MUORO A NUORO - A ORGOSOLO, VICINO NUORO, SCOPERTI IN UNA GROTTA TRE SCHELETRI: POTREBBE ESSERE UN “CIMITERO DEI RAPITI” DELL’ANONIMA SEQUESTRI (32 SPARITI NEL NULLA)

Nicola Pinna per "la Stampa"

Il fantasma dell'Anonima ricompare sempre da sottoterra. Dalle grotte del Supramonte e dagli anfratti irraggiungibili, nel cuore della Barbagia. I segreti dei sequestratori sono nascosti qui, in luoghi inesplorati come i monti di Orgosolo, dove nascono i fiumi e si arrampicano soltanto i mufloni. Un altro cimitero dei rapiti lo hanno scoperto qualche giorno fa gli agenti del Corpo Forestale di Nuoro, perlustrando a piedi il corso del Rio Flumineddu.

All'improvviso sono entrati in una grotta sconosciuta e hanno notato tre scheletri in condizioni quasi perfette. A prima vista non sembrano reperti archeologici e ad avvalorare l'ipotesi che siano i resti di alcuni sequestrati c'è un dettaglio non poco importante: in uno dei teschi ritrovati tra i cespugli c'è il foro lasciato da un proiettile.

Per la procura di Nuoro ci sono tutti gli indizi sufficienti per avviare un'inchiesta, secretare gli atti e ordinare l'analisi del Dna su tutte le ossa emerse inaspettatamente dal sottosuolo. Verificare a chi appartengano non sarà facile, anche perché di ostaggi spariti nel nulla c'è una lunga lista: negli ultimi decenni se ne contano trentadue, sempre che quegli scheletri non fossero nascosti tra i boschi di Orgosolo addirittura da molto prima. I magistrati non escludono alcuna ipotesi, e intendono arrivare presto alla soluzione del giallo.
Nel frattempo le famiglie ricominciano a sperare: in Sardegna c'è qualche figlio che attende da cinquant'anni di seppellire il padre portato via dai banditi.

La grotta dei misteri, nel paese di Graziano Mesina, quasi certamente l'ha scoperchiata la furia dell'acqua. È probabile, sostengono i forestali, che la tomba dei rapiti sia stata aperta dal Rio Flumineddu in piena nei giorni dell'alluvione. Prima, tutt'intorno, c'erano terra e cespugli ma nei giorni scorsi si è scoperto che in mezzo alle rocce, sotto il fango, erano nascosti i resti di tre persone. Se fossero uomini o donne è troppo presto per dirlo, ma il medico legale incaricato dalla procura potrà aiutare gli investigatori a capire anche qualche dettaglio in più. A partire dal periodo della morte e anche l'età.

Gli scheletri recuperati finora, comunque, non sono serviti a chiarire i tanti misteri che si tramandano dagli anni terribili dei sequestri. Uno dei ritrovamenti più recenti risale al febbraio del 2012: nelle campagne di Florinas, in provincia di Sassari, i militari della stazione del paese avevano raccolto un centinaio di ossa (senza teschio) all'interno di un grotta.

Quei resti umani, secondo il medico legale, erano li da almeno trent'anni e i pensieri si erano subito concentrati sulla storia di Giuseppe Secchi, un operaio di Ossi giovane ma non ricco, rapito e sacrificato nel 1994 perché una banda di sequestratori aveva bisogno del lobo di un orecchio da spedire ai familiari di Paoletto Ruiu, un farmacista catturato a Orune nel 1993.

Il metodo dell'orecchio, usato anche con il piccolo Farouk Kassam, era stato ideato dall'Anonima per far avere ai parenti la prova in vita dell'ostaggio e costringerli a pagare il riscatto. Così venne fatto anche con la famiglia del farmacista, nonostante lui probabilmente fosse già stato giustiziato.

Altri resti umani, a settembre 2011, erano saltati fuori dalla scogliera di Capo Mannu, nell'Oristanese. Di fronte alle onde preferite dai surfisti di mezzo mondo, qualcuno aveva fatto ritrovare un mucchio di ossa che potevano appartenere a un uomo adulto ucciso da almeno vent'anni. In questo caso si era ripensato al deputato di Oristano Pietro Riccio, rapito nel 1975, e al possidente don Efisio Carta, barone degli stagni di Cabras, finito nelle mani dei banditi nel ‘78 e mai tornato a casa.

Più volte, ma sempre invano, si è sperato di ritrovare i resti di Vanna Licheri, un'imprenditrice agricola di Abbasanta catturata nel 1995 da un commando che è finito sotto processo ma che non ha mai fatto ritrovare il suo corpo. Per gli scheletri recuperati a Orgosolo, ora, sarà necessario fare le comparazioni genetiche con i parenti di almeno cinquanta ostaggi giustiziati chissà quando e sepolti chissà dove.

 

 

 

ANONIMA SEQUESTRI VANNA LICHIERI ANONIMA SEQUESTRI GIUSEPPE SECHI ANONIMA SEQUESTRI LEONE CONCATO ANONIMA SEQUESTRI PIETRO RICCIO

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME