ilaria salis giorgia meloni victor orban

ORBAN, L’AMICO DI GIORGIA MELONI, SFANCULA L'ITALIA SU ILARIA SALIS – IL PORTAVOCE DEL GOVERNO UNGHERESE USA TONI DURI, DOPO L’INTERESSAMENTO DI MATTARELLA AL CASO DELLA 39ENNE DETENUTA A BUDAPEST: "INUTILE FARE PRESSIONI POLITICHE, NESSUNA RICHIESTA DIRETTA DA PARTE DEL GOVERNO ITALIANO RENDERÀ PIÙ SEMPLICE DIFENDERE LA CAUSA DI SALIS. DA NOI I TRIBUNALI SONO INDIPENDENTI" – NEMMENO IL POSSIBILE CAMBIO DI GIUDICI SEMBRA POTER AVVICINARE I DOMICILIARI – IL PADRE DI ILARIA, ROBERTO SALIS: “LA SENTENZA È GIÀ SCRITTA”

Estratto dell’articolo di Monica Serra per “la Stampa”

 

ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE

Non è la prima volta che il governo ungherese interviene sul caso di Ilaria Salis. Ma ieri le parole «dure e nette» del portavoce di Viktor Orban, Zoltan Kovacs hanno mostrato tutta l'irritazione di Budapest per l'interessamento del presidente Sergio Mattarella e dei media italiani, che ogni giorno seguono la vicenda della militante di sinistra da 13 mesi in una cella del carcere di massima sicurezza di Budapest, con l'accusa di aver aggredito tre neofascisti nel «Giorno dell'Onore» del febbraio 2022.

 

GIORGIA MELONI - VIKTOR ORBAN

[...] si legge nel lungo post pubblicato da Kovacs su X [...] «nessuna richiesta diretta da parte del governo italiano (o di qualsiasi altro importante organo di informazione) renderà più semplice difendere la causa di Salis, perché il governo, come in ogni altra democrazia moderna - sottolinea il segretario di Stato per le comunicazioni, quasi a voler rispondere alle critiche mosse alla scarsa indipendenza del giudici magiari - non ha alcun controllo sui tribunali».

 

Parole che rendono sempre meno fiducioso il papà di Ilaria, Roberto Salis, che da oltre un anno combatte al fianco della figlia: «Il processo è già stato fatto – commenta – il verdetto è stato emesso, non si capisce perché proseguano con le udienze… Quando c'è un politico che se la prende con un privato cittadino di un altro Stato è chiaro che c'è qualcosa di incredibile». Per Roberto Salis, il post di Kovacs dimostra quanto l'intera vicenda sia «tutta politicizzata».

 

ROBERTO E ILARIA SALIS

[...] Scrive ancora Kovacs, che riposta il video della prima aggressione di cui è accusata la militante: «Da metà febbraio Roberto Salis ha fatto il giro dei media europei dicendosi "preoccupato" per la sicurezza della figlia finché sarà in Ungheria. Per questo hanno chiesto i domiciliari in Italia. Giovedì, il Tribunale di Budapest ha respinto la richiesta, affermando che esiste il rischio che l'imputata fugga o si nasconda. Per lei la procura chiede una condanna a 11 anni».

 

In verità, nel capo d'imputazione, la proposta di condanna a 11 anni veniva offerta dalla procura qualora lei si fosse dichiarata colpevole. Dopo che la militante ha respinto le accuse, rischia fino a 24 anni. «Perché?», aggiunge Kovacs nel post corredato da una serie di emoticon. In questo caso usa il pugno: «C'è il ragionevole sospetto che Ilaria Salis si sia recata in Ungheria con i suoi due amici #antifa con l'obiettivo di picchiare persone innocenti per le strade di Budapest. Nel frattempo, i media italiani hanno fatto del loro meglio per dipingere Salis come una martire».

 

ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE

Poi il portavoce ricorda le dichiarazioni del ministro degli esteri Szijjártó: «È sorprendente che dall'Italia stiano cercando di interferire in un caso giudiziario ungherese: non si è trattato di un crimine commesso per capriccio ma di un atto pianificato. Hanno quasi ucciso delle persone e ora Salis è dipinta come una martire».

 

Così, anche le speranze per il ricorso promosso dalla difesa contro il rigetto della richiesta di domiciliari davanti a un collegio di giudici di secondo grado, per la famiglia si fanno irrisorie. Il 24 maggio, intanto, si torna in aula davanti al giudice József Sós – lo stesso che in prima istanza e almeno per cinque volte ha respinto la richiesta di domiciliari – per ascoltare i primi testimoni dell'accusa: la presunta vittima dell'aggressione nel video, una cassiera e una donna di passaggio che ha assistito all'azione.

ilaria salis 5ilaria salis 4GIORGIA MELONI - VIKTOR ORBAN ilaria salis 1ilaria salis 3

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…