alessandra rubiolo

“PERCHÉ AVETE PROMOSSO MIO FIGLIO AUTISTICO? IL PATTO ERA DI BOCCIARLO” - A TORINO ALESSANDRA RUBIOLO, MAMMA DEL 14ENNE EDOARDO, SI SCAGLIA CONTRO LA SCUOLA: “LO SVILUPPO DI MIO FIGLIO È FERMO AI TRE ANNI, PARLA A STENTO, NON SA NÉ LEGGERE NÉ SCRIVERE. CI SIAMO ACCORTI CHE NON ERA PRONTO PER FARE IL SALTO AL LICEO E COSÌ HO CHIESTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO CHE VENISSE FERMATO MA…”

Lorenza Castagneri per il “Corriere della sera”

 

ALESSANDRA RUBIOLO E IL FIGLIO EDOARDO

«Promuovendo mio figlio, la scuola non ha di certo fatto il suo interesse», ripete adesso Alessandra, la mamma di Edoardo, 14 anni. La sua è una storia che va controcorrente.

Di solito, i genitori si arrabbiano quando gli insegnanti decidono che il loro ragazzo deve ripetere l' anno. Non è il caso di Alessandra. Lei, assistente educativa single, la bocciatura in terza media di suo figlio la voleva. L'aveva pure richiesta al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Trofarello e credeva di averla ottenuta. Invece, a giugno, è arrivata una promozione inaspettata, anche se Edo non ha nemmeno sostenuto gli esami di fine anno. «Non lo volevano più».

 

C' è un dettaglio che bisogna aggiungere in questa vicenda che sembra così fuori dal comune. Edo è un "alunno speciale". Per l' anagrafe potrebbe frequentare le scuole superiori, ma una grave forma di autismo gli ha bloccato la crescita ed è come se fosse rimasto un bambino dell' asilo. Con scatti d' ira e atteggiamenti autolesionistici.

 

«Lo sviluppo di mio figlio è fermo ai tre anni - ammette Alessandra, che di cognome fa Rubiolo - Edoardo parla a stento, non sa né leggere né scrivere. In terza media, ci siamo accorti che non era pronto per fare il salto al liceo e così ho chiesto al dirigente scolastico che venisse fermato un altro anno alle medie per restare in un ambiente a lui già conosciuto. Su suo invito, abbiamo anche consegnato la lettera scritta da un esperto, uno psicologo. Ma alla fine non se n' è fatto nulla».

ALESSANDRA RUBIOLO

 

Eppure non promuovere i ragazzi con gravi disabilità perché possano accrescere le loro capacità restando il più possibile in un luogo e tra persone che già conoscono è un' abitudine diffusa anche in Piemonte. Lo conferma l' Anffas, associazione che esiste da sessant' anni e che ha affiancato Alessandra nella battaglia per la bocciatura di Edo. Che, tra l' altro, non ha nemmeno sostenuto gli esami di terza media.

 

«Convinta che mio figlio avrebbe ripetuto l' anno, il giorno della prima prova non l' ho portato a scuola, salvo poi ricevere la telefonata degli insegnanti che mi domandavano perché fosse assente. A quel punto, ho capito che lo avrebbero promosso, perlopiù, senza alcun progetto ponte con la scuola superiore scelta, l' istituto "Marro" di Moncalieri. Edoardo ha dovuto iniziare a seguire le lezioni gradualmente, oggi va a scuola soltanto due ore al giorno ed è sempre nervosissimo.

 

ALESSANDRA RUBIOLO

Ringrazio di avere i miei genitori in pensione che si possono occupare». Intanto la scuola di Trofarello si difende. Gli insegnanti sanno bene che Alessandra è una donna sola, in una situazione complessissima, ma spiegano che Edoardo avrebbe vissuto un trauma anche se fosse rimasto un anno in più alle medie: senza i suo compagni e i suoi vecchi professori sarebbe comunque stato tutto diverso.

 

«Era utile che potesse proseguire il suo percorso scolastico». Però la scuola non nasconde che l' atteggiamento a volte aggressivo di Edo ha in parte inciso sulla decisione di promuoverlo. Anche perché nell' intervallo, tutti i bambini, anche i piccoli di prima media, sono insieme. Alessandra ora sta valutando se presentare ricorso al Tar.

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