento di Borgo Vecchio: Angelo Monti che, secondo l'accusa, aveva riorganizzato gli assetti di mafia nel quartiere, affidando posizioni di vertice a uomini a lui vicini a partire dal fratello Girolamo. A lui si erano affiancati: Giuseppe Gambino, Salvatore Guarino e Jari Massimiliano Ingarao.

brigate rosanero saverio damicoandrea zetanicolo di michele gianluca altieridavide di salvofrancesco paolo cinapietro matranga carmelo cangemi francesco mezzatestavincenzo marino giuseppe pietro colantonio

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...