silvio berlusconi figli testamento eredita marina pier silvio barbara luigi eleonora fininvest

IL NOTAIO ROVEDA RENDERÀ NOTE LE VOLONTÀ DI BERLUSCONI SOLO DOPO L'ASSEMBLEA DI FININVEST DI GIOVEDÌ – LE LUNGAGGINI TESTAMENTARIE SONO DOVUTE AGLI INVENTARI E ALLE PERIZIE PER STABILIRE CON PRECISIONE QUANTO VALGA IL TESORO DEL BANANA  – I FIGLI CONOSCEREBBERO GIÀ IL CONTENUTO DELLE VOLONTÀ PATERNE E SAREBBERO GIÀ IN CORSO ACCORDI E TRATTATIVE PER EVITARE CONTENZIOSI – IL CAV AVREBBE DECISO DI MANTENERE INVARIATO L'ASSETTO DELLE AZIENDE, CON MARINA E PIER SILVIO ALLA GUIDA DI MONDADORI E MEDIASET – MA COME DAGO-RIVELATO, BERLUSCONI AVREBBE MESSO MANO AL TESTAMENTO DURANTE IL PENULTIMO RICOVERO E...

1 – BERLUSCONI, IL TESTAMENTO PIU' LUNGO

Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “La Stampa”

 

silvio berlusconi

Oltre Cinelandia coi i suoi studi tv, oltre Segrate con il suo lago dei Cigni, c'è un palazzo in centro a Milano che rappresenta il potere dei Berlusconi. Ha i tratti rinascimentali che possono ingannare così come le finestre bramantesche, ma è di fine 800. È la sede amministrativa della Fininvest.

 

Qui ogni giorno, salvo in questi ultimi segnati dal dolore, attraverso il grande portone entra e esce un'auto scura dai vetri fumé: a bordo la "padrona" di casa, Marina Berlusconi. La "lady di ferro" finora rimasta in pausa dal business, salvo una fugace visita al quinto piano della Mondadori.

 

i figli di silvio berlusconi con paolo e marta fascina

[…] Giovedì sarà giorno d'assemblea. Non una qualunque, ma la prima dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Chi la immaginava come la prima prova dei nuovi assetti tra fratelli, da una parte i figli di Carla Elvira Dall'Oglio ossia Marina e Pier Silvio, dall'altra quelli più giovani frutto del matrimonio con Veronica Lario, e cioè Barbara, Eleonora e Luigi, probabilmente andrà deluso.

 

Se non altro perché la riunione andrà in scena con gli schemi di sempre, senza cioè tenere conto del testamento del Patriarca scomparso il 12 giugno. Il notaio Arrigo Roveda non lo ha ancora pubblicato, passeranno giorni. Come mai? Burocrazia, dicono. Ci sono documenti da attendere, inventari da compilare, perizie da terminare per rispondere con precisione alla domanda: quanto vale il tesoro del Cavaliere?

L'IMPERO DI SILVIO BERLUSCONI - LA STAMPA

 

Pensate la disperazione di chi dovrà dare un valore – non eccelso, per molte di esse – alle 24 mila opere d'arte frutto di acquisti notturni e compulsivi, stipate in un hangar ad Arcore.

E poi le case, barche dai nomi onirici come "Principessa VaiVia", l'elicottero, i jet. Un mare magnum.

 

[…] C'è chi giura che i figli, che sono i primi beneficiari del testamento del secolo, conoscerebbero già il contenuto delle volontà paterne. Il segreto per tutti, non è tale in famiglia. Tra loro sarebbero in corso trattative per trovare gli accordi, sistemare al meglio le cose ed evitare così spiacevoli contenziosi.

 

BARBARA PIER SILVIO MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Anche così si spiega la massima tranquillità che si respira, senza pressioni per accelerare i tempi o che altro: serve più tempo per smussare gli angoli. Catalogare le donazioni, tante, che Berlusconi ha fatto in vita (ovviamente solo quelle passate da un atto notarile), mettere insieme gli accordi che il Cavaliere ha raggiunto in occasione dei suoi divorzi, e mettere tutto a raffronto con la quota disponibile, pari a un terzo del patrimonio totale.

 

ELEONORA BARBARA LUIGI MARINA PIER SILVIO PAOLO BERLUSCONI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Giovedì dunque dentro Fininvest si procederà alla riunione dei soci come sempre si è fatto, anche perché azionisti della cassaforte dei Berlusconi sono delle società che hanno dei legali rappresentanti. Quelle che facevano capo al Cavaliere (Holding Italiana Ottava, Prima, Seconda e Terza in ordine decrescente di partecipazione) sono presiedute dal ragionier Giuseppe Spinelli, l'uomo che del Cavaliere ha tenuto cassa e segreti. Custoditi in un modesto appartamento in quel di Bresso, primo hinterland del Nord Milano, città-serbatoio da cui per anni Arcore ha pescato il personale di servizio.

