FUKSAS, FUORI IL MALLOPPO! PER LA CORTE DEI CONTI, QUEL PARAGURU DELL’ARCHISTAR E’ STATO STRAPAGATO PER LA SUA “NUVOLA”: ORA DEVE RESTITUIRE 2,5 MILIONI DI EURO - PER I MAGISTRATI, FUKSAS HA RICOPERTO DUE RUOLI, DIRETTORE ARTISTICO E DIRETTORE DEI LAVORI, CHE ERANO SOVRAPPONIBILI E IL PRIMO DEI DUE E’ SENZA GIUSTIFICAZIONE
Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”
Massimiliano Fuksas è stato strapagato per la sua Nuvola. E non è un giudizio artistico sul centro congressi inaugurato un mese fa sulla Colombo dopo 18 anni di lavori, quanto una contestazione della corte dei Conti che chiede all'archistar la restituzione di oltre 2,5 milioni di euro per compensi non dovuti e altri 2,5 agli 11 amministratori di Eur spa - presidenti, consiglieri, membri del Cda - li hanno approvato: tra loro Paolo Cuccia, Riccardo Mancini, Pierluigi Borghini.
«Nessun commento prima di vedere le carte», dice avvocato Assuntina De Rosa, che assiste Fuksas. L' architetto mette sul piatto anche una contro-causa ad Eur spa per un milione di arretrati. L' invito a dedurre firmato dal vice procuratore generale della magistratura contabile regionale, Massimiliano Minerva, si concentra sull' incarico di direttore artistico riconosciuto a Fuksas in aggiunta a quello di direttore dei lavori.
Due ruoli sostanzialmente sovrapponibili, scrive il pm, e il primo dei quali è di fatto senza giustificazione. La procura di viale Mazzini parte dalla considerazione che Fuksas aveva già la responsabilità del progetto nella fase preliminare, definitiva ed esecutiva, oltre ad essere l' ideatore del centro congressi, identificato anche sui media col suo nome. Chi meglio di lui poteva quindi scegliere le finiture dell' opera?
Eppure, come direttore dei lavori l' architetto ha più volte rimandato al direttore artistico, dunque a se stesso, «in maniera assolutamente ingiustificata» alcune scelte formali come il tipo di rivestimento esterno per la Nuvola, il colore delle pavimentazioni, la tipologia di lavabi e portoni.
renzi tronca e fuksas alla nuvola dell eur
La procura ritiene «illecito a monte» questo sdoppiamento dei ruoli, forte anche di un parere dell' Anac. Ma anche ammettendolo, i compensi avuti da Fuksas per la consulenza artistica appaiono «in modo palese non congrui» alle prestazioni fornite. Il pm si avvale sul punto della consulenza dell' ordine provinciale degli ingegneri.
La prima convenzione che investe Fuksas di questo ruolo è del maggio 2008 e prevede 1,8 milioni spalmati su 34 mensilità da 42mila euro ognuna (ma i pagamenti cominciano tre mesi prima). La seconda convenzione è del settembre 2010, per ulteriori 2,1 milioni di euro (25 rate da 86mila euro l' una). Infine la terza, a dicembre 2012, per ulteriori 611mila euro in cinque mesi, di cui quattro però sovrapponibili al periodo precedente.
Emergono, scrive il pm, «sovrapposizioni di compensi e periodi contrattuali», oltre al fatto che il valore dei lavori svolti nel periodo in cui l' archistar ha retto la carica di direttore artistico è di molto inferiore a quello inizialmente stimato (184 milioni contro 205) per parametrare il compenso.
La firma del direttore artistico compare inoltre solo su 40 interventi e corrispondenti lavori da 4,6 milioni (sui 237 milioni riferibili a quel periodo), dunque, secondo i parametri di legge, il compenso non dovrebbe superare i 48mila euro. Restano senza giustificazione 5 milioni e 167mila 830 euro di compensi e l' equivalente danno erariale contestato ora dal pm.
taglio del nastro della nuvola raggi fuksas veltroni renzi rutelli