parigi - evento per celebrare tel aviv

PARIGI ORGANIZZA UN OMAGGIO A TEL AVIV, CON UN EVENTO SULLA SENNA, MA È COSTRETTA A SCHIERARE 300 AGENTI PER GARANTIRE LA SICUREZZA - SI TEMONO SCONTRI E MANIFESTAZIONI DA PARTE DEI MOVIMENTI FILO-PALESTINESI

Paolo Levi per "la Stampa"

 

Anne Hidalgo Anne Hidalgo

Voleva essere un omaggio di Parigi allo spirito aperto e cosmopolita di Tel Aviv, la metropoli israeliana affacciata sul Mediterraneo, nota per le sue spiagge e la sua movida. Ma adesso il risultato è che la capitale di Francia è in stato d'allerta, con centinaia di agenti schierati per scongiurare il rischio di eventuali scontri sulle Rive della Senna.

 

Per ora le proteste contro «Tel Aviv-Sur-Seine», l' evento di 12 ore previsto per domani tra le sdraio e gli ombrelloni di «Paris-Plages» - la rassegna estiva per parigini (e turisti) rimasti in città - si sono limitate al mondo del web con punte polemiche in tv e tra i politici locali.

 

I TIMORI

PARIGI - SPIAGGIA SULLA SENNAPARIGI - SPIAGGIA SULLA SENNA

Ma c' è il timore che domani il conflitto possa prendere forma nei pressi dell' attrezzatissima spiaggia di sabbia fina sistemata lungo la Senna, tra Notre Dame e il Pont Neuf.

 

Tanto è vero che sono stati dispiegati 300 agenti più del previsto. «Prendiamo la minaccia molto sul serio», avverte la Prefecture de Police, che ha ancora vive nella memoria le manifestazioni filo-palestinesi dell' estate 2014, diventate teatro di violenti scontri con le forze dell' ordine, tra lancio di pietre, lacrimogeni e arresti.

 

PARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIVPARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIV

Per il secondo anno consecutivo, l' eco del conflitto in Medio Oriente scuote dunque Parigi dal torpore d' agosto. L' anno scorso, a suscitare la rivolta, soprattutto nel quartiere multietnico di Barbès e contro la sinagoga di Sarcelles, furono le incursioni israeliane a Gaza.

 

LE PROTESTE

Ora a incendiare gli spiriti è soprattutto il fatto che «Tel Aviv sur-Seine» arrivi appena pochi giorni dopo la tragica vicenda del bimbo palestinese arso vivo da terroristi ebrei in Cisgiordania. Mai avrebbe potuto immaginare concomitanza più sfortunata il sindaco Anne Hidalgo.

 

Sul web c' è chi l' accusa di una «inaccettabile provocazione». Altri si lanciano in velenosi paralleli: chiedendosi, ad esempio, se «Parigi avesse mai voluto allestire un' intera spiaggia alla gloria di Mosca dopo l' annessione russa della Crimea». Mentre una petizione per chiedere alla prima cittadina di annullare tutto ha già superato le cinquemila firma.

PARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIV PARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIV

 

«È un' indecenza totale», tuona Danielle Simmonet, esponente in municipio del Parti de Gauche, sostenuta nella sua lotta dagli ecologisti e da altri «indignés» sul piede di guerra. Associazioni come Capjpo-Europalestine lanciano un appello a manifestare per «tutta la giornata di domani» se nel frattempo non verrà mandata a monte questa «propaganda scandalosa per lo Stato terrorista di Israele».

 

LA SOLIDARIETÀ

PARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIV  PARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIV

A difendere la sindaca socialista di sangue spagnolo è sceso in campo il municipio di Tel Aviv, ringraziandola per l' evento e salutando il suo «coraggio». Mentre il Crif, il consiglio degli ebrei di Francia, evidenzia lo spirito solidale della metropoli israeliana sulle cui spiagge si uniscono tutte le religioni «ebrei, cristiani, musulmani, buddisti, laici, tutti insieme a fare il bagno».

 

Su «Le Monde» Anne Hidalgo non cede alle pressioni e invita tutti alla riflessione. Per lei, nonostante il conflitto che scuote la regione, Tel Aviv «resta una città aperta a tutte le minoranze...». «Si possono condannare le scelte di Netanyahu senza punire la popolazione israeliana e punire noi stessi», ammonisce il sindaco, puntando il dito contro una protesta «grottesca e controproducente».

 

PARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIV    PARIGI - EVENTO PER CELEBRARE TEL AVIV

Toni solenni,da grande affaire diplomatica. Che poi, a spulciare bene il programma di domani, si tratta solo di qualche camion-bar con specialità mediorientali, hummus e trina, sulla battigia di Paris-Plages. Oltre a qualche animazione e un «Tel Aviv Beach Party» al calar del sole.

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…