gaia von freymann pietro genovese camilla romagnoli

“PIETRO GENOVESE NON POTEVA VEDERE GAIA E CAMILLA. E LE DUE RAGAZZE NON POTEVANO VEDERE L’AUTO IN ARRIVO” – I RISULTATI DELLA SUPERPERIZIA - SMENTITA L'IPOTESI CHE SUL SEMAFORO DI CORSO FRANCIA NON CI FOSSE IL GIALLO PER I PEDONI, ANZI È STATO ACCERTATO CHE PER DUE SECONDI SIA I PEDONI CHE I VEICOLI AVEVANO IL ROSSO...

Valentina Errante per “il Messaggero”

 

CAMILLA ROMAGNOLI 1

Pietro Genovese non poteva vedere Gaia Romagnoli e Camilla von Freymann prima del tragico impatto del 21 dicembre scorso su Corso Francia. E le due ragazze, vittime dell'incidente, non potevano vedere l'auto in arrivo. Sono le conclusioni di Mario Scipione, il perito nominato dal procuratore Roberto Felici, per stabilire la dinamica della tragedia.

 

A consentire la ricostruzione, oltre alle testimonianze e ai calcoli eseguiti sull'auto, sono state le immagini catturate dalla telecamera del Compro oro all'altezza del civico 137 di corso Francia. L'apparecchio immortala la scena 47 metri prima del punto di impatto. E riprende, prima della Renault guidata da Genovese, un'altra auto bianca, che viaggiava a velocità sostenuta.

gaia von freymann

 

Un testimone racconta che quella vettura ha rischiato di investire le due ragazze che attraversavano fuori dalle strisce pedonali, a circa 15 metri, e con il semaforo rosso per i pedoni. E con quella manovra ha chiuso la visuale per chi era dietro.

 

pietro genovese

Subito dietro c'era l'auto di Genovese, che era partita con il semaforo verde qualche decina di metri prima. Per il perito, sarebbe bastato un secondo e mezzo di ritardo per evitare l'impatto: se il ragazzo, ai domiciliari dal 26 dicembre per omicidio stradale, l'avesse affiancata, anziché superarla, avrebbe visto Gaia e Camilla. Scrive il perito: «È evidente che nelle fasi antecedenti due secondi dall'impatto, né Genovese né i pedoni potevano reciprocamente avvistarsi».

 

IL SEMAFORO

E aggiunge: «L'impianto semaforico che regolava l'area di intersezione tra corso Francia e via Flaminia non consentiva il transito simultaneo dei veicoli diretti dal Gra verso Roma centro (Genovese) e dei pedoni, che provenivano dal lato Ponte Milvio ed erano diretti verso la collina Fleming (Gaia e Camilla)».

 

il video del semaforo di corso francia 4

Smentita dunque l'ipotesi che su quel semaforo non ci fosse il giallo per i pedoni, anzi è stato accertato che per due secondi sia i pedoni che i veicoli avevano il rosso. Si legge nella perizia: «Il Genovese era soggetto al verde veicolare per 52 secondi, al giallo per quattro secondi e al rosso per 34 secondi. I pedoni erano soggetti al verde pedonale per 26 secondi al giallo per quattro secondi e al rosso 60 secondi».

 

Secondo il perito, l'impatto avviene vicino all'inizio del guardrail che separa le due carreggiate «a circa 18 metri e 14 metri rispettivamente dall'inizio e dalla fine del passaggio pedonale posto nell'intersezione con via Flaminia». Le telecamere di sorveglianza del Compro oro, «riprendevano Genovese iniziare lo spostamento dalla corsia centrale verso quella di sinistra per superare un veicolo bianco rimasto ignoto che lo precedeva nella corsia centrale».

PIETRO GENOVESE

 

 

 

LA FATALITÀ

Secondo le conclusioni della procura che ha chiesto per Genovese il giudizio immediato, l'impatto si è verificato ad una velocità di circa 90 chilometri orari, in un'area sufficientemente illuminata fino all'inizio della rampa della tangenziale

 

«In conclusione si legge nel documento Genovese poteva scorgere la presenza dei pedoni solo dopo avere affiancato l'autovettura ignota e quindi la sua mancata reazione a fronte della situazione di pericolo è compatibile con l'avvistamento della Romagnoli e della von Fryedmann in un tempo nell'ordine di un intervallo psicotecnico in orario notturno che la letteratura scientifica quantifica in poco più di un secondo».

gaia von freymann 2

 

Anche la velocità avrebbe avuto incidenza sull'impatto «che non si sarebbe verificato scrive ancora Scipioni - se Genovese avesse viaggiato a 50 chilometri orari». In questo caso, calcola il perito, l'automobile sarebbe arrivata 1,5 secondi dopo sul luogo dell'impatto. E le due ragazze avrebbero avuto il tempo di concludere il loro pericoloso attraversamento notturno lontano dalle strisce pedonali.

gaia von freymann 1PAOLO GENOVESEcamilla romagnoliCAMILLA ROMAGNOLI 2la macchina di pietro genovese2 la macchina di pietro genovese 1

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)