manifestazione per giulio regeni

L’ULTIMA CARTA PER AVERE GIUSTIZIA PER GIULIO REGENI – OGGI LA CASSAZIONE DECIDE SE SI POSSONO PROCESSARE I QUATTRO AGENTI EGIZIANI DELLA NATIONAL SECURITY ACCUSATI DI AVERE TORTURATO E UCCISO GIULIO REGENI – NOVE MESI FA LA CORTE D’ASSISE S’ERA FERMATA PERCHÉ MANCA LA “PROVA CERTA” CHE GLI IMPUTATI SIANO A CONOSCENZA DELL'INIZIO DEL DIBATTIMENTO. DOPO RICERCHE VANE PER CONTATTARE I QUATTRO 007, TRA DEPISTAGGI E OSTACOLI DALL'EGITTO, ORA IL PROCURATORE AGGIUNTO CHIEDE DI ANNULLARE LO STOP E INIZIARE IL PROCESSO

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

giulio regeni

È l'ultima occasione per poter giudicare i presunti sequestratori (tra cui anche un presunto assassino) di Giulio Regeni. Oggi la Corte di cassazione si riunisce per decidere sulla possibilità di processare i quattro egiziani della National security accusati di quei delitti in loro assenza.

 

Nove mesi fa, il 14 ottobre, la Corte d'assise di Roma s' è fermata perché manca la «prova certa» che gli imputati siano a conoscenza dell'inizio del dibattimento, e ha rispedito il fascicolo al giudice dell'udienza preliminare. Il quale ha ordinato nuove ricerche dei quattro militari per notificare loro la convocazione in aula. Ovviamente senza alcun risultato, con conseguente, nuova sospensione del procedimento.

 

CLAUDIO REGENI

A quel punto il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco ha giocato l'ultima carta rimasta: chiedere alla Corte di cassazione di annullare l'ordinanza del giudice e tutti gli atti da cui deriva, compreso lo stop imposto dalla Corte d'assise.

 

Considerato un provvedimento «abnorme» e viziato da gravi errori logico-giuridici; non solo perché gli imputati egiziani sarebbero dei «finti inconsapevoli», che con il rifiuto di comunicare i rispettivi recapiti bloccano il processo, ma anche perché in questo modo il loro diritto sancito dal codice finisce per calpestare quelli altrettanto importanti dello Stato e delle vittime ad amministrare e ottenere giustizia.

 

processo per la morte di giulio regeni 9

Alla vigilia dell'udienza in Cassazione è scesa in campo, oltre all'avvocata Alessandra Ballerini che assiste i genitori e la sorella di Giulio e sostiene le posizioni del pm, anche la Procura generale presso la Corte suprema.

 

Con una requisitoria scritta di 22 pagine, il massimo organo dell'accusa fa propri gli argomenti della Procura di Roma, bacchetta la Corte d'assise e ribadisce che, come risulta dagli atti, se si è arrivati a questa impasse è anche per i «molteplici comportamenti» dell'Egitto «tesi a ostacolare e depistare le indagini, e a impedire le notifiche agli imputati».

 

Un'accusa da cui si evince che la sospensione del processo è destinata a durare un tempo indeterminato, sine die, e ciò sarebbe «irragionevole» perché in contrasto con le stesse ragioni per cui il codice prevede quella possibilità.

 

Di qui la richiesta di far partire il giudizio dei quattro imputati, mai cominciato. A costo di sottoporre la questione alla Corte costituzionale, se il ragionamento giuridico non dovesse convincere i giudici della Cassazione, per farla pronunciare sulla eventuale incostituzionalità di quel «diritto tiranno» evocato dalla Corte d'assise.

processo per la morte di giulio regeni 6

 

La battaglia per ottenere verità e giustizia per Giulio Regeni passa anche da disquisizioni tecniche complesse e complicate, che potrebbero arrivare fino alla Consulta.

