PUBBLICITÀ REGRESSO – PER LA PROCURA DI BELLUNO LE PUBBLICITÀ DELL'AUDI NEL CENTRO DI CORTINA D'AMPEZZO SONO ILLEGALI. QUESTO PERCHE' TUTTO IL TERRITORIO IN CUI SI TROVA LA CITTADINA DELLE DOLOMITI È SOGGETTO A VINCOLI PAESAGGISTICI. E QUINDI SAREBBE STATA NECESSARIA UN’APPOSITA AUTORIZZAZIONE – INDAGATI 5 FUNZIONARI DEL COMUNE DI CORTINA E 2 DIRIGENTI DELLA CASA AUTOMOBILISTICA
Estratto dall’articolo di Olivia Bonetti per www.ilgazzettino.it
Quella pubblicità dell'Audi, marchio automobilistico da tempo partner di località di Cortina d'Ampezzo, sarebbe illegale. Sono finiti nel mirino degli inquirenti bellunesi i bolidi parcheggiati per pubblicizzare il marchio tedesco in Corso Italia di fronte allo storico Hotel de la Poste, che vanta più di 200 anni di storia, o nella zona della stazione della Perla delle Dolomiti.
Un comune che è un gioiello incastonato tra le montagne più belle e per questo anche super-tutelato: l'intero territorio è soggetto a vincoli paesaggistici. E anche per pubblicizzare quelle auto, con installazioni nel centro della località turistica, sarebbe stata necessaria l'apposita autorizzazione. Ne è convinta la Procura di Belluno che, al termine degli accertamenti dei carabinieri, ha iscritto nel registro degli indagati 7 persone.
Sono stati denunciati 5 funzionari del Comune di Cortina, tra segretari comunali e funzionari che erano in attività negli anni di sottoscrizione dei contratti pubblicitari, e due dirigenti dell'Audi di Verona. Le accuse sono scattate per le installazioni pubblicitarie della celebre marca automobilistica vicino alla stazione ferroviaria e in Corso Italia di Cortina in una area dichiarata di rilevante interesse pubblico con decreto del 1952, senza autorizzazione paesaggistica e nulla osta della Soprintendenza.
Le ipotesi di reato formulate nei confronti dei 7 indagati sono la violazione della Legge 42/2004, ovvero il Codice dei beni culturali e del paesaggio: si tratterebbe dunque di reati contro i beni culturali paesaggistici ed opere illecite. Ma c'è anche la pesante ipotesi di aver violato l'articolo 518 duodocies del codice penale: Distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, che prevede una pena che va fino a 5 anni di carcere. […]
La tutela paesaggistica dell'intera Cortina risale ancora nel lontano 1952 in vista delle Olimpiadi invernali che ci sarebbero state di lì a poco, nel 1956. Resta da capire quale sarà la difesa degli indagati di fronte alle accuse formulate dalla procura: funzionari di Cortina, ben a conoscenza della legge, ma che, evidentemente, ritenevano che per quelle installazioni mobili non fosse necessaria il parere di Soprintendenza a l'autorizzazione paesaggistica. […]
Ma quella pubblicità aveva fatto storcere il naso a molti in paese tanto da scatenare l'ironia dell'ignoto osservatore ampezzano Justo Un Goto, uno pseudonimo che nasconde il pungente autore di pezzi pubblicati su un blog-vernacoliere: dai 5 cerchi delle Olimpiadi del 1956 si passava ai 4 di quelle del 2026, ricordando come in un prossimo futuro il Consiglio comunale delibererà la mossa finale: Cortina d'Audi.