GIUSTIZIA È SFATTA! – LA PENA (24 ANNI) A CUI È STATO CONDANNATO FINNEGAN LEE ELDER, RAGAZZO AMERICANO CHE A LUGLIO DEL 2019 UCCISE A ROMA IL CARABINIERE MARIO CERCIELLO REGA, POTREBBE ESSERE RIDOTTA. IL SUO AMICO, GABRIEL NATALE HJORT, CHE HA ASSISTITO ALL’OMICIDIO E CHE HA NASCOSTO IL COLTELLO, POTREBBE ESSERE CONDANNATO SOLO PER FAVOREGGIAMENTO E NON PER OMICIDIO – IL RACCONTO DELL'AMERICANO CHE HA UCCISO CERCIELLO REGA: "STAVA TENTANDO DI STRANGOLARMI”. MA SUL SUO COLLO NON SONO STATI VISTI SEGNI DI GRAFFI
Estratto dell’articolo di Val.DiC. per “il Messaggero”
MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE
«Ho atteso fino a tarda notte senza avere notizie. Questa mattina (ieri, ndr) avevo paura di svegliarmi e quando ho appreso la notizia sono scoppiato in lacrime. […]».
Queste le parole di Gabriel Natale Hjort, che ieri ha incontrato nel carcere di Velletri gli avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, dopo la decisione della Cassazione di annullare con rinvio la sentenza di appello che lo aveva condannato a 22 anni per concorso nell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega.
[…] Alla luce di questa pronuncia, l'appello bis per Natale potrebbe vederlo scagionare dalla pensante accusa di omicidio. Anche se è difficile credere che possa scampare da quella (alternativa) di favoreggiamento: considerato che non ha chiamato i soccorsi dopo aver assistito all'accoltellamento del carabiniere ed è stato proprio lui a nascondere nel controsoffitto della stanza dell'hotel Meridién di Roma, dove alloggiavano i due ragazzi, l'arma del delitto.
Per quanto riguarda invece Finnegan Lee Elder, l'accusa di omicidio non potrà essere più scalfita, ma la pena di 24 anni potrebbe essere sensibilmente ridotta, considerato che per i giudici della Suprema Corte ci sono dubbi sull'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e sulla sussistenza delle circostanze aggravanti.
«Sentivo Mario che urlava con una voce provata: "Fermati! Carabinieri! Fermati!" - aveva riferito il collega di pattuglia Andrea Varriale nella sua testimonianza durante il processo di primo grado […]».
Elder aveva cercato di difendersi così davanti ai giudici: «L'uomo più grande, era una montagna, mi ha buttato per terra e si e messo sopra di me. Ho sentito le sue mani sul collo come stesse tentando di strangolarmi. Allora sono stato preso dal panico, ho pensato che volesse uccidermi, ho preso il coltello e ho colpito diverse volte per cercare di togliermelo di dosso». «Credeva fossero banditi o mafiosi», aveva aggiunto la fidanzata di Elder, rivangando il solito luogo comune americano secondo cui gli italiani sono quasi tutti mafiosi.
Gabriel Natale hjorth - omicidio cerciello
Ma in realtà, subito dopo il suo arresto, i medici non avevano refertato un solo graffio o livido sul collo del giovane di San Francisco. Quindi, anche se i due amici non avevano capito che Cerciello e Varriale fossero delle forze dell'ordine (nonostante il militare sopravvissuto abbia confermato ai giudici che si erano qualificati), resta il fatto che non c'era ragione per reagire in quel modo: i due carabinieri, infatti, erano disarmati.
finnegan lee elderFINNEGAN LEE ELDERGabriel Christian Natale Hjorth