LA SITUAZIONE È GRAVE E PURE SESIA – IL PONTE DI ROMAGNANO SESIA CHE IERI È CROLLATO ERA STATO RIAPERTO DA MENO DI DUE ORE: I SINDACI DEI DUE COMUNI SEPARATI DAL FIUME AVEVANO FATTO UNA DIRETTA FACEBOOK PER ANNUNCIARLO – MAI VISTA DA DECENNI TANTA ACQUA IN TUTTO IL NORD OVEST: DA BIELLA A PIACENZA CI SONO PONTI CADUTI, VORAGINI, TRALICCI E ALBERI ABBATTUTI. E SOPRATTUTTO DUE MORTI E DUE DISPERSI - VIDEO
ALESSANDRO CARINI E DANIELE BAGLIONE RIAPRONO IL PONTE SUL SESIA (CHE CROLLA DOPO DUE ORE)
Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”
La Provincia di Vercelli dice che da queste parti una pioggia così non si era «mai vista negli ultimi 20 anni». La Coldiretti ha tenuto d'occhio i livelli del Po al Ponte della Becca di Pavia: tre metri in più nell'arco di 24 ore. L'assessore regionale ligure alla protezione civile, Giacomo Giampedrone, parla del fiume Roja esondato a Ventimiglia: «Una piena storica. Di questa portata avviene ogni 200 anni».
Fra venerdì sera e ieri mattina la furia dell'acqua è stata, appunto, «storica» e «mai vista da decenni» in tutto il Nord Ovest (e in parte dell'Emilia-Romagna). E a metà giornata - quando gli elicotteri dei soccorritori hanno potuto fare una ricognizione completa - si è capito che sì, è vero: non succedeva da molti anni di assistere alla dimostrazione di una tale fragilità del territorio.
ALESSANDRO CARINI E DANIELE BAGLIONE APRONO IL PONTE SUL SESIA (CHE CROLLA DOPO DUE ORE)
Ponti crollati, pezzi di strade portati via dalla corrente, voragini, linee telefoniche saltate, tralicci abbattuti, blackout diffusi, smottamenti, carreggiate invase dal fango e, di conseguenza, paesi interi isolati.
A Romagnano Sesia - siamo in provincia di Vercelli, all'inizio della Valsesia - ieri mattina il sindaco Alessandro Carini e il suo collega Daniele Baglione, della vicina Gattinara, hanno tenuto una diretta Facebook dal ponte che unisce le loro due comunità, di gestione provinciale e chiuso per precauzione la sera prima.
alluvione saint martin vesubie
«Lo riapriamo» hanno annunciato dopo aver valutato con gli esperti che la situazione meteo era in miglioramento. Alle 13.45, a ponte appena aperto, è venuta giù una campata intera. Alle sei del pomeriggio Alessandro Carini era ancora lì, davanti a quel disastro, incredulo: «Non sono andato a dormire perché volevo tenere d'occhio la situazione dell'allerta meteo... dopo la riapertura del ponte però sono tornato a casa. Un minuto dopo mi ha chiamato il mio vicesindaco: "corri, è crollato tutto"».
ALESSANDRO CARINI E DANIELE BAGLIONE APRONO IL PONTE SUL SESIA (CHE CROLLA DOPO DUE ORE)
La stanchezza è evidente anche dietro la mascherina ma ci sono due cose che lo rincuorano. Tanto per cominciare «ringraziamo il cielo che non ci fosse nessuno a passare quando ha ceduto» e poi «mi ha fatto piacere ricevere la solidarietà della mia gente e di tutti i miei consiglieri».
Altro scenario, altro territorio. Stavolta sul Torrente Trebbia, lungo la statale 45 tra i paesi di Marsaglia e Ottone, nel Piacentino. Qui è venuta giù la campata centrale del Lenzino, ponte storico sulla direttrice fra Piacenza e Genova. Anche in questo caso nessuna vittima e - come a Romagnano - un passato di lavori avviati, sospesi e ripresi più volte.
Lungo il Sesia il ponte sorge sui resti di quelle vecchio, anche lui crollato. La nuova struttura era stata realizzata negli anni Sessanta e poi, appunto, ritoccata più volte con i cantieri chiusi definitivamente nel 2018. Il Lenzino era invece danneggiato da tempo e, date le sue pessime condizioni di salute, era stato oggetto di vari interventi e verifiche, le ultime eseguite all'inizio del 2019 con prove di carico che avevano aperto il passaggio ai mezzi pesanti.
L'Anas annuncia una indagine per capire le ragioni del cedimento e il governatore Stefano Bonaccini chiede di chiarire le responsabilità», considerando il crollo «un fatto grave». In Piemonte, Liguria e Val d'Aosta non si contano le strade danneggiate dalla violenza dell'acqua. La situazione più critica a Limone Piemonte dove la statale 20 del Col di Tenda - quella che porta al tunnel di collegamento con la Francia - è interrotta perché il torrente Vermenagna che la costeggia si è portato via una parte della carreggiata.
il ponte romano crollato a bagnasco
Il sindaco Massimo Riberi elenca quella che definisce «una situazione catastrofica»: «Abbiamo le vie comunali interne e tutta la strada romana che non esistono più, è stata portata via una casa in costruzione e i parcheggi a valle sono stati erosi...». Osservato speciale anche il fiume Tanaro, responsabile del crollo del ponte Bagnasco, in provincia di Cuneo, di origini medievali e già danneggiato dall'alluvione del 1994.
alluvione esondazione del tanaro a garessio
In Val D'Aosta non ha resistito a ore di diluvio il Gaby, ponte lungo la strada regionale 44 della valle del Lys, quella di Gressoney che ora è isolata. A Crevacuore (Biella) ha ceduto una spalletta del ponte sullo Strona facendone crollare una parte. E poi ponticelli di passaggio pedonale e antichi ponti romani. In Alta Valsesia, fra Varallo e Cravagliana, c'è un pianoro che si chiama «Pian delle fate». A guardarlo ieri però non evocava niente di magico: il fiume Mastallone ha devastato tutto, la strada non c'è più.
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