talebani social

IL PARADOSSO DI TWITTER: BANNA A VITA TRUMP MA LASCIA I TALEBANI A CINGUETTARE TRANQUILLAMENTE - GLI ESTREMISTI POSSONO POSTARE QUELLO CHE GLI PARE GRAZIE ALLE RETI DEL LORO PRINCIPALE NEMICO: GLI STATI UNITI - E IERI SI SONO FATTI SENTIRE SUI SOCIAL, ASSICURANDO CHE A "DIPLOMATICI E AMBASCIATE" "NON VERRA' CREATO ALCUN PROBLEMA, MA VERRA' FORNITO UN AMBIENTE SICURO"

1 - FOLLIA TWITTER DOPPIA MORALE SULLA CENSURA

Francesco Maria Del Vigo per “il Giornale”

 

Post Meloni

I social network e le follie del politicamente corretto non smettono di produrre paradossi al limite del ridicolo. Neppure nei momenti più drammatici e delicati delle storia. Così, mentre i talebani si stavano riprendendo l'Afghanistan, il loro portavoce, Zabihullah Mujahid, poteva cinguettare tranquillamente, alla faccia di Donald Trump che è bannato a vita da Twitter. Ovvio, no? L'ex presidente degli Stati Uniti è censurato per sempre, mentre l'addetto stampa del sedicente Emirato Islamico può dire quello che gli pare e piace, grazie alle reti sociali del suo principale nemico: gli Stati Uniti.

 

La notizia ha fatto rapidamente il giro dei siti - anche grazie al rilancio sul web di Giorgia Meloni e Matteo Salvini -, tuttavia ci deve stupire il giusto. Donald Trump è stato zittito secondo una prassi ben codificata: mandare al confino virtuale chi non va a genio ai proprietari delle grandi autostrade della comunicazione. Che, solitamente, è chi osa varcare il confine del politicamente corretto, chi - come nel caso di The Donald - rompe le uova nel paniere a una certa sinistra radical chic e perbenino.

 

Talebani

Ma i neo censori sono miopi, non allontanano lo sguardo dall'orticello di casa. Così, mentre tappano la bocca a quello che - nel bene e nel male - è stato un inquilino della Casa Bianca, lasciano la libertà di berciare su Twitter al ben più pericoloso Mujahid. È l'Occidente masochista che taglia il ramo sul quale è seduto. È l'Occidente che tende la mano al proprio nemico.

 

2 - TWITTER BLOCCA TRUMP, NON I MULLAH

Carlo Nicolato per “Libero quotidiano”

 

Twitter Mujahid

Gli ultimi messaggi su Twitter di Suhail Shaheen, portavoce dei talebani, sono rassicuranti, sembra davvero che gli studenti islamici vogliano la pace e la prosperità del loro Paese. «Assicuriamo tutti i diplomatici, ambasciate, consolati e operatori di beneficenza, siano essi internazionali o nazionali che non solo non verrà creato alcun problema per loro da parte dell'AIE, ma verrà fornito loro un ambiente sicuro, Inshallah» ha scritto ieri pomeriggio e solo qualche ora prima aveva invece twittato che l'Emirato islamico non autorizzava nessuno a entrare in casa di chicchesia senza permesso e che la proprietà né l'onore di alcuno debba essere danneggiato.

 

Belle parole, ma possiamo davvero fidarci del portavoce di un movimento politico-militare-religioso che teorizza la più totale sottomissione della donna nella società, la cancellazione di ogni traccia di democrazia e giustizia che non sia quella dettata dall'applicazione più stretta della sharia? Che fino a qualche giorno fa, a dispetto delle parole di Shaheen passava casa per casa per regolare i conti con coloro che ritengono collaboratori dei nemici, compreso con un comico reo di averli semplicemente presi in giro, il cui corpo è stato esposto per strada decapitato?

 

popolazione afghana festeggia i talebani

Di certo no, questa si chiama propaganda, bassa propaganda. Sarebbe come fidarsi di Goebbels che cercasse con i suoi twitter, se mai la piattaforma fosse esistita all'epoca, di offrire al mondo un'idea idilliaca del nazismo. Eppure Shaheen parla liberamente sulle piattaforme social che gli danno parola, le stesse piattaforme che qualche tempo fa hanno espulso il presidente della prima democrazia al mondo. Giustificando la misura punitiva contro Donald Trump, Twitter chiariva che «nessun account è al di sopra delle regole e nessun account può usare il social per incitare alla violenza».

 

Questione di regole dunque, basta seguirle limitatamente all'uso del social e chiunque lo può usare. Anche i Goebbels e gli Hitler di turno, anche Suhail Shaheen per l'appunto che nel frattempo, mentre migliaia di afghani cercano disperatamente di scappare da Kabul e alcuni di loro perdono tragicamente la vita cadendo dagli aerei ai quali si sono aggrappati, ha rilasciato un'intervista alla Bbc per spiegare la pacifica transizione al potere.

 

elicottero usa a kabul per l evacuazione dell ambasciata

Anche il partito comunista cinese che attraverso l'account dell'organo di partito «People's Daily, China», giustifica la repressione degli Uiguri e riscrive la storia del Covid. Anche il dittatore venezuelano Maduro che su Twitter spara balle colossali esaltando i successi della sua politica mentre il suo Paese è alla fame. Anche l'ayatollah Ali Khamenei che promette vendetta contro gli Usa e la distruzione di Israele.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO