patrick george zaki

“ZAKI È UN DEGENERATO SESSUALE” – IL GIORNALE UFFICIALE DEL REGIME EGIZIANO SCREDITA IL RICERCATORE DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, ARRESTATO ALL'AEROPORTO DEL CAIRO DUE SETTIMANE FA – L’ARTICOLO DI “AKHBAR ELYOM” CHE SPIEGA L’AGGRAVANTE CHE GIUSTIFICHEREBBE LA SUA PERMANENZA IN CELLA: “È UN ATTIVISTA DEI DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI, SOSTIENE LA CAUSA LGBTQ E VUOLE IL ROVESCIAMENTO DEL REGIME”

 

 

patrick george zaki a roma

Nino Materi per “il Giornale”

 

Una «spiegazione» che spiega solo una cosa: l' Egitto è ancora uno Stato dove essere gay è considerato una «colpa». Anzi, un'«aggravante» che giustifica la permanenza in galera «a tempo indeterminato». Questa infatti la «responsabilità supplementare» attribuita a Patrick Zaki, lo studente egiziano arrestato due settimane fa all' aeroporto del Cairo appena atterrato da un volo dall' Italia dove frequentava un master su «Diritti e Identità Gender».

 

patrick george zaki 4

È bastato questo per «bollare» Patrick, agli occhi del suo Paese, come un «omosessuale», meritevole quindi di essere chiuso in cella. Nei suoi confronti ci sono anche non meglio precisate accuse di «terrorismo», ma non è detto che queste siano considerate più gravi del «sospetto» di essere un «degenerato sessuale». Il tutto messo nero su bianco, senza imbarazzo alcuno, da Akhbar Elyom, il giornale ufficiale dello stato egiziano.

 

AL SISI

«Un sito identificato come Gay News - si legge sulla testata «portavoce» del governo - ha descritto Patrick come un ricercatore sui diritti degli omosessuali». E questo, secondo il giornale caro al presidente Al Sisi, costituirebbe uno «scandalo». Ufficialmente Zaki (affiliato all' Egyptian Initiative for Personal Rights) è detenuto per aver diffuso «informazioni false e lesive dell' ordine pubblico»; il suo obiettivo? «Protestare contro il regime e chiederne il rovesciamento». Tesi smentita dai colleghi bolognesi di Zaki: «Ha le sue idee, ma le ha sempre sostenute in maniera pacifica e nel pieno rispetto della legge».

 

patrick george zaki 1

Nelle nazioni civili si chiama «democrazia», ma nei paesi come l' Egitto si trasforma in «cospirazione». Akhbar Elyom descrive il proprio connazionale come un «attivista nel campo dei diritti degli omosessuali», fatto che costituirebbe «uno shock che metterebbe a tacere chi difende il ragazzo e lo descrive come una vittima». L' articolo conferma l' ipotesi per cui lo studente egiziano potrebbe essere stato arrestato per «il suo sostegno alla causa Lgbtq». I media egiziani di regime stanno tenendo questa linea da qualche giorno, accusando a vario titolo il ragazzo di «portare perversione e caos proprio a causa del sostegno all' omosessualità». Tra poche ore Zaki sarà nuovamente interrogato. La possibilità che venga scarcerato è quantomai remota.

patrick george zaki 3patrick george zakiAL SISIpatrick george zaki 2

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...