“LA DROGA GIRAVA SEMPRE, C’ERANO DEI VASSOI DOVE VENIVA SERVITA LA COCAINA” – PARLA UNA DELLE RAGAZZE ASSOLDATE PER I FESTINI CON MANAGER, POLITICI E IMPRENDITORI A GENOVA: “CI HANNO PAGATO 200 EURO A TESTA. ABBIAMO GIOCATO A BILIARDO, POI DOPO UN PAIO DI ORE ABBIAMO VISTO CHE INIZIAVANO A ESSERCI COSE STRANE E IO E UN’ALTRA RAGAZZA CI SIAMO FATTE CHIAMARE UN TAXI” – LE CHIAMATE INTERCETTATE TRA LE ESCORT: “LUI ADESSO MI HA DETTO: ‘GIUSTO UN POMPINO E VIA’” – A PORTARE NELLA VILLA DEI PARTY LA RAGAZZA CHE FACEVA DA "MAITRESSE", VESTENDOSI DA CROCEROSSINA SEXY, ERA IL PADRE…
Estratto dell’articolo di François de Tonquédec per “la Verità”
[…] Gli uomini della Squadra mobile infatti indagavano su un giro di appartamenti che Jessica N., indagata, aveva adibito a case di appuntamento.
Dalle indagini sono però emersi anche i festini. Ai quali, in una occasione, avrebbero partecipato anche il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana e il notaio genovese Pietro Biglia di Saronno, entrambi non indagati. I due hanno […] dichiarato di essere estranei ai fatti e hanno detto di non aver mai fatto uso di droga e di non aver mai frequentato prostitute. In particolare Piana sostiene che, la sera del presunto festino (l’1 marzo 2022) l’autista lo avrebbe riaccompagnato a casa a Imperia alle 21.
[…] I festini, ricostruisce l’ordinanza, […] «si svolgevano nelle abitazioni di Cristilli, di Rosolani o altrove». In particolare, mentre quelli a casa del primo avevano «una base più ristretta», quelli presso Rosolani sarebbero stati aperti «ad un maggior numero di persone». Secondo il gip […] «dalle indagini si può agevolmente ricavare la considerazione per cui la villa con piscina» dell’arrestato «fosse un luogo molto noto tra i frequentatori della movida notturna genovese».
Inoltre, «si sapeva che era possibile, in particolare per giovani ragazze, reperire agevolmente cocaina». Un pettegolezzo che troverebbe conferma negli «interventi delle forze dell’ordine e del personale del 118 presso la villa» di Rosolani […]
È proprio in quella villa di Rosolani che si sarebbe conclusa la serata alla quale […] avrebbero partecipato Piana e Biglia di Saronno. Una festa anticipata, nei giorni precedenti, da numerose telefonate.
Come quelle, del 25 febbraio, quando una delle ragazze, V.C., contatta Jessica N., che stavolta, però, non avrebbe dovuto avere il ruolo di maitresse, ma partecipare direttamente ai giochi. C., scrive il gip. «riferiva che Alessandro Cristilli l’aveva invitata ad una serata tranquilla, in un appartamento nella zona di Nervi».
Il dialogo non lascia spazio a interpretazioni: «Lui adesso mi ha detto... “giusto un p… e via... così al massimo”». Il tutto «a fronte di un compenso di 400 euro. Jessica, però, non sembra essere convinta, e il giorno successivo, ignara di avere il cellulare intercettato, contatta un’altra escort, G.F., per essere rassicurata sulla discrezione del cliente: «Stanno zitti amo’?»
E dopo la risposta positiva, conclude contenta: «Ahhh allora top! Amo». Grazie alle intercettazioni telefoniche ed alle dichiarazioni rese da Jessica «in sede di interrogatorio», l’ordinanza descrive l’andamento della serata, «nel corso della quale erano effettuati dei giochi erotici, nei quali le ragazze dovevano perdere e subire delle penitenze a sfondo sessuale».
