passeggera sul volo ryanair 6

GLI SVALVOLATI DEI CIELI – LA PASSEGGERA CHE HA SBROCCATO SUL VOLO RYANAIR IBIZA-BERGAMO È SOLO L’ENNESIMO CASO NELLE ULTIME SETTIMANE DI LITE A BORDO CON CHI SI RIFIUTA DI TENERE LA MASCHERINA – HOSTESS E STEWARD SONO PREOCCUPATI: “SE L’ANDAZZO NON CAMBIA RISCHIAMO DI DOVER GESTIRE IN QUOTA PASSEGGERI CHE NON SOLTANTO NON SEGUONO LE REGOLE SANITARIE, MA CHE IN PIÙ SONO PURE UBRIACHI O S’IMBARCANO SOTTO L’EFFETTO DI STUPEFACENTI” – LA TOLLERANZA ZERO NEGLI USA E LE REGOLE POCO CHIARE IN EUROPA…

 

Leonard Berberi per www.corriere.it

 

Dice Sara Nelson, presidente internazionale dell’Associazione degli assistenti di volo che no, «non abbiamo mai visto nulla del genere». E lo fa durante un’audizione pubblica con gli addetti ai lavori.

 

passeggera sul volo ryanair 6

Aggiungono hostess e steward delle compagnie europee contattati gli ultimi tre giorni dal Corriere che «se l’andazzo non cambia rischiamo di dover gestire in quota passeggeri che non soltanto non seguono le regole sanitarie, ma che in più sono pure ubriachi o, come avviene su diverse rotte mediterranee, s’imbarcano sotto l’effetto di stupefacenti».

 

In quella che potrebbe essere la prima estate quasi normale ai tempi del Covid, il ritorno progressivo ai viaggi — anche di piacere — sta andando di pari passo con l’aumento delle liti a bordo con chi si rifiuta di indossare la mascherina protettiva o di indossarla correttamente coprendo naso e bocca. La vicenda della viaggiatrice problematica sul volo Ryanair Ibiza-Bergamo, racconta il personale di volo, «è solo l’ennesimo caso nelle ultime settimane».

SARA NELSON ASSISTENTE VOLO

 

Le regole poco chiare

La preoccupazione non è solo perché le tensioni in volo «non si sa mai come possono evolvere». Ma anche perché arriviamo da mesi di restrizioni «e quando salgono a bordo notiamo clienti stressati per l’allungamento delle procedure che portano dal terminal al velivolo e per l’aumento dei requisiti di viaggio, a partire dal certificato di negatività al coronavirus», racconta chi lavora nelle compagnie aeree soprattutto low cost.

 

«E a luglio e agosto, dove ci aspettiamo aerei pieni tra il 90 e il 100%, le occasioni di contatto si moltiplicano». «L’Italia, e l’Europa, non sono come gli Stati Uniti dove c’è un approccio più rigido nei confronti dei cosiddetti “unruly passengers”», proseguono dai vettori senza nascondere che preferirebbero non portare alla ribalta questo tema.

 

passeggera sul volo ryanair 6

«Spesso le persone che abbiamo denunciato se la cavano con una ramanzina del giudice o delle forze dell’ordine», ammettono.

 

L’esempio Usa

Negli Stati Uniti la tolleranza è quasi zero. Nei primi cinque mesi di quest’anno la Faa — l’ente federale dell’aviazione Usa — ha sanzionato pesantemente undici passeggeri denunciati dalle compagnie come problematici perché si rifiutavano di indossare la mascherina o di coprire naso e bocca nel modo appropriato per un totale delle multe di 171.500 dollari, cioè circa 140 mila euro, stando ai dati raccolti dal Corriere.

 

passeggera sul volo ryanair

Il più colpito è stato un viaggiatore che deve pagare 32.750 dollari per essersi rifiutato di seguire le regole sanitarie sul volo jetBlue dalla Repubblica Dominicana a New York il 7 febbraio scorso. Dal 1° gennaio la Faa calcola di aver ricevuto circa 2.600 segnalazioni di «unruly passengers» di cui quasi 2.000 riguardano la mancanza delle mascherine. Anche per questo — come segnala il New York Times — due compagnie, American Airlines e la low cost Southwest, hanno deciso di ritardare il ritorno degli alcolici da servire a bordo.

 

 

«Numeri in salita»

In Europa manca un database aggiornato sugli incidenti legati al mancato rispetto delle regole sanitarie. Il Corriere ha contattato le principali compagnie attive queste settimane in Italia. E in generale l’approccio è quello di «ridimensionare», anche per «evitare l’emulazione, soprattutto visto l’impatto sui social», come spiega un capo delle operazioni che riceve anche il resoconto sugli incidenti nei voli del giorno prima.

 

Certo, per ora non si tratta di un fenomeno allarmante: «I numeri sono ancora contenuti, ma bisogna monitorare e intervenire perché in salita», prosegue il dirigente.

passeggera sul volo ryanair

 

 

Da Alitalia fanno sapere di non aver notato un incremento della tensione a bordo legato al mancato utilizzo delle mascherine, ma solo richiami a indossarle nel modo più appropriato, cioè coprendo naso e bocca. Lo stesso anche sui voli Lufthansa. «Dall’introduzione dell’obbligo al nostro personale è stato chiesto di prestare la massima attenzione», spiega un portavoce. E se qualcuno non rispetta la regola? «Glielo si ricorda oppure lo si cerca di convincere con buone argomentazioni», aggiunge in modo diplomatico.

passeggera sul volo ryanair 5

 

 

Dalle compagnie

Il gruppo Air France-Klm per ora non vede un trend preoccupante, mentre Ryanair — protagonista suo malgrado del caso della viaggiatrice turbolenta sul volo da Ibiza a Bergamo lo scorso 26 maggio — si limita a spiegare che «il personale di bordo svolge un lavoro eccezionale per garantire e assicurare che tutti si attengano alle norme previste». Nessuna risposta è arrivata — almeno al momento della pubblicazione dell’articolo — da easyJet e Volotea, mentre un portavoce di Wizz Air conferma che sì, ci sono alcuni passeggeri redarguiti perché si rifiutavano di indossare bene la mascherina o di portarla proprio, «ma non sono in tanti», dice. Almeno per ora.

il volo ryanair dirottato a minsk

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...