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UNA PANDEMIA DI HACKER – NEL 2020 IN TESTA ALLA CLASSIFICA DEI REATI BALZANO I CYBER-CRIME: LE ATTIVITÀ INFORMATICHE ILLEGALI SONO AUMENTATE DEL 32,7%, IN PRATICA 480 AL GIORNO – CROLLANO GLI OMICIDI: 244, 55 IN MENO RISPETTO AL 2019. SENZA CONTARE IL CALO DI FURTI (-36%) E DI RAPINE (-22%) NEL PERIODO GENNAIO-AGOSTO…

Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

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Il cyber-crime sfrutta l' emergenza coronavirus e balza in testa alla classifica dei reati del 2020. Da gennaio a fine novembre infatti a livello nazionale le denunce collegate ad attività informatiche illegali sono aumentate del 32,7% - 160.982, in pratica 480 al giorno, un vero record - a fronte di un calo generalizzato degli episodi criminali, con una flessione dei reati del 20,9% (da oltre due milioni e 100 mila a meno di un milione e 700 mila). Reati informatici che in alcuni casi sono sfociati in minacce e atti intimidatori ad amministratori locali e giornalisti: solo fino a settembre erano stati 462 nei confronti della prima categoria (più della metà a sindaci, anche di aree metropolitane) e 129 della seconda, addirittura con un +48,3% .

 

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Quello che emerge dai dati dell' Osservatorio permanente di monitoraggio e analisi della criminalità della Direzione centrale della polizia criminale, diretta dal prefetto Vittorio Rizzi, non è soltanto l' inquietante fotografia di un fenomeno. È anche la conseguenza diretta della pandemia, l' effetto di un maggior utilizzo della tecnologia rispetto agli anni passati da parte della malavita. Già dall' aprile scorso il Servizio di analisi criminale della Dcpc aveva lanciato, con quattro report, segnali d' allarme sul rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico-finanziario post-emergenza, con episodi che sono stati registrati anche attraverso la Rete.

 

aggressore con coltello

Nell' elenco sono finite 159 segnalazioni alle prefetture da parte dei Gruppi centrali interforze (interni al Sac), con circa 1.600 approfondimenti d' indagine e oltre 22 mila interrogazioni in banca dati relative a possibili infiltrazioni malavitose negli appalti pubblici. Più in generale invece nel 2020 c' è stato - almeno finora - un calo di omicidi (244, 55 in meno rispetto al 2019), 132 dei quali in ambito familiare, ma con 91 donne uccise (l' anno scorso erano state 88), 62 delle quali dal partner o dall' ex. Senza contare il calo di furti del 36% e di rapine del 22% nel periodo gennaio-agosto, in rapporto ai primi otto mesi del 2019.

 

 OMICIDIO

Dall' attività informativa delle scommesse sportive è invece emerso che durante quest' anno ci sono state 28 segnalazioni di anomalie nella stagione 2019/2020 e sei relative a eventi sportivi che si sono tenuti all' estero nel corso del lockdown.

E proprio per affrontare questa situazione senza precedenti, che ha stravolto le abitudini di tutti, sul lavoro e in famiglia, la polizia si è dovuta adeguare con quella che il prefetto Rizzi definisce «smart security».

 

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«Ha richiesto grande equilibrio - spiega il direttore della Dcpc - per coniugare fermezza e umanità, e tutta la flessibilità necessaria per intercettare sul nascere le nuove minacce criminali». Grazie ai rapporti di cooperazione internazionale e alla rete di esperti attivi nei teatri operativi in 62 Paesi, si è così impennato il numero di contatti sulla piattaforma Europol (oltre 24 mila), uno scambio di informazioni in tempo reale fondamentale per affrontare qualsiasi minaccia criminale.

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Così a fine novembre erano stati catturati oltre 1.400 latitanti, il 58% dei quali all' estero, ricercati per provvedimenti emanati dalle nostre autorità, e il 42% in Italia, su ordine di giudici stranieri. Fra loro 805 i ricercati ritenuti ancora attivi che sono finiti nella rete della polizia, 59 in più rispetto all' anno scorso: 122 sono soggetti appartenenti al crimine organizzato e 48 sono stati rintracciati con la rete Enfast, il network informale che, come in un film, collega le squadre di ricerca di tutta Europa.

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