Gli investigatori sono riusciti a entrare in possesso di un filmato delle telecamere di sorveglianza della villa di Rosolani, nel quale «si vede C. vestita da crocerossina sexy e Rosolani che deteneva in mano un involucro verosimilmente contenente cocaina». Poche settimane dopo, il 24 marzo, viene organizzata un altro festino.
Gli investigatori accertano che a trasportare Jessica a casa di Cristilli era stato il padre della ragazza. La quale propone al padrone di casa la partecipazione al festino di una terza ragazza, per 800 euro complessivi. Il Gip evidenzia come «a riprova che la presenza delle donne e funzionale a giochi a sfondo sessuale» Jessica N. informa Cristilli del fatto che la terza ragazza «è bisessuale ed ha gia partecipato, almeno una volta», proprio con Jessica, «ad una serata analoga». Il 28 aprile, un altro festino, ma stavolta le ragazze arrivano in taxi.
Una delle presenti E.M. racconta così i fatti: «La serata e stata organizzata da Cristilli che ci ha pagato 200 euro a testa. Siamo arrivate in taxi che è stato pagato da Alessandro. C’erano diversi uomini. Anche in quella occasione abbiamo fatto sesso, io con Christian, G. con la medesima persona con cui era stata la prima volta. Sono stati fatti i giochi sessuali che ho citato prima.
Premetto che una delle prerogative di questi giochi è che chi perde è a completa disposizione della persona che in quel momento ha vinto. Ovviamente abbiamo consumato cocaina che ci è stata messa a disposizione».
Insomma, come detto, una via di mezzo tra le «cene eleganti» organizzate da Giampaolo Tarantini e i festini estremi di «Terrazza sentimento». Un parallelo di cui l’arrestato sembrava essere perfettamente consapevole, visto che a un amico «spiegava di avere organizzato un "sistema pazzesco" per organizzare serate con prostitute che l’indagato chiama, storpiano il proprio nome "Cristiliine”, suscitando un commento ironico dell’amico, che suggeriva che avrebbe dovuto procurarle al presidente Berlusconi».
Una delle partecipanti ieri ci ha contattati. La ragazza è disperata: «Scusa se ti disturbo, so che stai facendo un articolo sui festini».
Tu chi sei?
«Non voglio fare il mio nome. Non voglio che esca nessun tipo di nome». Poi spiega: «Ho un figlio e gli assistenti sociali di mezzo».
La giovane che chiameremo Paola ci dice: «Io insieme a un’altra ragazza siamo finite a questa festa, che ci era stata presentata come una festa normale. Abbiamo giocato a biliardo, poi dopo un paio di ore abbiamo visto che iniziavano a esserci cose strane e io e un’altra ragazza ci siamo fatte chiamare un taxi e, con G. (che in altre due occasioni avrebbe fatto senso sempre con lo stesso uomo, ndr) ce ne siamo andate. Avevamo capito che c’era un andazzo strano».
In che senso?
«Ho visto che iniziavano a fare uso di sostanze stupefacenti e io ho il terrore di queste cose. Ho compreso che non era una festa dove si beve, si balla e ci si diverte…». Nell’ordinanza è contestata agli indagati anche lo sfruttamento della prostituzione per le presunte prestazioni di Paola.
«Anche io vengo indicata come escort nell’ordinanza?» ci chiede sconvolta la ragazza. Di fronte alla nostra risposta affermativa ci propone un patto: «Se io le faccio il mio nome, mi dice come esco in questo documento?».
Ma lei non è stata sentita dagli inquirenti?
«No». In effetti il giudice non scrive con chi Paola avrebbe consumato questi rapporti.
«Io queste persone non le conoscevo, giusto due parole, io sono una tipa molto schiva».
Ma è stata pagata 200 euro?
