DUE NOTI CONDUTTORI DI “GB NEWS”, IL CANALE TV DELLA DESTRA PRO-BREXIT, DAN WOOTTON E LAURENCE FOX, SONO STATI SOSPESI DALL'EMITTENTE PER LE DICHIARAZIONI SESSISTE PRONUNCIATE DURANTE UN PROGRAMMA NEI CONFRONTI DELLA GIORNALISTA AVA EVANS - A PRENDERLA DI MIRA È STATO FOX, CHE HA COMMENTATO L'ASPETTO FISICO DELLA DONNA SPIEGANDO PERCHÉ LA IGNOREREBBE IN UN BAR: "MOSTRAMI UN UOMO SINGLE CHE SI RISPETTI A CUI PIACEREBBE ANDARE A LETTO CON QUELLA DONNA, MAI E POI MAI"
(ANSA) - LONDRA, 27 SET - Due noti conduttori del canale tv della destra brexiter GB News, Dan Wootton e Laurence Fox, sono stati sospesi dall'emittente per le gravi dichiarazioni sessiste pronunciate durante un programma nei confronti della giornalista Ava Evans.
DAN WOOTTON - AVA EVANS - LAURENCE FOX
A prenderla di mira è stato Fox, anche attore e musicista, che al posto di commentare alcune dichiarazioni critiche della corrispondente politica del giornale online Joe sulla provocatoria proposta arrivata da un deputato Tory di creare un ministero per i diritti degli uomini ha invece utilizzato il suo tempo per discutere dell'aspetto fisico della donna spiegando perché la ignorerebbe in un bar.
"Mostrami un uomo single che si rispetti a cui piacerebbe andare a letto con quella donna, mai e poi mai", ha affermato durante il programma di Wootton, che ha riso dopo quelle parole insieme al collega. L'uscita del conduttore ha scatenato la reazione della diretta interessata, che si è detta "disgustata" da quelle parole, e una polemica sul sessismo nei media.
GB News si era limitata in un primo tempo a sospendere Fox ma poi ha deciso di avviare un'inchiesta interna ed esteso la sanzione anche a Wootton, figura molto criticata del giornalismo britannico e finito di recente al centro di uno scandalo per le accuse di aver offerto segretamente ai suoi colleghi del Daily Mail, ricorrendo a uno pseudonimo, decine di migliaia di sterline in cambio di materiale sessuale. Per questo anche il tabloid con cui collaborava come editorialista lo aveva sospeso. Inoltre per accuse simili è finito anche al centro di una inchiesta condotta dal suo ex editore, il gruppo News Uk dello 'squalo' Rupert Murdoch, per il quale aveva lavorato come giornalista esperto di celebrità.