LA DESTRA AVANZA MA ORBAN SCRICCHIOLA – IL PARTITO DEL PREMIER UNGHERESE, FIDESZ, PUR BATTENDO LE OPPOSIZIONI SI È FERMATO AL 43,8% DEI VOTI, PERDENDO 8 PUNTI PERCENTUALI RISPETTO A CINQUE ANNI FA – LA SORPRESA È IL 31% DI TISZA, LA FORZA POLITICA NATA POCHI MESI FA E GUIDATA DALL’EX CONSIGLIERE DI ORBAN, PETER MAGYAR: “LO STRAPOTERE DEL FIDESZ È FINITO” – L’AMICO DELLA MELONI HA PAGATO IL LEGAME CON PUTIN E LA CAMPAGNA ELETTORALE TUTTA BASATA SUL TEMA “GUERRA O PACE”…
Estratto dell’articolo di Luca Veronese per “Il Sole 24 Ore”
Inattesa battuta d’arresto per Viktor Orban nelle elezioni europee: il Fidesz, il partito del premier, pur battendo le opposizioni si è fermato al 43,8% dei voti, perdendo circa otto punti percentuali rispetto a cinque anni fa.
E arretrando - sempre secondo gli exit poll - anche a 11 seggi dai 13 ottenuti nel 2019. Grande risultato invece per Peter Magyar, l’ex consigliere di Orban che in pochi mesi, dopo essere uscito dal Fidesz, ha portato il suo partito, Tisza, a conquistare il 31% dei consensi e sette seggi al Parlamento Ue. «Il risultato che abbiamo ottenuto mostra che Orban si può batter, che lo strapotere del Fidesz è finito», ha detto Magyar a caldo […]
Viktor Orban per tutta la campagna aveva cercato di trasformare le elezioni europee in un referendum sulla guerra e sulla pace. Anche per nascondere gli scandali interni al suo governo e offuscare la sfida anticorruzione lanciata da Magyar, un avvocato che dopo anni di militanza nel Fidesz ha rotto con Orban e ha riempito le piazze di manifestazioni contro il governo, come accadeva da almeno 15 anni.
I legami con la Russia di Vladimir Putin - personali ed economici - hanno isolato il premier ungherese all’interno della Ue. E hanno alimentato la propaganda del governo, fatta di paura per il conflitto e di attacchi «alle politiche di guerra di Bruxelles e Washington».
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giorgia meloni viktor orban meme by edoardo baraldi
Magyar ha invece avuto dal voto europeo la risposta sulla quale costruire - con Tisza, Rispetto e Libertà - la sfida a Orban nelle prossime elezioni nazionali del 2026. «Gli ungheresi sono stufi della corruzione, delle bugie e della propaganda di Orban», ha detto Magyar.
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