«Me li ha dati Jessica, ma solo perché ero andata alla festa». Pagata per non fare sesso? «Sì, per avere accettato l’invito. Se esce un articolo con il mio nome io sono rovinata. Sono molto agitata. Io me ne sono andata. Me ne sarei andata anche prima, ma Jessica mi diceva non te ne andare, aspetta ancora un po’».
Ha visto qualcuna che faceva giochi erotici?
«Io stavo facendo una partita a biliardo con la mia amica G. e sentivo che stavano iniziando a giocare a Obbligo e verità, E. stava chiacchierando e bevendo».
Ma allora chi aveva iniziato a giocare?
«Gli uomini, Jessica… ma la casa era grande e non ho visto molto, poi sono voluta andare a casa». Jessica N. ha raccontato così la nascita del «sistema»: «Come ho conosciuto Rosolani? Tramite alcune amiche. Un paio di volte sono stata a casa sua a Quarto. Li prevalentemente sono andate G., V., A. ed E.».
Poi spiega: «lo li ho soltanto fatto poche serate, ma la droga girava sempre e partecipavano molte persone. C’erano dei vassoi dove veniva servita la cocaina; si poteva scegliere se assumerla pura o tagliata con la mannite. Preciso che questi vassoi venivano tenuti sempre da Christian il quale, ogni volta che lo stupefacente finiva, lo procurava di nuovo. Ho visto che andava a prenderlo in camera sua all’ultimo piano della villa.
La seconda volta che ho partecipato, la festa e durata fino alle cinque del pomeriggio ed in quella occasione le persone che partecipavano facevano 30-40 sniffate di cocaina».
Secondo il racconto «le feste si svolgevano su tutti i piani della casa e veniva sempre fatto il gioco Obbligo o verità a sfondo sessuale oppure il gioco di uno con le carte, sempre a sfondo sessuale» e Cristilli «distribuiva lo stupefacente a me e a C., non erano dei grandi quantitativi, giusto quello che serviva per essere sciolte coi clienti».
Il 26 maggio 2022 Cristilli organizzava una serata sempre a base di sesso e cocaina. La componente femminile, «pagata dal Cristilli, era rappresentata da Jessica N. e G.S.». «Il giorno successivo» annota il gip «veniva captata una conversazione intercorsa tra Jessica N. e S.G. nella quale quest’ultima raccontava di essere stata accompagnata a casa dal padrone di casa […], e di aver incontrato sotto casa il suo fidanzato che la attendeva. Nella discussione, G. gli avrebbe detto di non essere uscita con uno “scappato di casa”.
Jessica nella circostanza faceva notare che si era presentata a bordo di una Porsche. G., in quel momento, avrebbe rinfacciato al suo fidanzato che lui aveva fatto uso di cocaina spendendo 50 euro, mentre lei aveva fatto comunque· uso di sostanze stupefacenti ed aveva bevuto gratuitamente e per di più aveva guadagnato 200 euro».
Nella notte tra il 30 ed il 31 luglio 2022 Cristilli «procurava una ragazza», di nuovo V.C., per il «festino in corso presso la villa di Christian Rosolani». La ragazza arriva intorno alle 5 di mattina. Secondo quanto raccontato nel pomeriggio successivo da Cristilli, la ventiduenne «aveva dato spettacolo, rimando nuda per 5/6 ore consecutive ed uscendo in giardino, di mattina, anche ad assumere sostanza stupefacente».
L’amico commenta così il racconto: «Un golgota, belin». La mancanza di controllo di Cristilli lo porta a parlare dei festini con un altro indagato mentre accompagna in auto un’amica della figlia, nata nel 2007. Gli investigatori annotano che durante il tragitto, «in presenza della minore, i due discutevano di droga e prostituzione».
Riguardo gli incontri sessuali «i due indagati discorrevano delle modalità dei festini e delle penitenze a cui erano sottoposte le ragazze, senza cautela rispetto alla minore trasportata».