PERCHÉ STEPHANE OMEONGA È STATO TRASCINATO VIA DALL'AEREO DALLA POLIZIA DELLO SCALO DI FIUMICINO? - SI ERA IPOTIZZATO CHE IL CALCIATORE FOSSE NELLA BLACK LIST DI ISRAELE, DOVE GIOCA E DOVE ERA DIRETTO, MA IN REALTÀ OMEONGA SAREBBE STATO NELLA LISTA NERA DELLA COMPAGNIA LOW COST "BLUEBIRD AIRWAYS", IL CUI COMANDANTE AVREBBE CHIESTO L'INTERVENTO DEL CAPO SCALO PER LIBERARSI DEL PASSEGGERO - UN ASSISTENTE DI VOLO HA PROVATO A CONVINCERE CON LE BUONE IL CALCIATORE BELGA A SCENDERE MA...
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OMEONGA:'A NATALE LA POLIZIA ITALIANA MI HA PICCHIATO, AMMANETTATO E LASCIATO SOLO IN UNA STANZA'
Estratto dell'articolo di Edoardo Izzo per "La Stampa"
Trascinato giù dall'aereo, ammanettato e picchiato dalla polizia italiana a Fiumicino il giorno di Natale, senza una spiegazione. A denunciare l'episodio - alludendo esplicitamente a una condotta di tipo razzista da parte delle forze dell'ordine - è stato il calciatore belga Stephane Omeonga, ex giocatore dell'Avellino, del Genoa e del Pescara e attuale centrocampista della squadra israeliana Bnei Sakhnin.
La vicenda ha avuto luogo proprio quando Omeonga era già imbarcato su un volo proveniente dal Belgio in transito a Fiumicino e diretto a Tel Aviv: in un video postato su Instagram si vedono due agenti che, entrati nell'aereo, vanno verso il calciatore, lo costringono ad alzarsi prendendolo per il collo e lo portano fuori a forza.
Il resto della storia nella ricostruzione pubblicata da Omeonga: «Uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l'aereo - ha scritto il giocatore -. Confidando nella validità dei miei documenti, gli ho chiesto con calma che tipo di problema fosse. È stata chiamata la polizia e sono stato ammanettato e portato via con la forza dall'aereo».
In assenza di testimoni - prosegue il racconto del giocatore «la polizia mi ha violentemente gettato a terra, mi ha picchiato e uno di loro ha premuto il ginocchio contro la mia testa. Sono stato poi portato in un veicolo della polizia, ammanettato come un criminale, fino all'aeroporto. È arrivata un'ambulanza, ma io, in stato di choc, non ero in grado di rispondere alle domande dei paramedici.
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Parole pesanti che potrebbero procurare al calciatore anche una denuncia per diffamazione, mentre non è esclusa l'apertura di un fascicolo da parte della magistratura per chiarire tutti i contorni della vicenda. Secondo alcune voci diffuse ieri, gli agenti della Polaria sarebbero intervenuti poiché il calciatore belga «sarebbe stato sulla black list di Israele». Successivamente è emerso che Israele - dove peraltro il giocatore milita nel campionato di serie B -, non avrebbe nulla a che vedere con la questione.
Omeonga figurerebbe invece nella black list della compagnia low cost Bluebird Airways, il cui comandante avrebbe chiesto l'intervento del capo scalo per liberarsi del passeggero. Di qui il primo tentativo bonario dello steward e il successivo meno bonario intervento degli agenti. La polizia - sottolineano alcune fonti -, è intervenuta dopo circa 40 minuti di mediazione perché Omeonga rifiutava di scendere. Ammanettato e fatto sbarcare, viene accompagnato negli uffici di polizia di Fiumicino, identificato e denunciato per resistenza e oltraggio.