RUBY PER SEMPRE – LA POLANCO DALLA SVIZZERA: HO RIDATO CASA A BERLUSCONI, PORTA SOLO GUAI – E LE OLGETTINE CHIEDONO INDIETRO SOLDI E CELLULARI ALLA PROCURA
1. RUBY TER / MARYSTHELL POLANCO A “DIVA E DONNA”: “HO RESTITUITO LA CASA A BERLUSCONI: PORTA SOLO GUAI. IN SVIZZERA SONO TRANQUILLA”
Giorgio Michieletto per "Diva e donna" (Cairo Editore)
«Ho scritto a Ilda Boccassini semplicemente perché mi sembrava la cosa giusta e ragiono sempre con la mia testa. Voglio essere sincera... Per me stessa, ma soprattutto per mio marito e i miei figli». Così Marysthell Polanco in un'intervista esclusiva al settimanale “Diva e donna” in edicola domani. La showgirl dominicana, al settimo mese di gravidanza vive a Monthey, in svizzera francese col marito cestista Westher Molteni ed è indagata nell'ambito dell'inchiesta “Ruby ter” per falsa testimonianza e corruzione:
«Non ho ancora parlato coi pm; ho letto che avrei già iniziato a collaborare, ma non è così. La Boccassini, qualche settimana fa, mi ha già contattata tramite email perché voleva ascoltarmi, ma non sono andata in procura perché non ho più un avvocato di cui mi possa veramente fidare. Al momento non posso permettermi un legale; ho deciso di cambiare la persona che mi seguva prima, anche perché avrei voluto scrivere prima ai magistrati, ma lui non voleva. Non voleva fare quello che gli dicevo...».
img dettaglio marysthell polanco
Sulla raccomandata spedita da casa dell'amica Aris Espinoza: «Lei non c'entra nulla, non c'è alcuna alleanza o fazione fra noi ragazze». Sulle perquisizioni domiciliari: «Non mi hanno perquisita solo perché non ho più una casa a Milano. Ho deciso di restituire l'abitazione a Milano 2 a Berlusconi perché porta solo guai, per me e per lui. Gli ho lasciato tutto, gli ho detto che non mi interessa niente». Conclude la Polanco: «Qui in Svizzera sono serena, tranquilla: ho tagliato i ponti col passato».
2 - LE OLGETTINE RIVOGLIONO I SOLDI - LA SFILATA DEL RICORSO PER RICHIEDERE IL DENARO, I TABLET E I CELLULARI SEQUESTRATI
Gianni Barbacetto per “il Fatto Quotidiano”
MARYSTHELL POLANCO NEL SUO VIDEO MUSICALE
Effervescente Emilio Fede, lamentosa Francesca Cipriani, silenziosa Miriam Loddo, rivendicative Aris Espinosa e Iris Berardi, enigmatica Marysthell Polanco. La settimana d’indagini della procura di Milano sul caso Ruby 3 è iniziata ieri mattina con l’interrogatorio di Fede e la visita ai pm di Cipriani e Loddo, che hanno chiesto la restituzione dei loro soldi e dei telefonini. Ma soprattutto con il ricorso al Tribunale del riesame dell’avvocato Andrea Buondonno, legale di Aris Espinosa e Iris Berardi, due delle venti ragazze perquisite martedì scorso.
È UN RICORSO contro il sequestro di soldi (circa 15 mila euro in due), cellulari, tablet, materiale informatico e manoscritti, portati via dagli agenti della polizia giudiziaria il 17 febbraio. Il riesame sarà l’occasione per scoprire almeno alcune delle carte che la procura ha in mano contro le ragazze e gli altri indagati, accusati di falsa testimonianza e concorso in corruzione in atti giudiziari, per aver mentito in aula in cambio di soldi pagati da Silvio Berlusconi. Sarà forse l’occasione anche per capire qualcosa di più dell’enigma Polanco: la ragazza aveva inviato a ottobre una lettera in procura chiedendo di essere ascoltata da “Ilda Boccassini o chi di competenza”.
Era l’annuncio di voler collaborare con l’accusa, oppure una manovra – come altre tentate in passato – per alzare il prezzo? “Io so soltanto che dal 20 ottobre ho lasciato la difesa di Marysthell”, risponde l’avvocato Buondonno, che oltre a Aris e Iris assisteva anche Polanco. “Mi spiace, perché è una ragazza che ha sofferto tanto, ma non eravamo più in sintonia sulla linea difensiva. La lettera a Ilda Boccassini? Ora non ricordo se me ne ha parlato: me ne ha dette tante in quei giorni, era un po’ confusa.
Certo Aris non è coinvolta: se Marysthell ha dato il suo indirizzo, come scrivete, è solo perché prima dell’estate si è trasferita in Svizzera e l’unico indirizzo disponibile a Milano era quello della sua amica Aris. Ma Aris non ha scritto e non condivide. Del resto”, conclude l’avvocato, “nessuno vuole vuotare il sacco: non ci sono sacchi da vuotare. La sua verità è quella che Marysthell ha raccontato in udienza. Se poi ci sono cose che quando la difendevo non mi ha detto, allora non so. Magari millanta”.
MARYSTHELL POLANCO NEI TRAVESTIMENTI DEL BUNGA BUNGA
NELL’ATTESA di risolvere il giallo Polanco, ieri è comparso in procura Emilio Fede. “Io avrei parlato volentieri”, racconta all’uscita dall’ufficio dov’è stato interrogato dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, “ma il mio avvocato, Maurizio Paniz, mi ha ordinato di avvalermi della facoltà di non rispondere. Ho chiacchierato però con il capo della polizia giudiziaria, Marco Ciacci, che, avendomi intercettato a lungo ai tempi della prima indagine su Ruby, sa tutto di me, è come un vecchio amico”.
MARYSTHELL POLANCO NEI TRAVESTIMENTI DEL BUNGA BUNGA
L’ex direttore del Tg4, già condannato in appello a 4 anni e 10 mesi nel processo Ruby 2 per favoreggiamento della prostituzione, è stato sentito come imputato in procedimento connesso. “Ma io sono ormai fuori dai giri”, ha detto Fede, “mi hanno licenziato, cacciato, io non so niente. Quello che so lo racconto in un libro che sarà in libreria a marzo. Titolo: Io, Berlusconi, la mia verità. Vita d’azzardo di un grande giornalista. È la mia verità, ma non soltanto sul caso Ruby, che è solo un grande pettegolezzo rispetto alla mia vita e alla mia storia professionale”.
MARYSTHELL POLANCO IN TRIBUNALE A MILANO COL FIDANZATO