“LEO È STATO AGGREDITO ALMENO DA 5 PERSONE. QUANDO ERA A TERRA GLI HANNO ANCHE SPACCATO UNA BOTTIGLIA IN TESTA” - PER LA MORTE DEL PUGILE A ANZIO SI SONO CONSEGNATI I FRATELLI ED DRISSI, 20 E 25 ANNI. IL PIÙ GIOVANE ADAM SI È ATTRIBUITO TUTTE LE RESPONSABILITÀ. MA IL BOXEUR È STATO MASSACRATO DI BOTTE QUANDO, AGONIZZANTE PER LA COLTELLATA, ERA A TERRA - LA RISSA DOPO LA LITE TRA LE RAGAZZE
Romina Marceca e Clemente Pistilli per “la Repubblica”
Da oltre 24 ore i fratelli Adam e Ahmed Ed Drissi, 20 e 25 anni, di Anzio, si trovano rinchiusi nel carcere di Velletri, in un reparto precauzionale dove stanno facendo la quarantena Covid. Sono accusati dell'omicidio di Leonardo Muratovic, il 25enne di Aprilia assassinato il 17 luglio scorso sulla Riviera Mallozzi, nella città neroniana.
Dopo aver reso irraggiungibili anche i loro cellulari e dopo una fuga durata poco più di 48 ore, ospiti di alcuni amici a Roma e temendo forse chi cerca vendetta per il pugile ucciso, sono andati a costituirsi martedì scorso ai carabinieri di Gianicolense.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Velletri, Vincenzo Antonio Bufano, alla luce delle indagini svolte dal commissariato di Anzio e dalla squadra mobile di Roma, ha emesso un provvedimento di fermo.
La sera dell'omicidio Muratovic, insieme a un amico e alle rispettive fidanzate, era arrivato nel locale " La Bodeguita". In passato era stato protagonista di episodi di violenza spaccando alcuni tavoli con un machete.
La vigilanza lo ha invitato a allontanarsi e lui ha risposto: « Sto bene qui » . A quel punto sarebbero intervenuti i due fermati, che conoscevano bene l'apriliano. Ahmed, secondo la testimonianza della fidanzata della vittima, lo avrebbe anche preso per il pizzetto dicendogli di andare via. Il giovane ha un precedente per aver accoltellato il cognato nel corso di una lite e per un'intimidazione a colpi di pistola contro un uomo di Anzio nel 2016.
I buttafuori avrebbero quindi allontanato tutti i protagonisti del litigio e una volta fuori sarebbe esplosa una rissa e il 25enne è stato accoltellato a morte. La fidanzata di Luca, l'amico con cui il pugile si trovava al " Bodeguita", ha aggiunto che fuori dal locale Muratovic si era azzuffato con i due fermati e in particolare con Adam, aggiungendo di aver cercato di difendere il pugile e il suo ragazzo colpendo uno degli aggressori con una bottiglia di plastica, ma di essere stata a sua volta aggredita da un'altra ragazza, che le aveva detto che quelli erano i suoi fratelli.
« I fatti per cui si procede - sottolinea il sostituto procuratore Bufano - consentono di poter affermare che gli attuali indagati, in concorso morale e materiale, hanno dapprima aggredito e successivamente accoltellato il Muratovic».
«L'ho accoltellato io e non c'entra nulla mio fratello » , ha dichiarato Adam. Il numero degli indagati però potrebbe anche aumentare. Ad Anzio c'è chi assicura che in precedenza proprio Adam era stato picchiato da Muratovic e che soprattutto il pugile prima sarebbe stato accoltellato e poi picchiato. «Leo è stato aggredito almeno da cinque persone.
Quando era a terra gli hanno anche spaccato una bottiglia in testa » , sostengono fonti vicine alla famiglia della vittima. « Io quei due fratelli li conosco come ragazzi perbene. Sono rimasto molto sorpreso » , dice il cognato di Leo.
Leonoardo-Muratovic foto Facebook
In carcere a Velletri, nel reparto isolamento, intanto c'è pure il padre del 25enne, il 59enne Fahrudin Muratovic, che domenica ha perso il controllo nell'anticamera del commissariato e ha accoltellato due buttafuori del " Bodeguita". « Quando mi sono trovato davanti quei due non ho capito più nulla», ha detto al gip. Il titolare del locale dove è avvenuta la lite, sconvolto per l'omicidio, ha confidato agli amici: «Ora basta. Mi tengo il ristorante e la pizzeria, il Bodeguita non lo apro più».
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