
PERCHE’ IL BIOLOGO ALESSANDRO COATTI E’ STATO UCCISO E FATTO A PEZZI IN COLOMBIA? TRA LE PISTE SEGUITE L’IPOTESI DI UNO SCAMBIO DI PERSONA NELL’AMBITO DI UN REGOLAMENTO DI CONTI FRA I CLAN DELLA DROGA, FAMOSI PER I LORO METODI SPIETATI (IL CORPO SMEMBRATO NE E' LA PROVA) - IN CHE MODO COATTI, IN VIAGGIO DA GENNAIO NEL SUDAMERICA E ARRIVATO IL 28 MARZO IN COLOMBIA, E' VENUTO IN CONTATTO CON I NARCOS? ACCERTAMENTI SU CELLE TELEFONICHE E BANCOMAT PER RICOSTRUIRE GLI SPOSTAMENTI DEL RICERCATORE - LA PROCURA DI ROMA APRE UN'INDAGINE…
Rinaldo Frignani per corriere.it - Estratti
Una richiesta di rogatoria internazionale per avviare la collaborazione investigativa con i magistrati colombiani, quindi l’invio a Bogotà di un team d’indagine — dei carabinieri del Ros o dei poliziotti dello Sco, a seconda della delega che sarà affidata — per svolgere accertamenti al fianco dei colleghi di Santa Marta.
La Procura di Roma si muove per fare luce sull’omicidio di Alessandro Coatti, il biologo molecolare emiliano di 38 anni ucciso forse il 5 aprile proprio nella città caraibica dove si trovava da tre giorni per una vacanza: i resti smembrati dello studioso sono stati trovati nelle successive 48 ore in tre punti diversi dell’area metropolitana — lo stadio, sotto un ponte e vicino al mercato —, nascosti in un trolley, uno zainetto nero e un sacco per il caffé, in quello che appare un macabro rituale. Non si esclude un messaggio dei cartelli della droga per ribadire il predominio territoriale su Santa Marta, crocevia del traffico di stupefacenti, sebbene al momento non siano emersi collegamenti fra il delitto e gli ambienti della criminalità organizzata.
Uscito per andare al mercato e in discoteca: non è mai arrivato
Dai primi accertamenti è emerso che Coatti sarebbe rimasto ancora solo poche ore in città prima di spostarsi per visitare, come aveva fatto presente ai responsabili dell’Hotel Marovi, il parco naturale di Tayrona, e che la sera della scomparsa si sarebbe recato prima nel mercato cittadino e quindi avrebbe voluto andare in discoteca. Da capire, anche con l’analisi dei tabulati della sua utenza cellulare, delle celle telefoniche e delle telecamere di sicurezza fra l’albergo e il locale notturno, se ci sia mai arrivato.
Aveva preso un taxi, ma al momento non è chiaro se la polizia colombiana abbia rintracciato l’autista che doveva portarlo a destinazione, così come bisognerà capire se siano stati effettuati prelievi o pagamenti con le sue carte di credito prima e dopo la scomparsa. Un altro mistero in un giallo sul quale comunque le autorità colombiane hanno spiegato che è benvenuta la collaborazione di quelle italiane per trovare chi ha ucciso il biologo.
Fra le piste seguite, oltre a quella di un’aggressione selvaggia da parte della malavita comune o di un incontro con qualcuno che forse Coatti non considerava un pericolo, anche quella di uno scambio di persona nell’ambito di un regolamento di conti fra i clan della droga, famosi per i loro metodi spietati. Corpi o pezzi di cadavere infilati in sacchi di caffè lasciati in luoghi prestabiliti sarebbero segnali già comparsi in passato. Attivi in zona soprattutto due gruppi armati e con organizzazione paramilitare, quelli del «Clan del Golfo» e dell’«Autodefensas Conquistadores de la Sierra».
dove e stato trovato alessandro coatti 1
Nel settembre dell’anno scorso diciassette appartenenti alla prima cosca sono stati arrestati in un blitz della polizia di Barranquilla. A guidarli Luis Alfredo Arévalo Arévalo, alias «l’Italiano». Ma Coatti, in viaggio da gennaio nel Sudamerica e arrivato il 28 marzo in Colombia, come potrebbe essere venuto in contatto con i narcos?