PARIGI VAL BENE UNA RISSA – SCONTRI E VIOLENZE NELLA CAPITALE FRANCESE PER LA RIFORMA DEL LAVORO VOLUTA DA HOLLANDE – BRUTALITA’ DA ENTRAMBE LE PARTI, LA POLIZIA ESAMINERA’ UN VIDEO DOVE TRE AGENTI PICCHIANO UNO STUDENTE QUINDICENNE
Paolo Levi per “La Stampa”
Ancora una giornata di scontri e violenze in Francia contro il progetto di riforma del codice del lavoro, fortemente voluto dal presidente Francois Hollande. Mentre la situazione dei disoccupati peggiora ancora: secondo gli ultimi dati annunciati nel tardo pomeriggio da Pole Emploi, il numero di iscritti al collocamento è tornato ad aumentare a febbraio, in controtendenza rispetto alla maggioranza dei partner Ue.
Nel giorno in cui il consiglio dei ministri riunito all’Eliseo ha lanciato il controverso progetto di riforma paragonato Oltralpe, almeno nello spirito, al Jobs Act di Matteo Renzi, migliaia di manifestanti sono tornati a riempire le piazze della République. A fine giornata il bollettino è da guerra civile: con 10 agenti feriti, 45 fermi, auto e gomme incendiate.
C’è poi il timore che le violenze siano state perpetrate anche nell’altro senso: l’ispezione generale della polizia, autorità che esamina l’operato delle forze dell’ordine, ha aperto un’inchiesta dopo l’apparizione sui social network di un video che mostra tre agenti malmenare un liceale nei pressi di una scuola parigina durante una delle tante proteste. Il filmato mostra due poliziotti che tengono fermo il ragazzino, identificato come un allievo quindicenne della scuola, mentre un terzo lo colpisce con forza al volto.
Altre immagini diffuse su Facebook ritraggono il momento successivo, con evidenti macchie di sangue a terra, di fianco alla testa del giovane. «Manifestavamo pacificamente quando i poliziotti sono venuti a provocarci», racconta a BFM-TV un altro giovane, Karim, 17 anni, secondo cui gli agenti hanno risposto al lancio di qualche uovo con numerosi lacrimogeni.
Nella capitale il corteo principale era partito da Montparnasse a metà giornata. Presto gruppi di casseurs sono entrati in azione introducendosi nella marcia pacifica, la terza in pochi giorni, per chiedere il ritiro del progetto di legge della giovane ministra del Lavoro, Myriam El Khomri, il cui obiettivo è introdurre maggiore flessibilità nel mercato del lavoro. La polizia ha replicato con cariche e lacrimogeni.
Incidenti e fermi anche in altre grandi città di Francia come Nantes, Rouen, Le Havre. A fine giornata la polizia parla di 43.000 manifestanti in tutto il Paese, in calo rispetto ai 69.000 del 17 marzo. Sul lavoro Hollande si gioca tutto. Il presidente si e’ pubblicamente impegnato a non ricandidarsi all’Eliseo nel 2017 se non riuscirà ad invertire la cosiddetta «curva della disoccupazione». Ma la situazione stenta a migliorare.
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