pose lgbt

"POSE": ARRIVA LA PRIMA SERIE TV RIVOLTA AL PUBBLICO TRANS: CAST COMPOSTO DA SOLI ATTORI QUEER/LGBT - DOPO "ORANGE IS THE NEW BLACK" E "TRANSPARENT" SERIE DI RIFERIMENTO PER LA COMUNITÀ OMOSESSUALE, IL NUOVO DANCE/MUSICAL DIRETTO DA RYAN MURPHY ("NIP/TUCK", "GLEE", "AMERICAN HORROR STORY") TOCCHERÀ I TEMI UNIVERSALI DELLA RICERCA DELL'IDENTITÀ, DELLA FAMIGLIA E DEL RISPETTO

RENATO FRANCO per il "Corriere della Sera"

 

pose

Oltre 50 personaggi Lgbt in un cast corale che ha per protagonisti cinque transgender, interpretati da vere attrici che sono anche vere trans: in attesa di capire se sarà un capolavoro o meno, la serie tv «Pose» è comunque già entrata nella storia della televisione grazie a un cast che fino a oggi non era mai stato pensato e ora è diventato un unicum.

 

Ambientata negli anni 80, quelli dell' ascesa dell' edonismo reaganiano, «Pose» racconta distesa su un ampio tappeto sonoro la scena sociale e culturale di New York vista dagli occhi della comunità Lgbt.

 

Il debutto (otto episodi per la prima stagione) è previsto per l' estate, l' idea è di Ryan Murphy (autore di serie come «Nip/Tuck», «Glee», «American Horror Story») che ha descritto così il suo progetto: «È una serie sui temi universali della ricerca dell' identità, della famiglia e del rispetto.

 

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Oltre a essere un dance-musical, offre uno sguardo sulla vita nell' America degli anni 80, e sono particolarmente orgoglioso di coinvolgere il maggior numero di attori trans con un ruolo regolare in una produzione televisiva americana.

 

Inoltre, la prima stagione presenterà più di 50 personaggi Lgbt, anche questo un record». Tra i cinque protagonisti transgender ci saranno MJ Rodriguez (vista in «Luke Cage»), Indya Moore («Saturday Church»), la modella e ballerina Dominique Jackson, Hailie Sahar («Mr. Robot») e Angelica Ross («Her Story»).

 

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Ryan ha messo insieme un team incredibile di autori e di innovatori che collaboreranno per raccontare una storia davvero importante - ha spiegato Steven Canals, uno degli sceneggiatori -. E in quanto scrittore queer di colore cresciuto nel Bronx, sono onorato dal poter portare al grande pubblico questo telefilm innovativo».

 

Insomma, nel mondo delle serie qualcosa si muove. «Orange Is the New Black» è da tempo un riferimento per la comunità omosessuale: la trans Laverne Cox ha anche conquistato la copertina di Time , indicata come simbolo della «nuova frontiera per i diritti civili in America».

 

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«Transparent» racconta invece con i toni della commedia, accarezzando ogni tanto le tinte del dramma, il percorso di un padre che si sente più a suo agio quando indossa abiti, trucco e acconciature femminili.

 

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