PER COMBATTERE IL COVID, DA OGGI NEGLI OSPEDALI SARA' DISPONIBILE IL FARMACO ANTIVIRALE DELLA MERCK, IL MOLNUPIRAVIR - LE PILLOLE SARANNO USATE IN CASI MOLTO LIMITATI - LA LORO EFFICACIA E' DEL 30%, NON MOLTO ELEVATA, E DUNQUE E' IMPORTANTE PROTEGGERSI CON LA TERZA DOSE - LA DURATA DEL TRATTAMENTO E' DI 5 GIORNI E...
Mauro Evangelisti per "il Messaggero"
Oggi sarà disponibile il molnupiravir, il farmaco anti Covid autorizzato da Aifa, prodotto da Merck (nome commerciale Lagevrio). Questo antivirale sarà distribuito in piccoli quantitativi. Secondo l'assessore alla Salute, Alessio D'Amato, ad esempio nel Lazio arriveranno «poche confezioni nella prima fase, il reclutamento avviene con le medesime caratteristiche dei monoclonali a infusione, cioè nei venti centri di prescrizione medica nei principali ospedali». Le pillole anti Covid saranno usate in casi molto limitati, promettono una efficacia non molto elevata, dunque non sono la pallottola d'argento, è importante proteggersi con la terza dose dei vaccini.
DISTRIBUZIONE Aifa, agenzia italiana del farmaco, spiega che «il molnupiravir è un antivirale orale, autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con decreto del ministero della Salute del 26 novembre scorso, il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall'insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste nell'assunzione di 4 compresse da 200 milligrammi 2 volte al giorno, è di 5 giorni».
Può essere reso disponibile per il trattamento di pazienti non ospedalizzati per Covid-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 gravi. La determina del Ministero della Salute spiega anche che «la selezione del paziente è affidata ai medici di medicina generale, ai medici delle USCAR e, in generale, ai medici che abbiano l'opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati».
Stando ai dati della sperimentazione, questo farmaco riduce del 50 per cento il rischio dei ricoveri: un mese dopo l'inizio del trattamento, il 7,3 per cento dei pazienti (28 su 385) che hanno assunto il farmaco, rispetto al 14,1 (53 su 377) di quelli che hanno preso il placebo, è stato ricoverato o ha avuto un esito infausto. Un successivo aggiornamento della casa farmaceutica ha ridotto però al 30 per cento l'efficacia attesa.
Effetti indesiderati più comuni: diarrea, nausea, vertigini e cefalea, tutti di entità lieve o moderata. Il farmaco non è raccomandato alle donne in gravidanza. Più nel dettaglio il nuovo farmaco è stato sviluppato da Merck Sharp & Dohme in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics e nella fase iniziale l'Italia ha acquistyato 50mila trattamenti.
L'ALTRO ANTIVIRALE Aifa ha già fornito indicazioni per l'uso anche per un altro antivirale, Paxlovid, prodotto da Pfizer, con una efficacia sulla riduzione delle ospedalizzazioni all'89 per cento. Sul sito, citando Ema, Aifa ricorda però che «Paxlovid non deve essere usato con alcuni specifici medicinali perché, a causa del suo meccanismo d'azione, può portare ad aumenti dannosi dei livelli nel sangue di tali medicinali, oppure perché, al contrario, alcuni medicinali possono ridurre l'attività di Paxlovid». Questo farmaco è atteso per febbbraio-marzo e l'Italia ha acquistato 200mila trattamenti.