
“UN INNOCENTE NON SI PENTE, PERSEGUE LA PROPRIA INNOCENZA, E ASPETTA” – LA NUOVA VITA DI ALBERTO STASI, “IL BIONDINO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO”, CONDANNATO A 16 ANNI DI CARCERE PER L’OMICIDIO DI CHIARA POGGI: CHI CI HA PARLATO IN QUESTE ORE, DOPO LA RIAPERTURA DEL CASO, SOTTOLINEA CHE “LUI ATTENDE, È SPETTATORE” – STASI HA SCONTATO GIÀ 10 ANNI DI CARCERE, HA QUASI RIPAGATO IL DEBITO DI 700MILA EURO CON I POGGI E DAL 2023 LAVORA ALL’ESTERNO DEL CARCERE COME CONTABILE. IL SUO AVVOCATO ASSICURA DI NON VOLER CHIEDERE “LA REVISIONE DEL PROCESSO SULL’ONDA MEDIATICA”, MA…
STASI - MEME BY EMILIANO CARLI
ALBERTO STASI, 'HO FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA PER CHIARA'
AVVOCATA: "SEMPRE DICHIARATO INNOCENTE E SPERA SIA FATTA LUCE"
(ANSA) - Alberto Stasi ha "fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia soprattutto per Chiara". Lo ha spiegato uno dei suoi legali, l'avvocata Giada Bocellari, che stamani ha parlato brevemente, dopo la riapertura delle indagini a Pavia su Andrea Sempio, con il 41enne condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi del 2007. "Alberto è molto razionale - ha aggiunto la legale - ormai ha praticamente scontato la sua pena ed è fiducioso, però, che sia fatta giustizia, perché lui si è sempre dichiarato estraneo"
andrea sempio chiara poggi alberto stasi
DIFESA STASI, 'NON CHIEDEREMO REVISIONE SU ONDA MEDIATICA'
'NON C'È FRETTA, ALBERTO LA PENA L'HA GIÀ PRATICAMENTE SCONTATA'
(ANSA) - "Al momento noi non faremo un'istanza di revisione del processo sull'onda mediatica, non abbiamo fretta di fare cose eclatanti, non si tratta ormai di tirare fuori qualcuno di galera, perché Alberto la pena l'ha già praticamente scontata". Lo ha chiarito l'avvocata Giada Bocellari, che assiste Alberto Stasi e che ha precisato che l'istanza di revisione "la faremo prima o poi", quando "avremo gli esiti della consulenza dei pm" di Pavia sulle tracce genetiche, che sarebbero riconducibili ad Andrea Sempio, ma "ora attendiamo" le nuove indagini. L'avvocato chiede ai media di essere "garantisti con Sempio, cosa non fatta con Stasi".
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https://www.repubblica.it/cronaca/2025/03/12/news/alberto_stasi_omicidio_chiara_poggi-424057580/
LA RIVINCITA DI STASI DAL CARCERE “SONO INNOCENTE E SO ASPETTARE”
Estratto dell’articolo di Paolo Berizzi per "la Repubblica"
Nel dizionario non scritto dei grandi delitti italiani è “Alberto”. Per la fisiognomica spicciola che da sempre semplifica e racchiude nei contorni di un meme l’autore di un crimine efferato è il “biondino dagli occhi di ghiaccio”. Alberto Stasi, o anche il “bocconiano gelido”. Il secchione quasi nerd con gli occhialini, il pullover e la camicia botton down. A Garlasco, un po’ per scherzo e un po’ no, prima della mattina dell’orrore qualcuno lo chiamava “Harry Potter”.
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Soprannome valgo che si sbriciola come un grissino quando i sospetti iniziali dei media e degli investigatori si saldano con le manette. È il 24 settembre 2007.
No, l’ex fidanzato di Chiara, 24 anni, laureando alla Bocconi, non stava scrivendo la tesi di laurea sul pc, come aveva detto ai carabinieri. Gli smanettoni della procura di Vigevano cristallizzano un buco nelle attività sul computer: si saprà poi che quel buco è largo 23 minuti.
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Il tempo sufficiente e forse necessario — secondo l’accusa, e lo confermeranno tre sentenze sfavorevoli su cinque, compresa quella della Cassazione che nel 2013 annulla la seconda assoluzione di Stasi (in appello) e ordina un appello bis — per uccidere Chiara, tornare a casa a ripulirsi, e inscenare un finto ritrovamento del cadavere.
La versione di “Alberto” (in un’intervista alle Iene nel 2022): «Quando mi chiedono se ho ucciso io Chiara penso che non sanno di cosa stanno parlando». E ancora: «Nell’immaginario comune un innocente in carcere è un qualcuno che soffre all’ennesima potenza. Per me non lo è, semplicemente perché la mia coscienza è leggera. Alla sera quando mi corico io non ho nulla da rimproverarmi».
In fondo a cinque lunghi gradi di giudizio e dopo le annullate assoluzioni del 2009 e 2011, nel 2015, per “Alberto” si sono schiuse le porte del carcere di Bollate: 16 anni in Cassazione (riduzione di un terzo della pena). Il carcere nel milanese è uno dei più soft e sperimentali del circuito penitenziario italiano. Nel 2023, a 39 anni, Stasi inizia a lavorare all’esterno dopo il via libera del tribunale di Sorveglianza: deve 700 mila euro alla famiglia di Chiara Poggi, la gran parte li ha saldati, gli altri li tira su facendo il contabile in un’azienda a Milano.
ANDREA SEMPIO CHIARA POGGI ALBERTO STASI
È un abitudinario, e non solo per gli obblighi restrittivi. Esce la mattina, prende il tram, va in ufficio, pranza con un panino e alle 19 è di nuovo in cella. Quando gli hanno chiesto «perché non ti sei mai pentito?» — il primo a far notare l’assoluta mancanza di ammissione di responsabilità è stato il legale dei Poggi, Gianluigi Tizzoni — Alberto ha risposto così: «Un innocente non si pente, persegue la propria innocenza, e aspetta».
Comunque la si voglia vedere, e al netto di una storia giudiziaria lunga diciotto anni, è dal 13 agosto 2007 che Stasi “aspetta”.
[…] A riaprirla, ancora il maledetto o benedetto Dna sotto le unghie della povera vittima.
E lui, il “biondino dagli occhi di ghiaccio”, che dice? «Attende, è spettatore», racconta chi gli ha parlato in carcere in queste ore.
ALBERTO STASI
CHIARA POGGI ALBERTO STASI
LA LETTERA DI ALBERTO STASI A LE IENE
ALBERTO STASI