giulio regeni 2giulio regeni 3regeniREGENIMAMMA REGENIREGENI AL SISIREGENILA FAMIGLIA REGENI E IL PROCURATORE EGIZIANO SADEKgiulio regeni 1

Ultimi Dagoreport

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E ALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...

mauro crippa nicola porro bianca berlinguer pier silvio berlusconi paolo del debbio

DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER DETRONIZZARLA: STAREBBERO RACCOGLIENDO UN “PAPELLO” CON LAGNANZE E MALCONTENTI VERSO LA GIORNALISTA DA SOTTOPORRE A PIER SILVIO BERLUSCONI – GLI ANTI-BIANCHINA SONO STATI "INCORAGGIATI" ANCHE DAI FISCHI RISERVATI ALLA CONDUTTRICE AD "ATREJU" DAL POPOLO DI DI FRATELLI D'ITALIA CHE INVECE HA OSANNATO PAOLO DEL DEBBIO COME LEADER DI FORZA ITALIA IN PECTORE (TE CREDO, DEL DEBBIO E' PIU' ''MORBIDO'' DI TAJANI CON LA MELONI) – TRA I PIU' INSOFFERENTI (EUFEMISMO) VERSO BIANCA IL DUPLEX CONFALONIERI-CRIPPA, CAPO DELL'INFORMAZIONE MEDIASET (PORRO, DEL DEBBIO, GIORDANO, SALLUSTI): TUTTI INSIEME NON HANNO MAI DIGERITO CHE L'EX "ZARINA" DI RAI3 INTERLOQUISCA DIRETTAMENTE CON PIER SILVIO

giovanni caravelli giorgia meloni francesco paolo figliuolo

DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE. PRENDERÀ IL POSTO DI NICOLA BOERI (CHE FU SCELTO DALLA CAPA DEL DIS, ELISABETTA BELLONI, IN CHIAVE ANTI-CARAVELLI) – PARE CHE LA DUCETTA SIA RIMASTA STREGATA DAL PIGLIO MARZIALE DI FIGLIUOLO, AL PUNTO DA PIAZZARLO SULL’IMPORTANTE POLTRONA GIUSTO PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO POST-ALLUVIONE IN EMILIA E ROMAGNA (26/12/24) – LA NOMINA, ''VOLATA'' SOPRA CARAVELLI E MANTOVANO, FA STORCERE IL NASO ANCHE A VARIE FORZE MILITARI: NON ERA MAI ACCADUTO CHE AI VERTICI DELL’AISE CI FOSSERO TRE GENERALI DELL’ESERCITO (CARAVELLI, FIGLIUOLO E ZONTILLI)...

giorgia meloni matteo salvini luca zaia vincenzo de luca tribunale

DAGOREPORT - SE DOMANI SALVINI SARÀ CONDANNATO, CHE FARÀ LA DUCETTA DEI DUE MONDI? CHIEDERÀ AL LEADER DELLA LEGA DI DIMETTERSI, RISCHIANDO DI FAR CADERE IL GOVERNO, O ATTACCHERÀ LA MAGISTRATURA ACCUSANDOLA DI AVER SFORNATO UNA “SENTENZA POLITICA”? LA SECONDA CHE HAI DETTO! - A QUEL PUNTO, "TOGHE ROSSE" VARRÀ ANCHE PER SANTANCHÈ, CHE RISCHIA IL RINVIO A GIUDIZIO? – ANNO NUOVO, ROGNE NUOVE: LE REGIONALI AD APRILE 2025 CON LE GRANE CAMPANIA E PUGLIA E IL CASO VENETO DEL DOPO-ZAIA – MELONI PONTE TRA TRUMP E L’UE? UNA FREGNACCIA CHE FA INCAZZARE FRANCIA, GERMANIA E POLONIA: PER PARLARE CON IL NUOVO BOSS DELLA CASA BIANCA, NON ABBIAMO BISOGNO DELLE SMORFIE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?