ucraina e russa portano croce via crucis

IL VENERDÌ SANTO NON PORTA PACE - PAPA FRANCESCO NON ARRETRA E, NONOSTANTE LE POLEMICHE, DECIDE DI FAR PORTARE LA CROCE DELLA TREDICESIMA STAZIONE DELLA VIA CRUCIS A UNA RUSSA E A UNA UCRAINA. UNICA VARIAZIONE È STATA FAR SPARIRE DALLA MEDITAZIONE IL RIFERIMENTO ALLE BOMBE PER SOSTITUIRLO CON UNA RIFLESSIONE SULLA PACE NEL MONDO – MA IN UCRAINA NON HANNO PRESO BENE LA PRESENZA DELLA RUSSA E ALCUNI CANALI BOICOTTATO IL PAPA… - VIDEO

 

Serena Sartini per "Il Giornale"

 

ucraina e russa portano croce via crucis 7

Signore, «porta gli avversari a stringersi la mano, disarma la mano del fratello alzata contro il fratello» e fa che «gustino la concordia». È l'accorato appello lanciato da Papa Francesco al termine della Via Crucis al Colosseo, quest' anno segnata dalla guerra in Ucraina. Due donne, una russa e una ucraina, insieme, portano la croce nella tredicesima stazione. È l'immagine simbolo della Via Crucis. Ma la meditazione ha subito un cambiamento all'ultimo momento.

 

ucraina e russa portano croce via crucis 10

«Di fronte alla morte, il silenzio è più eloquente delle parole. Ognuno preghi nel proprio cuore per la pace nel mondo», ha annunciato il conduttore. È seguito un silenzio per tutta la durata della meditazione, che appunto è stata cancellata. La decisione di far tenere la Croce insieme da una ucraina e una russa aveva sollevato alcune polemiche: l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede e l'arcivescovo di Kiev avevano bollato la scelta di Bergoglio come «inopportuna e ambigua». «Si tratta di un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera», ha spiegato il portavoce vaticano Matteo Bruni.

ucraina e russa portano croce via crucis 8

 

Le polemiche della vigilia avevano riguardato non solo la presenza di una ucraina e una russa ma anche il testo della meditazione che era stato previsto. C'è anche chi tra gli ucraini aveva chiesto di sostituire la donna russa con una polacca dal momento che la Polonia sta dando prova di grande generosità nell'accoglienza degli sfollati ucraini. E i media cattolici online, la rivista cattolica Credo, Radio Maria e Ewtn Ucraina così come le tv nazionali ucraine hanno deciso di non trasmettere la Via Crucis in diretta dal Colosseo.

 

ucraina e russa portano croce via crucis 5

Albina, una studentessa russa del corso di laurea in Infermieristica del Campus Bio-Medico, sorregge la croce insieme a Irina, un'infermiera ucraina che lavora nel centro di cure palliative «Insieme alla cura», della Fondazione Policlinico Universitario dello stesso ateneo. Il silenzio, le candele a punteggiare l'atmosfera suggestiva al Colosseo, la testa china di Papa Francesco e la preghiera perché si fermino le armi in Ucraina. Dopo due anni di stop a causa del Covid, la Via Crucis torna con i fedeli e nel suo luogo tradizionale come avviene oramai da 28 anni (tranne gli ultimi due), all'Anfiteatro Flavio.

ucraina e russa portano croce via crucis 9

 

A oltre 2.300 chilometri di distanza, un'altra via Crucis, nei luoghi del massacro di Borodjanka, l'inviato di Francesco, il cardinale Konrad Krajewski, celebra le 14 stazioni che vengono sostituite con soste davanti alle vittime civili che sono state trovate dopo il ritiro dell'armata russa. Krajewski accarezza le salme, prega anche a Bucha e Irpin, accompagnato dal Nunzio apostolico Visvaldas Kulbokas, unico «ambasciatore» a non aver mai lasciato la «sua» Kiev, il «suo» popolo.

papa francesco

 

A fare da filo conduttore nella Via Crucis del Colosseo le meditazioni scritte dalle famiglie, che affrontano le fatiche e i dolori quotidiani, piccoli e grandi: i fallimenti matrimoniali, famiglie alle prese con i figli disabili, la piaga della violenza, il dramma dei migranti. Nel pomeriggio, Francesco aveva presieduto la celebrazione del Venerdì Santo. «Dio onnipotente ed eterno, assisti con la tua sapienza coloro che ci governano perché con il tuo aiuto promuovano su tutta la terra una pace duratura, la prosperità dei popoli e la libertà religiosa», sottolinea. Poco prima, in un'intervista a Lorena Bianchetti, conduttrice del programma di Rai1 «A sua Immagine», era tornato a parlare di guerra. «Dappertutto c'è guerra. Perché il mondo ha scelto, è duro dirlo, ma ha scelto lo schema di Caino».

ucraina e russa portano croce via crucis 2ucraina e russa portano croce via crucis 1lorena bianchetti papa francescoucraina e russa portano croce via crucis 4ucraina e russa portano croce via crucis 3ucraina e russa portano croce via crucis 6

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...