“NON SCRIVO PIÙ SU ‘REPUBBLICA’ PERCHE’ HO DETTO CHE SCALFARI SI È INVENTATO L’INTERVISTA AL PAPA” - PIERGIORGIO ODIFREDDI: “SCALFARI E’ STATO SMENTITO DALLA FONTE. IL GIORNO DOPO, IL DIRETTORE CALABRESI MI HA COMUNICATO CHE LA MIA COLLABORAZIONE ERA TERMINATA - LA DEMOCRAZIA? NON ESISTE. LA COSTITUZIONE ANDREBBE MODIFICATA OGNI 50 ANNI. L’UNICA RELIGIONE È LA MATEMATICA, IL RESTO È SUPERSTIZIONE - GLI SCIENZIATI CHE CREDONO IN DIO? C’È ZICHICHI, CHE NON È IL MASSIMO. SE NON AVESSI STUDIATO MATEMATICA MI SAREBBE TOCCATO LAVORARE”
Laura Secci per https://www.lastampa.it
Anticlericale, ateo “militante”, matematico impertinente prima e impenitente poi. Piergiorgio Odifreddi è uno di quelli che sa farsi amare e sa farsi odiare. E comunque ha l’aria di chi, in entrambi i casi, se ne frega. Ospite ad Asti questa sera, venerdì 7 giugno, alle 21 del festival Passepartout, guiderà il pubblico nel viaggio «Dalla terra alla Luna: 1865-1969».
Professor Odifreddi, nel titolo del suo intervento cita due date. Sulla seconda, non foss’altro per la ricorrenza, ci siamo più o meno tutti. Ma il 1865? Il meglio delle opinioni e dei commenti, ogni mattina nella tua casella di posta
«In quell’anno Jules Verne scrisse un volume sorprendente dal titolo “ Dalla Terra alla Luna” in cui Verne anticipa le prime fasi dello allunaggio avvenuto realmente oltre cento anni dopo. A questo volume seguì il secondo “Intorno alla Luna”. È avveniristico. Con i suoi astronauti anticipa non solo il fatto in sè ma anche molti dettagli che si sono puntualmente verificati».
Perchè immaginiamo da secoli di andare sulla Luna?
«Fin da Luciano di Samosata, vissuto nella Grecia tra il 100 e il 200, scrittori, poeti e scienziati immaginavano di andare sulla Luna. Keplero la vede con gli occhi della mente già nel 1593. Ma prima di lui Plutarco, scrive “Il volto della Luna”. Poi Galileo e ancora Huygens. Molti hanno immaginato la Terra vista dal suo satellite. Perchè da lassù, il nostro pianeta appare non solo colorato, ma anche 15 volte più grande e luminoso di quanto la Luna appaia quaggiù».
mario calabresi eugenio scalfari
Qual è il motivo di tanta curiosità? Capire se c’è un’ altra forma di vita?
«Sì. È un atto di modestia. Un modo per capire che non siamo gli unici, ma solo un pianeta tra tanti. L’idea del filosofo sofista Protagora che “l’uomo sia la misure di tutte le cose” è folle. Ma per carità!».
Non ha una buona opinione dea filosofia, oltre che della religione.
«L’unica religione è la matematica, il resto è superstizione. È la scienza che ci insegna ad avere il giusto distacco, a ridimensionare quegli accadimenti quotidiani che ci sembrano problemi insormontabili. È ancora la scienza che ci insegna ad abbassare le ali di fronte alla grandezza meravigliosa dell’universo. La filosofia tutto questo, questo, non lo fa. Tanto meno i giornali che si concentrano esclusivamente sulle miserie politiche».
A proposto di giornali, dall’anno scorso non la leggiamo più su Repubblica. Ma cos’è successo con Scalfari?
«Ho detto quello che pensavo, cioè che si è inventato l’intervista al Papa. E’ stato smentito dalla fonte. Il giorno dopo, il direttore Calabresi mi ha comunicato che la mia collaborazione con Repubblica era terminata».
Per chi ha votato alle ultime elezioni?
«Non ho votato»
Non crede nei partiti?
«Non credo esista la democrazia. Ci ho dedicato anche un libro (“La democrazia non esiste”, ndr) . È una religione laica che trova le proprie basiliche nei parlamenti, il proprio clero nei governanti, le prediche nei comizi, le messe nelle elezioni».
E la Costituzione? La salva?
«Andrebbe cambiata. Lo diceva già Jefferson nel 1789. Il futuro terzo presidente degli Stati Uniti a proposito della Costituzione americana, allora appena entrata in vigore disse : “La terra viene data in usufrutto ai viventi, e i morti non hanno poteri o diritti su di essa. E le costituzioni si estinguono insieme a coloro che le hanno emanate».
Quindi ogni quanto andrebbe cambiata quella italiana?
«Applicando qualche calcolo di statistica delle popolazioni, la nostra Costituzione del 1948, risale a “due generazioni” precedenti. Ho calcolato che andrebbe modificata ogni 50 anni».
Se iniziassimo ad applicare quella che abbiamo non pensa saremmo un Paese meno intollerante?
«Questo è vero. Ma ci sono altri articoli inaccettabili. Uno su tutti: l’articolo 7. Sancisce di fatto che siamo uno Stato teocratico».
Cosa pensa degli scienziati che credono in dio?
«Che per fortuna non ce ne sono. O meglio, c’è Zichichi, che non è il massimo. Ma rappresenta una percentuale minima».
Se non avesse studiato matematica, cosa avrebbe fatto nella sua vita?
«Eh... Mi sarebbe toccato lavorare».