policlinico umberto i

CONTI IN ROSSO PER IL POLICLINICO UMBERTO I –  SULL'OSPEDALE ROMANO, UNO DEI PIU' GRANDI D'EUROPA, ALEGGIA LO SPETTRO DEL FALLIMENTO. QUEST'ANNO IL DEFICIT È STATO DI QUASI 200 MILIONI DI EURO, IL DOPPIO RISPETTO AGLI SCORSI ANNI – PESA L'EMERGENZA COVID, CON GLI OLTRE 380 POSTI LETTO MESSI A DISPOSIZIONE PER I CONTAGIATI – A QUESTO PUNTO LA REGIONE LAZIO È CHIAMATA A RIPIANARE I DEBITI, ALTRIMENTI…

Estratto dall'articolo di Carlo Picozza per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

policlinico umberto i

Lo spettro del secondo fallimento si aggira sull'Umberto I, complice un deficit doppio di quello degli anni passati: "196,305 milioni", mentre la Regione prevede per il policlinico tra i più grandi d'Europa, un saldo negativo tra entrate e uscite di "157,557 milioni". Uno scostamento sui 40 milioni.

 

Certo, sui conti è pesata l'emergenza Covid: tra il 2020 e il 2022, l'Umberto I è stato il solo ospedale pubblico (al netto dello Spallanzani, la cui missione è la cura delle malattie infettive) a impegnare risorse per i colpiti dal coronavirus, con oltre 300 letti ordinari e 80 di Terapia intensiva. Se la Regione, che ha previsto 465 milioni per i costi Covid del 2022, non ripianerà il rosso profondo, per l'ospedale è in vista il default. […]

 

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Sta di fatto che il deficit, negli scorsi esercizi finanziari, si aggirava sui 100 milioni all'anno: nel 2020 (non si hanno dati sul 2021) è stato di 92,648 milioni. Quest'anno si raddoppia. Il direttore D'Alba, nella sua "proposta di concordamento" per il 2022, ha chiesto di approvare un disavanzo di 196,305 milioni, appunto. Non proprio una sorpresa per la Regione informata sull'ipotesi per il 2022 ( nel bilancio preventivo adottato il 31 dicembre 2021) di un deficit di "193,563 milioni": una differenza sui tre milioni.

 

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«La proposta di bilancio che prevedeva un disavanzo sui 196 milioni», spiega D'Alba, «è stata formalizzata il primo aprile 2022 quando non c'era contezza del valore teorico dei ricavi per i quali, infatti, oggi si evidenzia la differenza dei 40 milioni, figlia della diversificazione dell'attivo di bilancio». Insomma, nonostante i maggiori costi di gestione, soprattutto quelli energetici, l'azienda Policlinico ritiene che «a fine esercizio saranno rispettati i vincoli di bilancio fissati dalla Regione, grazie anche all'aumento dell'attività assistenziale». […]

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