MITI IN VENDITA – PER UN GIORNO, IN OCCASIONE DELLA MARATONA DI LONDRA, LA METROPOLITANA SI “VENDE” LA STAZIONE DI “CANADA WATER” ALLA NESTLÈ, CHE LA RIDISEGNA A SUO PIACERE – POLEMICHE TRA I LAVORATORI
Giulia Zonca per “La Stampa”
Nella maratona più ricca del mondo tutto è in vendita, anche la fermata della metropolitana. ?A Londra stamattina si corre e in strada ci sono cinque dei sette maratoneti più veloci di sempre. L’organizzazione si è aggiudicata il record del mondo Kimetto (2h02’57), il campione in carica Kipsang (2h03’23), Emmanuel Mutai (2h03’13), altro abbonato ai tempi super, Geoffrey Mutai (2h03’02), nessuna parentela se non nei cronometri bassissimi e Kipchoge (2h04’05), re di Chicago e runner più interessante del momento.
Al femminile stessa situazione con Kiplagat (2h19’50) e Keytani (2h18’37), quattro vittorie in due su questo percorso. Si va a caccia di record e anche di soldi perché qui il primo incassa 50 mila dollari e i bonus sono infiniti: dai 100 mila per chi scende sotto le due ore e 5 minuti (una passeggiata a vedere i personali dei partenti) ai 125 mila per il possibile nuovo record. Certi lussi costano e le normali sponsorizzazioni non bastano.?
La maratona ha superato un confine, si è comprata un pezzo di storia, una fermata della metropolitana e se vi sembra poco pensate che in 152 anni nessuno si era mai immaginato che una delle icone della città potesse diventare marchio.?Per un giorno Canada Water, fermata vicino alla partenza, diventa «Bruxton Water Nestlé»: sempre di acqua si tratta solo che invece di essere quella del lago dei docks è quella della bottiglietta. Il brand ricalca lo stemma di ingresso e ogni segnaletica all’interno.
Durante le Olimpiadi del 2012 l’intera metro era stata ribattezzata con il nome dei campioni, una favola non un vero restyling. Stavolta Canada Water viene davvero rivestita, martellata, ridipinta e le linee studiate dall’architetto Paoletti per ricordare Hong Kong vengono contaminate da cartelloni giganti, palloncini e uomini sandwich. ?I lavoratori della London underground non hanno gradito, temono l’invasione degli ultracorpi e hanno ragione visto che l’accordo fa parte di un progetto ben più vasto che dovrebbe far incassare alla municipalità 3 miliardi in 10 anni.
Soldi da reinvestire per migliorare il servizio. Ma l’idea spaventa lo stesso. Un simbolo all’asta, anche solo per 24 ore, in cambio della 42 km più veloce di sempre. Bisogna fare i conti. All’arrivo.