incendio dentista milano

UN AFFARE CHE SCOTTA - IN PROVINCIA DI MILANO UN DENTISTA DI 67 ANNI E' STATO ARRESTATO, INSIEME ALLA SUA AMANTE DI 64, PER AVER INCENDIATO UNA PALESTRA E UNO STUDIO DI PILATES ALL'INTERNO DELLO STESSO PALAZZO - I DUE VOLEVANO FAR SCENDERE IL PREZZO DELL'IMMOBILE PER POI ACQUISTARLO IN UN SECONDO MOMENTO, MENTRE IL SECONDO ROGO SAREBBE STATA UN'IDEA NATA PER CERCARE DI SVIARE LE INDAGINI…

DA www.leggo.it

 

INCENDIO PALESTRA DENTISTA

In un mese hanno incendiato prima la palestra "Fit Boutique" di Buccinasco, nel milanese, poi lo studio di pilates che si trova al piano superiore dello stesso palazzo. Lui è un dentista di 67 anni, incensurato, molto noto in paese, lei - la sua amante - è una signora pensionata di 64 anni, nubile, che non ha mai avuto a che fare con la giustizia. Sono entrambi nel carcere di San Vittore da giovedì 28 giugno, con le accuse, pesanti, di incendio doloso aggravato dai motivi abietti e dal danno di rilevante entità, di attentato alla sicurezza di un impianto di gas e di tentato incendio. 

 

INCENDIO PALESTRA DENTISTA

A incastrarli, i carabinieri della compagnia di Corsico, guidati dal maggiore Domenico La Padula e dal tenente Armando Laviola, che in meno di trenta giorni - con il coordinamento del pm Marina Petruzzella - hanno ottenuto dal Gip Stefania Donadeo il via libera alle ordinanze di custodia cautelare.

 

Non sono stati ancora definiti i motivi del folle gesto, ma tutto riporta a loro, grazie alle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso tutti i movimenti della coppia a volto scoperto. L’unica ipotesi sul movente dell’incendio, emersa da quanto ricostruito, riporta allo scopo di far scendere il prezzo dell'immobile per poi acquistarlo in un secondo momento, mentre il secondo rogo sarebbe stata un'idea nata per cercare di sviare le indagini. Pure se non è escluso che di mezzo ci fosse anche qualche motivo sentimentale.

 

dentisti 4

La sera del 28 maggio il dentista e l'amante avrebbero innescato un rogo che ha distrutto la palestra aperta da soli due anni e gestita da due giovani. I militari accorsi hanno però subito escluso che dietro le fiamme si nascondessero interessi della criminalità organizzata o tentativi di estorsione e hanno concentrato la loro attenzione su altro. Sono arrivati a bordo di un'auto pochi minuti prima che l'incendio scoppiasse e quella vettura, hanno poi accertato le indagini, era quella del 67enne, che ha uno studio dentistico al piano superiore rispetto alla palestra.

 

dentisti 5

Le immagini sono chiare: l'uomo che entra nel palazzo ed esce poco dopo con una scala, che usa per arrivare alla telecamera della palestra, che in realtà non funziona e che lui stesso cerca di oscurare con una materia gessosa. Dopo aver appiccato il fuoco alla miccia, i due vanno via e si fermano all'altro lato della struttura fino a quando - esattamente sei minuti dopo - le fiamme divampano in tutta la loro potenza distruttiva. Dopo è stato verificato dagli specialisti del nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco che l'accelerante era stato messo accanto ai tubi del gas: una circostanza che avrebbe potuto portato a un'esplosione potenzialmente distruttiva per l'intero edificio.

INCENDIO PALESTRA DENTISTA

 

In primis è stato identificato il dentista, per poi arrivare alla donna, che sarebbe la sua amante da qualche mese, riconosciuta dalla sua capigliatura biondo platino. Individuati i sospettati, investigatori e inquirenti hanno cominciato a tenerli d'occhio continuando a raccogliere prove e indizi che potessero incastrarli senza possibilità di appello.

 

Dopo il primo incendio, arriva il secondo. La sera del 27 giugno, i due avrebbero colpito ancora stavolta rivolgendosi allo studio di pilates che si trova proprio accanto al dentista e che è gestito da una 50enne con cui il professionista ha intrattenuto una relazione extraconiugale per una decina di anni, fino a febbraio del 2021. Un piano fallito in questo caso: le micce sistemate fuori dalla porta che avrebbero portato all'innesco con la benzina all'interno si erano spente da sole e il rogo non era mai scoppiato.

 

dentisti 2

I carabinieri hanno chiesto e ottenuto in tempi record le manette per entrambi. E proprio la mattina del 28 giugno, al momento delle perquisizioni nello studio del dentista, residente ad Assago, è stata trovata la scala utilizzata per il primo blitz. Dalla casa dell'amante, sono stati trovati la pistola per silicone verosimilmente usata per "tappare" la porta del centro di pilates - per evitare che le fiamme si propagassero fuori -, le scarpe e un fermaglio che la donna indossava durante il primo incendio. Nella villetta è stata anche rinvenuto la tanica usata per portare la benzina la sera del 27 giugno: la stessa tanica che la 64enne aveva riempito in un distributore di via Lodovido il Moro senza sapere - di nuovo - di essere ripresa dalle telecamere.

 

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…