roberto dantonio

“ERO OBESO E UN CHIRURGO MI HA RIMESSO AL MONDO” - ROBERTO D’ANTONIO, IL PARRUCCHIERE DELLE DIVE, RACCONTA LA SUA REMISE EN FORME: “LA MIA VITA È STATA UN'ALTALENA CONTINUA DI ANORESSIA E BULIMIA. A 55 ANNI PESAVO 162 CHILI, NON RESPIRAVO BENE E MI DOVEVO SPOSTARE SU UNA SEDIA A ROTELLE. FINO A QUANDO NON MI SONO OPERATO…” - IL PROFESSOR MARCO RAFFAELLI: “LA RESEZIONE GASTRICA È L'ULTIMA SPIAGGIA: SI INTERVIENE SOLO QUANDO SONO GIÀ FALLITI TUTTI GLI ALTRI TENTATIVI”

1 – ERO OBESO, UN CHIRURGO MI HA RIMESSO AL MONDO

Camilla Lapis per “Oggi”

 

Roberto DAntonio

C’è un un prima e un dopo per Roberto D'Antonio, famoso hair stylist romano, nel cui salone nel cuore della Capitale è possibile incontrare dive e divine, come Mara Venier, Valeria Colino, Jasmine Trinca o Sabrina Ferilli. Tutte si fidano di lui, del suo gusto innato per l'immagine, e fra un taglio e un colore, gli porgono l'anima. Roberto accoglie, ascolta e rincuora, grazie alla sua sensibilità e al suo talento che lo rendono certamente un uomo speciale.

 

Come speciale è la sua storia, tanto quanto la sua anima, piena di eccessi e momenti di espiazione, in cui il cibo diventava un'ossessione capace di dominare i suoi giorni. Grazie a un intervento di chirurgia bariatrica, quattro anni fa, Roberto però è rinato. Nel primo anno dopo l'operazione ha perso 70 chili, poi altri 20: ne pesava 162, oggi la bilancia dice 72. In esclusiva per Oggi, ha accettato di raccontare la sua esperienza di ex obeso, tornato alla vita, per dare una speranza a quanti ancora vivono il disagio dei chili in eccesso.

 

Roberto DAntonio

Il cibo è una compensazione solitamente: nel suo caso cosa rappresentava?

«Ho sempre combattuto col mio corpo. Vengo da una famiglia che non  amava i bimbi cicciottelli come ero io da bambino. E la mia vita è stata un'altalena continua di anoressia e bulimia, di rigore come di eccesso: mai vie di mezzo. Ero sballato, per lavoro non avevo orari, tutto era molto frenetico fino a un punto in cui ho detto basta. E ho iniziato ad abusare di tutto, stanco di sentirmi schiavo del controllo che mi portavo dietro fin dall'infanzia».

 

Facendosi ancora più male...

«Bevevo da astemio, mangiavo alle ore più impensabili. A 55 anni pesavo 162 chili, non respiravo bene e mi dovevo spostare su una sedia a rotelle perché non riuscivo più a camminare.  Poi è entrato nella mia vita il professor Marco Raffaelli e io ho riavuto me stesso: la mia seconda vita ha avuto un nuovo inizio. L'obesità è una grave patologia di cui si parla troppo poco.  Ma è come la malattia mentale: si sottovaluta».

Roberto DAntonio

 

Il primo a sottovalutarla è chi la vive.

«Il cibo deve nutrire, deve far vivere bene, non uccidere. Io non riuscivo a tornare indietro, la mia forza di volontà soccombeva davanti al cibo. Dall'intervento io ho capito tante cose di me e ho imparato a rispettarmi. E ad avere cura di me. Non c'è giorno da allora in cui io non faccia sport,  per esempio: per me è badare alla mia salute».

 

Lo specchio la spaventa ancora?

«A casa mia non ci sono specchi, ma nel mio salone è pieno. Però ciò che funziona bene è la testa, adesso. La mia salvezza è stato fidarmi e affidarmi a un genio che mi ha aiutato a capire che operarsi significava curarsi. Io voglio vivere, non il contrario, e festeggio ogni anno la mia rinascita, il giorno dell'anniversario dell'intervento».

 

Roberto DAntonio

E le sue clienti come hanno preso la sua decisione?

«Erano divise: alcune mi amavano perché sembravo Orson Welles ed ero così rassicurante per loro, altre erano preoccupate perché mi vedevano stare male. Ma oggi sono tutte felici per me, per il passato ingombrante che mi sono lasciato alle spalle».

 

Ma c'è una matrice psicologica dietro quello che ora lei definisce passato.

 «Dire che è questione di testa è comodo per chi mangia, dare la colpa ad altro "allevia". Ma è un male che va sempre e solo curato. E curato da professionisti capaci».

 

2 – «MA IL BISTURI È SOLO L’INIZIO»

Camilla Lapis per “Oggi”

 

Il professor Marco Raffaelli, del Policlinico Gemelli di Roma, è il "mago" cui D'Antonio deve la vita. Qui ci dice quando e come funziona il trattamento chirurgico dell'obesità.

 

Per quali persone è indicato l'intervento di resezione gastrica?

«Deve essere un paziente considerato gravemente obeso, con un indice di massa corporea (un dato biometrico espresso come rapporto tra peso e quadrato dell'altezza, ndr) superiore a 40. È sufficiente che questo indice superi 35 nel caso in cui il paziente soffra anche di altre patologie, come il diabete, l'ipertensione o le apnee notturne. Questo tipo di intervento si è rivelato una terapia funzionale non solo per l'obesità, ma anche per il trattamento di queste altre patologie».

Marco Raffaelli

 

Quando si arriva in sala operatoria?

«La chirurgia è l'ultima spiaggia: si interviene solo quando sono già falliti tutti gli altri tentativi a disposizione. Ma non è una bacchetta magica. Il bisturi è solo l'inizio di un percorso. Il paziente deve sapere che è come ricevere una forte spinta alla partenza. Per il resto conta il personale impegno: bisogna fare proprie delle precise regole dietetico-comportamentali, eseguire controlli periodici per tutta la vita. E prendere integratori: dopo una chirurgia di questo tipo, infatti, molte vitamine vengono assorbite in maniera ridotta dall'organismo o non assimilate per nulla».

 

È un intervento rischioso?

«Gli interventi chirurgici sono tutti a rischio. Per questo i benefici che si possono ottenere devono essere sempre superiori ai pericoli che si corrono. È il team di specialisti ad avere il compito di valutare in modo accurato la situazione, informando dettagliatamente il paziente dei benefici che otterrà, ma anche degli eventuali pericoli che potrà correre».

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....