chico forti

LA PRIMA PREOCCUPAZIONE DI CHICO FORTI AL RIENTRO IN ITALIA: LA FORMA FISICA - IL 65ENNE TRENTINO, CONDANNATO ALL'ERGASTOLO NEGLI USA PER L'OMICIDIO DI DALE PIKE (HA SCONTATO PIÙ DI 24 ANNI), APPENA ARRIVATO AL CARCERE DI MONTORIO (VERONA) HA CHIESTO INFORMAZIONI SULLA PALESTRA. HA PARLATO AL TELEFONO CON IL FRATELLO, STEFANO: "C'È IL PERICOLO DI INGRASSARE. C'È UN CUOCO PROFESSIONISTA CHE CUCINA MOLTO BENE..." - FORTI HA RICEVUTO DAL GIUDICE IL PERMESSO PER VISITARE A BREVE, A TRENTO, LA SUA FAMIGLIA, IN PARTICOLARE SUO ZIO E SUA MADRE 96ENNE...

GIUDICE CONCEDE PERMESSO A CHICO FORTI PER RIVEDERE MADRE

GIORGIA MELONI CHICO FORTI MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

(ANSA) - Chico Forti ha ricevuto dal giudice il permesso per visitare a breve, a Trento, la sua famiglia, in particolare suo zio e sua madre 96enne. A riferirlo è Andrea Di Giuseppe, parlamentare di Fratelli d'Italia che ha seguito il caso Forti, facilitando il trasferimento in Italia del 65enne in carcere a Miami per 24 anni e condannato all'ergastolo.

 

"Chico aveva incontrato l'ultima volta la madre sedici anni fa, dicendole che probabilmente non si sarebbero più rivisti. Questa donna, oggi 96enne, ha resistito fino ad oggi solo per riabbracciare il figlio. Ringrazio il giudice di garanzia e gli avvocati per la celerità con cui è stato concesso questo permesso, un atto di umanità", ha detto Di Giuseppe.

 

meme su giorgia meloni che accoglie chico forti - il grande flagello

IL LEGALE MICHELE DALLA VEDOVA: «NON SI È MAI PROCLAMATO COLPEVOLE, È RIENTRATO IN ITALIA SULLA BASE DI UNA CONVENZIONE INTERNAZIONALE»

Estratto dell’articolo di Egle Priolo per “Il Messaggero”

 

Già tra «qualche mese» Chico Forti potrebbe chiedere la libertà vigilata e quindi uscire dal carcere di Verona.

 

Lo spiega l'avvocato Michele Dalla Vedova che, insieme a Carlo Dalla Vedova, assiste l'ex velista e produttore televisivo condannato all'ergastolo in Florida per l'omicidio dell'imprenditore australiano Dale Pike (avvenuto il 15 febbraio 1998) e sabato rientrato in Italia a bordo in un Falcon dell'Aeronautica militare atterrato a Pratica di mare, alle porte di Roma.

 

GIORGIA MELONI E LE DIFFERENZE TRA CHICO FORTI E ILARIA SALIS - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Il 65enne di origini trentine, che si è sempre dichiarato innocente, mentre magari accarezza l'idea di chiedere la grazia, intanto potrà ricominciare a ipotizzare una vita al di là delle sbarre, dopo quel "fine pena mai" sancito dai giudici americani il 15 giugno 2000. Adesso la competenza, per territorio, è in mano al tribunale di sorveglianza di Venezia.

 

Avvocato Dalla Vedova, state già ipotizzando una domanda per richiedere la libertà vigilata?

«Per questo specifico vissuto ci vuole ancora del tempo. In Italia sono necessari 26 anni dall'inizio dell'espiazione della pena, quindi ancora ci vorrà qualche mese. Ma adesso è troppo presto».

 

Però è possibile esca davvero a breve per una visita alla mamma, che non vede dal 2008.

Michele Dalla Vedova

«Abbiamo presentato un'istanza al tribunale di sorveglianza, per motivi umanitari considerando che la madre di Forti, 96 anni, non ha modo di muoversi dalla sua abitazione. Non ci aspettiamo un diniego: è un diritto di tutti i detenuti». […]

 

Maria Lonar Forti è ormai molto anziana e da tempo chiede di poterlo vedere.

«A 96 anni ha certamente i suoi acciacchi e soffre nel non poter visitare il figlio adesso che è finalmente in Italia. Non si vedono da quando, sedici anni fa, riuscì a organizzare un incontro in Florida».

 

In carcere la prima richiesta di Forti è stata questa, ma dopo tanti anni lontano dall'Italia e dalla sua famiglia, ha avanzato altre istanze all'istituto penitenziario di Verona?

«Richieste particolari non ci risultano. Ma certamente adesso vive un senso di felicità e di gioia. Per lui è stato un passo decisamente significativo».

 

CHICO FORTI IN ITALIA - LA SCRITTA SUL PIRELLONE

Appena atterrato a Roma, Forti infatti ha dichiarato di aver «sognato ogni giorno questo momento» e dopo il passaggio da Rebibbia all'istituto di Montorio è stato destinato a una cella singola della VI sezione, quella dove solitamente si trovano i detenuti in semilibertà.

 

Ha chiesto informazioni sulla palestra, evidentemente abituato a fare sport per tenersi in forma e trascorrere le lunghe giornate dietro le sbarre.

 

Ieri, dopo aver chiamato sua madre, ha parlato al telefono con il fratello Stefano e gli ha riferito che il rapporto con gli altri detenuti è ottimo. Chico ha solo paventato il "pericolo" di ingrassare, perché - ha spiegato - c'è un cuoco professionista nell'istituto penitenziario veronese che cucina molto bene un menu italiano, che gli mancava da tanto. […]

 

chico forti intervista tg1 4

Forti ha sempre proclamato la sua innocenza davanti a un'accusa gravissima, quella di omicidio. Ma al suo rientro è stato detto si sarebbe dichiarato colpevole per ottenere il trasferimento, è vero?

«Non mi risulta si sia dichiarato colpevole. Il presupposto per il suo trasferimento sta nella convenzione che consente ai detenuti degli Stati aderenti, come l'Italia, e condannati in via definitiva a scontare la pena nel proprio Paese di origine.

 

chico forti intervista tg1 5

E la richiesta doveva trovare il favore di vari attori: lo Stato della Florida, gli Stati federali e il nostro ministero della Giustizia. Tutti hanno dato l'ok al trasferimento, riconoscendo la sentenza per darne esecuzione. Come lui ha fatto nell'ultima udienza del 15 maggio, prestando il suo consenso a essere trasferito. Solo questo».

chico forti intervista tg1 3BENVENUTO ASSASSINO - IL FATTO QUOTIDIANO CONTRO CHICO FORTI jo squillo chico fortigianni e chico forti 3gianni e chico forti 1GIORGIA MELONI - CHICO FORTI - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO Chico FortiChico FortiCHICO FORTI RIENTRA IN ITALIA

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…