 

funerali di silvio berlusconi foto di massimo sestini 7

Probabilmente in Fininvest andrà in scena la continuità. La presidenza resterà a Marina così come i fratelli dovrebbero rimanere tutti nel consiglio di amministrazione da cui finora è rimasta fuori, per propria scelta, solo Eleonora, donna riservata ma cosmopolita, lontana dagli affari della famiglia, faccende che delega volentieri al fratello Luigi, cui è legatissima e che ha talento per tutto ciò che è numeri e investimenti.

 

L'assemblea pre-testamento è un modo per spingere un po' più in là nodi della successione. Suddividendo equamente il 61,2% di Fininvest che fu del Fondatore tra tutti i figli, gli equilibri si sposterebbero sui tre giovani che con la H14 (che esaminerà i conti in settimana) guidata da Luigi controllano già più del 21,41% contro il 15,30% assommato dai due fratelli maggiori. Si comincia con le cose invariate, si proseguirà magari con un patto di sindacato che regolerà i rapporti o semplicemente con compensazioni che lasceranno i grandi interessi della Fininvest in mano a Marina e Pier Silvio.

LE LACRIME DI MARTA FASCINA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

 

[…] All'ordine del giorno c'è il bilancio, ma anche l'elezione di 4 nuovi consiglieri di Sorveglianza, tra cui la general manager di Mfe in Germania, Katharina Behrends. L'apertura della successione avrebbe complicato le cose, se non altro per i tempi tecnici che sarebbero occorsi per registrare i nuovi assetti sociali a monte della catena, da comunicare in Germania. Non solo la tv di Mediaset e i libri di Mondadori.

 

Dai destini di Fininvest dipende gran parte dell'impero berlusconiano che arriva fino al teatro Manzoni, al Monza Calcio, e al 30% di Banca Mediolanum, gallina dalle uova d'oro (leggasi dividendi) dove i Berlusconi – liberi dai vincoli che la Bce aveva imposto dopo la condanna del Patriarca – saranno liberi di incidere maggiormente.

 

[…] sono molti i punti interrogativi della successione del Biscione: spunteranno beneficiari a sorpresa? E ancora: cosa andrà a Marta Fascina, ultima compagna del Cav? Per lei le voci parlano di un lascito attorno ai 100 milioni, e, forse, il diritto di restare ad Arcore come una sorta di vestale del berlusconismo che fu.

 

LA GALASSIA FININVEST

 

Sono giorni complessi, basti pensare al vasto patrimonio immobiliare che sconfina i 700 milioni. È per lo più riunito in due società dai nomi mitologici come Idra e Dolcedrago: […]

 

Ciò che conta, oltre a dividere un tesoro da 6 miliardi e più, sarà preservare una guida unitaria del business. La prima prova andrà in onda giovedì, in quel palazzo neo-rinascimentale a due passi dal Castello Sforzesco.

 

2 – TESTAMENTO BERLUSCONI, LE SCELTE PER LA CONTINUITÀ NELLA GUIDA DELLE AZIENDE

Estratto dell’articolo di Mario Gerevini per il “Corriere della Sera”

 

[…]  da quel poco che trapela non ci sarebbero conflitti né tensioni ad accompagnare l’attesa della famiglia Berlusconi per l’apertura del testamento del fondatore di Fininvest e Forza Italia

 

pier silvio barbara eleonora berlusconi

[…] Difficile immaginare che il Cavaliere nelle sue ultime volontà possa aver stravolto l’equilibrio virtuoso, societario e di governance, su cui poggia le fondamenta un gruppo che negli ultimi 5 anni (in attesa dei risultati del 2022) gli aveva dato 312 milioni di dividendi. Chi lo conosce bene, scommette sulla linea della continuità per Fininvest.

 

E anche della riconoscenza e dell’affetto per Marta Fascina alla quale l’ex premier potrebbe aver riservato l’usufrutto di una parte della villa di Arcore oltre che un’ingente somma di denaro.

 

marina berlusconi marta fascina

Ma è sul futuro delle aziende che si concentrano attese e preoccupazioni, anche perché Fininvest ha partecipazioni rilevanti (Banca Mediolanum) e di controllo (Mfe-Mediaset, Mondadori) in società quotate in Borsa.

 

In sostanza Berlusconi – a dar retta ad alcune ricostruzioni – avrebbe disegnato l’assetto del gruppo in modo tale che Marina e Pier Silvio possano mantenere la gestione di Mondadori e Mfe-Mediaset oltre che una «presa» operativa sulla capogruppo Fininvest. Per gli altri tre figli, Barbara, Luigi ed Eleonora, sarebbe riconfermato il ruolo di azionisti attivi, anche nelle scelte strategiche di competenza del consiglio di amministrazione.

 

MARINA BERLUSCONI MARTA FASCINA - BARBARA BERLUSCONI - FUNERALI SILVIO BERLUSCONI

La continuità si innesterebbe, tuttavia, in una Fininvest che come struttura azionaria cambia radicalmente perché non ci sarà più un azionista con la maggioranza assoluta (61%). Con la quota legittima dell’eredità i tre figli più giovani potranno arrivare al 46% circa mentre Marina e Pier Silvio al 32% complessivo. «Balla», dunque, il 20% circa che era la dote (un terzo del patrimonio) a disposizione di Silvio. […]

villa certosavilla belvedere 2villa due palme 4villa campari - silvio berlusconi

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...