LA PISTA DELLE “PISTE” PER L’OMICIDIO KERCHER! E SE AMANDA ERA FATTA DI COCA? SIN DALL’ARRIVO A PERUGIA ERA IN CONTATTO CON DUE PUSHER - CON UNO SCOPAVA, UN ALTRO PROVÒ A UCCIDERE IL FRATELLO A COLTELLATE...
Arianna Galati per “Yahoo”
Si apre una nuova pista nelle indagini sulla morte di Meredith Kercher, uccisa a Perugia nel 2007, per la quale sono stati condannati dopo lunghe indagini l’americana Amanda Knox e l’italiano Raffaele Sollecito. Stando alle rivelazioni esclusive apparse sulla rivista “Giallo”, alcune annotazioni riportate sui verbali della squadra mobile di Perugia nel corso dei primi mesi del 2008, poco dopo l’omicidio, indicherebbero come Amanda Knox fosse una consumatrice abituale di stupefacenti e avesse contatti e rapporti con alcune personalità legate allo spaccio di droga della città umbra.
Amanda Knox prima di andare in onda sulla ABC
La ricostruzione della rivista mostra come Amanda Knox fosse entrata sin da subito nel giro attraverso F., il cui nome non viene rivelato per ragioni di privacy: la studentessa americana finisce a letto con lui pochi giorni dopo l’arrivo in Italia, lasciandone traccia sul suo “MySpace”, social all’epoca molto in voga per i diari personali online.
Il numero di telefono di F. è presente nel cellulare di Amanda e i due si sarebbero sentiti spesso, probabilmente per questioni legate al rifornimento personale di stupefacenti: nel 2011 il giovane viene arrestato e successivamente condannato assieme a due amici per spaccio di cocaina, ed è qui che si inseriscono i nomi più pericolosi di questa storia parallela.
raffaele sollecito vittorio feltri linea gialla
F. funziona da piccolo spacciatore: i clienti ordinano e lui si mette in contatto con i suoi “superiori” per richiedere il quantitativo necessario. I superiori, in questo caso, hanno il nome di Luciano A., conosciuto negli ambienti perugini per essere un pregiudicato. Inquisito per reati contro la persona e per spaccio di stupefacenti, nel 2006, appena un anno prima della morte di Meredith, Luciano viene condannato per il tentato omicidio del fratello, cui inferse 16 coltellate durante una discussione dovuta a questioni di soldi per l’acquisto di droga. Una storia che ha dell’inquietante parallelo con la modalità del delitto di Meredith Kercher, uccisa appunto a coltellate.
F. e Luciano sono personaggi secondari al delitto di Perugia, ma il loro ruolo potrebbe sottolineare la colpevolezza di Amanda Knox nell’omicidio di Meredith Kercher, spiegandola con l’alterazione dovuta all’uso frequente di stupefacenti: chiarirebbe anche il fiume di denaro speso dalla giovane americana nei primi mesi del suo soggiorno perugino, durante il quale la Knox prelevò parecchio contante nonostante lavorasse anche come cameriera part-time nel locale di Patrick Lumumba, colui che lei indicò all’inizio come probabile assassino della studentessa inglese.
La storia si complica e nuovi dettagli potrebbero incastrare definitivamente la giovane americana dal viso d’angelo, mentre Raffaele Sollecito, anche lui condannato, si trincera in un doveroso silenzio.