vigili urbani sordi

PIZZARDONI FANCAZZISTI – “FURBETTO” IL 12% DEI VIGILI URBANI DI ROMA: CON IL CERTIFICATO MEDICO METTONO LA PALETTA NEL CASSETTO E VANNO DIETRO LA SCRIVANIA – IL CASO DEL CAPODANNO 2014: IN 767 NON SI PRESENTARONO AL LAVORO, MA SOLO UNO E’ FINITO SOTTO PROCESSO

 

Flaminia Savelli per “la Repubblica”

 

VIGILI URBANIVIGILI URBANI

Non solo i netturbini di Palermo, il personale sanitario della Calabria, gli operai del Comune di Como o gli infermieri di Pescara. Nell' Italia degli imboscati ci sono anche i vigili urbani di Roma. Sono 700 su 5.800 gli uomini e le donne della polizia locale che hanno presentato al comando un regolare certificato di "inabilità". Pari al 12%. Uno ogni sette. Tutto personale spostato dalle strade della capitale perennemente ingolfate di traffico, agli uffici e nei settori amministrativi.

 

Perché con il "via" del medico, non sono ritenuti idonei a svolgere il servizio di pattuglia, ai posti di blocco o agli incroci. Risultato? Strade sguarnite di agenti e uffici per la compilazione di moduli e certificazioni al completo. Anche in questo caso, non c' è nessuna anomalia: le norme prevedono la dichiarazione di inabilità e quindi il trasferimento di mansione.

VIGILI 
URBANI 
VIGILI URBANI

 

Ma il fenomeno solleva più di un interrogativo, anche se per i sindacati di settore è tutto regolare. «L' età media del corpo della polizia Municipale è di 53 anni» spiega Stefano Giannini del Sulpl «per questo molti certificati sono richiesti per ernie del disco e malattie cardio-circolatorie. I controlli medici sono disposti dallo stesso Comune e solo attraverso il personale competente. Non c' è possibilità né di eluderli né di alterarli in alcun modo. Rispetto alla media nazionale il numero è comunque contenuto». In effetti Roma, tra le altre grandi città italiane, non è in cima alla classifica dei pizzardoni dichiarati inabili al servizio in strada.

VIGILI 
URBANI 
VIGILI URBANI

 

Ma una spiegazione c' è : il Campidoglio non accorda straordinari agli agenti in servizio negli uffici. Vengono riconosciuti solo al personale di pattuglia: in pratica, senza paletta e fischietto, lo stipendio resta quello base.

 

Eppure il dato capitolino resta significativo. Soprattutto guardando indietro a un passato neanche troppo lontano, alla notte di Capodanno del 2014. Quel giorno, presentando certificati medici più o meno veritieri e inviando giustificazioni last minute all' amministrazione capitolina, l' 83,5 per cento dei caschi bianchi si autocongedò dal servizio: 767 vigili si diedero malati. Ne erano previsti 900 quella notte. Così la macchina dei festeggiamenti allestita dal Campidoglio andò in tillt: i caschi bianchi avrebbero dovuto sorvegliare i Fori Imperiali, cinturare la maxi- arena del concertone al Circo Massimo e gestire il traffico della notte più congestionata dell' anno. Nulla di tutto ciò.

vigili fanno assemblea vigili fanno assemblea

 

Il caso dei pizzardoni fantasma sollevò una feroce polemica. E poi arrivò l' inchiesta: secondo le carte, il 97% di quei certificati erano regolari. Così vennero rintracciati pure i 22 medici che firmarono quei permessi. Tutti rinviati a giudizio e accusati di aver compilato certificati irregolari, consentendo ai caschi bianchi di saltare il turno di lavoro a San Silvestro.

 

VIGILI URBANI ROMAVIGILI URBANI ROMA

L' inchiesta è ancora aperta ma, a oggi, soltanto un vigile urbano è finito a processo con le accuse di falso e di violazione dell' articolo 55 della legge Brunetta: per non prestare servizio la notte di San Silvestro aveva deciso di donare il sangue. Tutti regolari invece risultano quelli rilasciati per l' inabilità a Roma nel 2016: «Non c' è da scandalizzarsi - conclude Giannini - il numero delle richieste anzi è destinato a crescere perché, senza un nuovo organico, non ci sarà ricambio. Noi chiediamo sempre controlli maggiori. Perché c' è sempre il rischio che qualcuno possa approfittarne».

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…