bergoglio guantone

CURIA SOTTO SCHIAFFO - PER SCEGLIERE CARDINALI, VESCOVI E RUOLI DI VERTICE NELLE DIOCESI, IL PAPA NON VUOLE AUTOCANDIDATURE NÉ CONSULTAZIONI - PREFERISCE I COLLOQUI FACCIA A FACCIA E POI DECIDE SENZA AVVISARE NESSUNO - ECCO I “PAPABILI” PER ROMA, MILANO E CEI

Paolo Rodari per “la Repubblica”

 

GADGET CON L IMMAGINE DI PAPA BERGOGLIO 3GADGET CON L IMMAGINE DI PAPA BERGOGLIO 3

Roma, Milano e la presidenza della Cei. Sulle tre prossime importanti nomine per la Chiesa italiana sono usciti tanti nomi, ipotesi e suggestioni, ma la verità è che tutti brancolano nel buio. Merito di papa Bergoglio e del suo metodo tutto ignaziano, fino a oggi infallibile: ascoltare più voci, in incontri sempre uno a uno - «in tre o quattro diventa chiacchiericcio», ha detto recentemente ai preti di Roma - , lasciar passare il tempo necessario e poi decidere da solo, a volte senza avvisare il diretto interessato.

bergoglio con madre desaparecidasbergoglio con madre desaparecidas

 

«Le mie scelte - disse nella sua prima intervista a Civiltà Cattolica - sono legate a un discernimento che risponde a un' esigenza che nasce dalle cose, dalla gente, dalla lettura dei segni dei tempi». In questo modo blocca il nascere di correnti e cordate, l' avanzare di pressioni e self promoters.

 

Così è capitato nei recenti concistori. I cardinali hanno saputo di essere stati scelti in diretta, mentre Bergoglio annunciava i loro nomi durante l' Angelus in piazza san Pietro. C'era chi stava dicendo messa, chi era in procinto di pranzare, chi, chiamato al telefono da un parente o dal segretario, stentava a crederci.

BERGOGLIOBERGOGLIO

 

Le consultazioni che la Congregazione dei vescovi apre di volta in volta nelle diocesi non sono abolite. Tuttavia, il fatto che fino all' ultimo non si sappia quale sia la decisione papale, lascia tutti sul chi va là. Bergoglio ha tanti informatori sul campo. Li invita a Santa Marta, pranza o prende un tè con loro.

 

Li ascolta, chiede pareri. Spesso capita che chi esce di lì sia convinto che Francesco la pensi come lui, di averlo in qualche modo persuaso che la sua opinione è quella giusta. Salvo poi ricredersi quando, tempo dopo, la decisione finale viene annunciata. Come avviene nel conclave per eleggere il capo dei gesuiti, Bergoglio accetta e favorisce il confronto personale. Ma fino all'ultimo regna l'incertezza.

MONSIGNOR BECCIUMONSIGNOR BECCIU

 

Tanto che a nessuno viene in mente di "lavorare" per favorire un proprio candidato o, al contrario - in passato capitava - per bloccare l'ascesa di un altro. La prima nomina ad arrivare dovrebbe essere Roma. Per la sua diocesi, Francesco ha dato il via a una sorta di primarie. Entro il 12 aprile tutti, laici compresi, potranno scrivere al Vicariato e indicare un profilo di vescovo vicario ideale, perfino facendo, se necessario, un nome.

 

mons rino fisichella (2)mons rino fisichella (2)

Qui, come a Milano e come in generale avviene in tutte le diocesi, il profilo adatto per Bergoglio sarebbe quello di un presule umile, di forte caratura spirituale, vicino ai poveri e agli ultimi. In queste settimane sui media i nomi si sono sprecati. Dagli ausiliari Gianrico Ruzza e Angelo De Donatis fino ai curiali Rino Fisichella e Angelo Maria Becciu. Ma nulla è ancora deciso. E non è escluso che all' ultimo non sia un semplice parroco ad assumere il delicato incarico.

 

Le primarie sono reali e servono a Francesco per chiarirsi le idee. A fine maggio, invece, sarà la volta del nuovo presidente della Cei. Nessuno ne parla in questi termini, ma la nomina di Roma potrebbe avere ripercussioni anche sul successore del cardinale Bagnasco. Prima di lui, infatti, presidenti furono Ugo Poletti e Camillo Ruini, entrambi vicari di Roma.

 

CARDINALE CAMILLO RUINICARDINALE CAMILLO RUINI

Non è escluso che avvenga lo stesso oggi: per il vicario, infatti, è più semplice guidare la Cei; vicino al Vaticano può essere più facilmente consultato dal Papa. In ogni caso, tutti i vescovi residenziali sono candidati: «Io no», ha detto ieri Nunzio Galantino, ricordando che ai sensi del diritto canonico chi come lui non guida una diocesi non può fare il presidente. E sul nome di Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia dato da alcuni «in pole position » per essere stato appena ricevuto dal Papa, ha detto: «Mah, il Papa riceve tanta gente...».

 

angelo bagnasco angelo bagnasco

A maggio i cardinali eleggeranno una terna. Sui nomi da votare qualche vescovo ha provato a sondare il terreno nella stessa segreteria Cei per capire se qualche nome fosse gradito, ma da via Aurelia ha ricevuto soltanto un secco «no comment». I vescovi, una volta a Roma, inizieranno a votare subito. Chi prenderà più voti diverrà per forza di cose un candidato vero. Se dopo tre votazioni nessuno avrà raggiunto la maggioranza assoluta, sarà sufficiente quella relativa. La terna finale sarà consegnata al Papa che, quando vorrà, annuncerà la sua decisione che dovrebbe assecondare (ma la cosa non è automatica) i nomi dell' assemblea.

Giuseppe BetoriGiuseppe Betori

 

Le conferenze episcopali - ha in ogni caso spiegato Galantino - , già in queste settimane potrebbero confrontarsi per valutare eventuali candidati. Oggi, per quanto queste anticipazioni siano labili, tra i tanti nomi circolano quelli dell' arcivescovo di Modena, Erio Castellucci, dell' arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori e di Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento.

galantino nunziogalantino nunzio

 

La visita di domani del Papa a Milano potrebbe essere decisiva per fissare la data della nomina del successore di Scola. Nel senso che Francesco potrebbe chiedere a lui quale sia il momento migliore per lasciare. Anche qui regna l' incertezza: oltre alle figure dei vescovi vicari, già interni alla diocesi, potrebbe prendere piede l' ipotesi di un outsider, come fu il cardinale Ildefonso Schuster che arrivò a Milano da Roma dove era abate a San Paolo Fuori le Mura.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...